Alexander Burton
Andre' e Michel Decosterd
Veaceslav Druta
Arno Fabre
Leonore Mercier
Zahra Poonawala
Heewon Lee
Pietro Pirelli
Douglas Henderson
Donato Piccolo
Jefta Van Dinther
Thiago Granato
Louise Vanneste
Sharon Fridman
Claudia Catarzi
Arno Schuitemaker
Itamar Serussi
Noe' Soulier
Raffaella Giordano
Daniele Ninarello
Manfredi Perego
Anna Lea Antolini
Monique Veaute
Francesca Barracciu
Lidia Ravera
Michela Di Biase
Alain Fleischer
Fabrizio Grifasi
XXIX Edizione: Linfa Vitale. 118 recite di autori internazionali che esplorano la danza, il teatro, l'arte e la musica, ospitati in 15 spazi, rendono Roma una citta' all'insegna della creazione. In concomitanza Digital Life-Play, dedicato alla musica e agli strumenti musicali, ospita 10 installazioni sonore.
Accademia Di Francia – Villa Medici | Auditorium Conciliazione | Carrozzerie N.O.T. | Istituto Svizzero | La Pelanda |
Lanificio | MAXXI | Opificio Romaeuropa | Teatro Argentina | Teatro Brancaccio | Teatro della Pergola (Fi) |
Teatro Eliseo | Teatro Orologio | Teatro Piccolo Eliseo | Teatro Vascello
Roma, 28 maggio 2014. Al via il 24 settembre la 29a edizione del Romaeuropa Festival, 52
appuntamenti per 118 recite da 19 paesi diversi, con le nuove sonorità e le nuove espressioni della
creazione contemporanea di cui 20 in prima italiana, 5 in prima assoluta e 10 installazioni sonore
in mostra a Digital Life - PLAY, alla sua quinta edizione negli spazi de La Pelanda.
Il programma è stato presentato questa mattina all’Opificio, sede della Fondazione, da Monique Veaute,
Presidente Fondazione Romaeuropa, Francesca Barracciu, Sottosegretario di Stato del Ministero dei Beni e
delle Attività Culturali e del Turismo, Lidia Ravera, Assessore alla Cultura e alle Politiche Giovanili della Regione
Lazio, Michela Di Biase, Presidente Commissione Cultura di Roma Capitale, Ercole Pietro Pellicanò, Vice
Presidente Fondazione Roma-Mediterraneo, Alain Fleischer, Direttore Le Fresnoy-Studio National des Arts
Contemporaines, Fabrizio Grifasi, Direttore Fondazione Romaeuropa.
La danza di Akram Khan e Israel Galván, Hofesh Shechter, Frédérick Gravel, il teatro di Angélica Liddell,
ricci/forte, Giorgio Barberio Corsetti, Emma Dante, il nuovo circo di Acrobates, Dada Masilo, l’arte e
soprattutto la musica con Digital Life, Alain Platel, Lucia Ronchetti, Letizia Renzini, Motus, Tempo Reale, le
Luci della Centrale Elettrica, gli ascolti di Deezer, la sezione Afropolitan, tra i tanti artisti, attraverseranno
i due mesi di programmazione nei 15 spazi associati al Festival, trasformando Roma in un grande spazio
per la creazione contemporanea. «La città, l’orizzonte internazionale, il valore delle opere degli artisti
contemporanei, il rapporto con il pubblico sono da sempre i nostri punti di riferimento, e da questi
ripartiamo con questa nuova avventura» ha spiegato Grifasi. «Fin dalla sua nascita», ha continuato il
Presidente Veaute, «la Fondazione ha creduto nell'Europa come indica il suo stesso nome, e, quest'anno in
cui l'Italia assume la Presidenza del Semestre Europeo, dedichiamo il Festival a questa idea realizzata, con
tutti i suoi pregi e i suoi difetti, e da migliorare anche con il contributo del mondo della cultura».
Apre il programma Torobaka di Akram Khan e Israel Galván, due universi coreografici diversissimi - il
khatak e il flamenco- a confronto in un nuovo territorio tutto da inventare.
Reinterpreta antiche tradizioni in chiave contemporanea anche Hofesh Shechter, di origini israeliane e
ora di base a Brighton, in una coreografia indemoniata, Sun, che illumina gli aspetti oscuri del potere,
mentre arriva dal Québec Frédérick Gravel, coreografo, danzatore, musicista, per la prima volta in Italia,
con un lavoro sulla seduzione, Usually Beauty Fails.
Figura di punta della danza contemporanea sudafricana, Dada Masilo torna al Festival con una
originalissima Carmen dove danza contemporanea, africana e balletto classico, sono fuse alla malia del
flamenco.
Focus sulla danza emergente italiana e internazionale con la rassegna DNA curata da Anna Lea Antolini
che quest’anno intreccia i diversi linguaggi di Jefta Van Dinther (Svezia) e Thiago Granato (Brasile),
Louise Vanneste (Belgio), Sharon Fridman (Spagna), Claudia Catarzi, Arno Schuitemaker
(Olanda), Itamar Serussi (Olanda), Noè Soulier (Francia), Raffaella Giordano, Daniele Ninarello,Manfredi Perego, i DNAppunti coreografici, la vetrina Anticorpi XL, le coreografie Tacita Muta di Adriana
Borriello, e Indigene di Virgilio Sieni, entrambe dal progetto Vita Nova di Sieni dedicato ai giovani
interpreti.
Il coreografo fiorentino presenterà inoltre il nuovo lavoro Dolce Vita, cinque quadri coreografici sul
racconto evangelico della Passione di Cristo, alla ricerca di un rinnovato senso della comunità.
Il corpo, la ritualità, la musica di Monteverdi in uno dei debutti più attesi sul palcoscenico di Romaeuropa,
Tandy, della spagnola Angélica Liddell, personalità anarchica e inafferrabile del panorama teatrale
europeo.
Con l’eccezione di Liddell, unica incursione oltre frontiera, è consacrata alla scena italiana la
programmazione teatrale del festival. Andrea Baracco rimaneggia il più complesso tra i testi di
Shakespeare nel suo Hamlet complici la compagnia Biancofango, Luca Brinchi e Roberta Zanardo del
collettivo Santasangre.
Anagoor lavora sul rapporto tra arte, retorica e potere attraversando le pagine dell’Eneide in
Virgilio brucia, ricci/forte affronta di petto il nostro tempo con un cortocircuito dal teatro al reality a ritmo
di hard rock, Darling, sguardo sul presente filtrato dall’Orestea di Eschilo e la malinconia tutta
contemporanea di Edward Hopper.
Attorno a un testo inedito in Italia, Gospodin, del giovane drammaturgo Philipp Löhle, ruota la
messa in scena di Giorgio Barberio Corsetti, storia di un antieroe tragicomico che si ribella al
capitalismo, così come ribelli sono i morti viventi di Elvira Frosini e Daniele Timpano, autori, registi e
interpreti di Zombitudine.
Contesa dai teatri europei, acclamata dal pubblico, torna a Romaeuropa Emma Dante con
Operetta burlesca, storia di un ragazzo omosessuale dalla passionalità vulcanica, rassegnato alla soffocante
staticità della provincia in cui vive.
Inaugura la collaborazione tra Romaeuropa e il Teatro della Pergola di Firenze il riallestimento dello
storico Ubu and the truth commission di William Kentridge e la Handspring Puppet Company primo
appuntamento di un nuovo rapporto artistico che allarga i confini del Festival.
Tante e diverse le musiche di Romaeuropa, e il repertorio barocco affiora nelle creazioni di artisti
radicalmente differenti. Il lamento della Ninfa di Claudio Monteverdi, nel già citato Tandy di Angélica Liddell e
nel concerto Ninfa in lamento di Letizia Renzini e Sabina Meyer, quest’ultimo presentato a Villa Medici
così come il secondo spettacolo delle due artiste in programma al Festival, il Ballo delle ingrate, anch’esso da
Monteverdi.
Non è nuovo al repertorio barocco Alain Platel, e il suo Coup fatal è soprattutto un concerto
dove la musica antica, reinterpretata dal compositore Fabrizio Cassol, si colora di cultura congolese con
il controtenore Serge Kakudji e i 14 musicisti in scena.
Un raffinato gioco di specchi esalta le tensioni tra parola e canto nel King Arthur di Motus con
Sezione Aurea, su musica di Henry Purcell e testo di John Dryden, mentre è ispirato ai madrigali della
tradizione italiana tardo-cinquecentesca Anatra al sal, teatro in concerto dal gusto fortemente
contemporaneo firmato dallo scrittore e drammaturgo Ermanno Cavazzoni e dalla compositrice Lucia
Ronchetti, con la direzione musicale di Gianluca Ruggeri. Insieme al Ready Made Ensemble, il
musicista eseguirà inoltre le musiche di Tandy e, con Ars Ludi, Feedback e risonanze, tre opere per feed-
drum di Michelangelo Lupone prodotte dal CRM-Centro ricerche musicali, che vedono in scena una
splendida interprete come Alessandra Cristiani.
Lo spazio della musica contemporanea si allarga inoltre all’Omaggio a Giacinto Scelsi con l’integrale
del ciclo pianistico e della Suite Xlb, inedita, eseguita da Fabrizio Ottaviucci, e alla performance di teatro
sonoro Many more voices, interazione tra la voce di David Moss, tra i più innovativi interpreti di musica
contemporanea, e l’universo elettroacustico di Tempo Reale.
Due appuntamenti dal forte impianto spettacolare e all’insegna del brit con il ritorno di Jamie
McDermott, interprete delle Cabaret Songs di Benjamin Britten e di nuovi brani composti per lui dal
musicista Conor Mitchell e dal drammaturgo Mark Ravenhill, e in concerto con The Irrepressibles
in Nude: Viscera, il nuovo live della band britannica.
La musica a Romaeuropa è anche clubbing, cantautorato, nuove tendenze e ritmi etnici. L’elettronica
pulsa nelle note di Ben Frost mentre La Pelanda si trasforma in un salotto musicale in cui si fondono le
contaminazioni tra bit elettronici e tradizione africana della rassegna Afropolitan, presentata in
collaborazione con Afrodisia, e i live video musicali di Addictive TV con la partecipazione di Frank Sent Us.Qui, anche un evento speciale costruito ad hoc per Romaeuropa da Vasco Brondi aka Le Luci Della
Centrale Elettrica. Altra novità la nuova partnership con Deezer, il primo servizio mondiale per la
musica in streaming (disponibile in oltre 180 paesi grazie a un catalogo che supera i 30 milioni di brani).
Un nuovo linguaggio, sospeso tra danza e nuovo circo, celebra il corpo con gli Acrobates di Stéphane
Ricordel e Olivier Meyrou; Hakanaï, di Adrien M e Claire B, solo coreografico reale in un cubo creato
da luci laser e ologrammi; Plexus, ovvero intreccio, di Aurélien Bory plasmato sul movimento della
giapponese Kaori Ito.
Quest’anno diventano 10 i percorsi INformazione, lungo i quali Romaeuropa coinvolge i più diversi
pubblici in laboratori pratici e teorici, talks e incontri con gli artisti. Protagonisti saranno gli studenti di
università e accademie, (IRIdico, L’altra Danza, DNA Memory_LAB, DNA Visioni), aspiranti fotografi (DNA
pictures) ma anche bambini (DNA Juniors), danzatori (DNA movement#1), appassionati (DNA movement#2) e il
grande pubblico (Coreographers Today, DNA words).
Prodotto dalla Fondazione Romaeuropa, Romaeuropa Festival 2014 è reso possibile da una preziosa
rete di sostenitori, pubblico/privata, italiana ed europea. Ne fanno parte il Ministero per i Beni, le
Attività Culturali e il Turismo, gli Assessorati alle Politiche culturali di Regione Lazio e
Comune di Roma, la Camera di Commercio di Roma, la Fondazione Roma Mediterraneo, il
Gioco del Lotto e con il contributo di Invitalia; gli Istituti culturali, come l’Accademia di Francia, l’Institut
Français Italia, l’Istituto Svizzero, la Delegazione del Québec, l’Istituto Cervantes, il Goethe Institut; le
Ambasciate di Francia, Paesi Bassi, Spagna; le istituzioni romane, quali il Teatro di Roma, il Teatro Eliseo, il
Teatro Vascello, il Teatro Brancaccio, l’Auditorium Conciliazione, il Teatro Orologio, il Teatro della
Pergola a Firenze; gli spazi espositivi La Pelanda e il MAXXI; il centro di produzione artistica Le Fresnoy-
Studio national des arts contemporains; il Lanificio; la Fondazione Nuovi Mecenati; la Biennale Danza di
Venezia; le reti culturali europee Theatron, Réseau Varèse, e Temps d’Image.
Il Gioco del Lotto è partner dell’edizione 2014 del Romaeuropa Festival, rinnovando il suo
storico legame con l’arte e la cultura. In occasione del Festival, Il Gioco del Lotto offrirà ai giovani under 30
la possibilità di partecipare gratuitamente alle prove generali di due spettacoli, scelti tra le compagnie più
rappresentative della scena contemporanea italiana e internazionale. Al contempo, il Gioco del Lotto
sostiene Appena Fatto!, ciclo di 16 incontri curato dalla Fondazione Romaeuropa con Rai Radio 3 per
un confronto diretto fra il pubblico e gli artisti con alcuni protagonisti del Festival.
DIGITAL LIFE 2014 a LA PELANDA:
PLAY
5A EDIZIONE 09.10 | 30.11
Fulcro tecnologico del Festival, Digital Life dedica la sua quinta edizione alla musica e agli strumenti musicali
d’artista con il titolo: PLAY.
10 installazioni sonore, molte delle quali interattive, che gli spettatori si divertiranno a suonare negli
spazi de La Pelanda dal 9 ottobre al 30 novembre: l’installazione per sequenze ritmiche di Alexander
Burton, la scultura sonora cinetica di Andrè & Michel Decosterd, l’altalena sonora di Veaceslav
Druta, l’orchestra per gocce d’acqua e percussioni di Arno Fabre, i concerti per campane tibetane
di Leonore Mercier, e per speaker e amplificatori di Zahra Poonawala, il carillon pilotato da una banca
dati di Heewon Lee, l’arpa di luce di Pietro Pirelli, la Torre di Babele ipercontemporanea di Douglas
Henderson, le strutture molecolari e sonore di Donato Piccolo.
Per questa edizione, Digital Life propone negli spazi della Pelanda, oltre all'esposizione, una fitta
programmazione di concerti, performance e incontri.
Digital Life è prodotta dalla Fondazione Romaeuropa in collaborazione con Le Fresnoy -
Studio national des arts contemporains, creata su impulso della Regione Lazio, e realizzata in
collaborazione con La Pelanda/Macro.
Il comitato scientifico è composto da Monique Veaute, Presidente della Fondazione
Romaeuropa, Fabrizio Grifasi, Direttore della Fondazione Romaeuropa, Alain Fleischer, cineasta e
fotografo, Direttore di Le Fresnoy, Pascale Pronnier, responsabile Programmazioni artistiche di Le
Fresnoy, Daniele Spanò, artista e consulente artistico della Fondazione Romaeuropa, Francesca Manica,
Coordinatrice artistica della Fondazione Romaeuropa.
Ufficio stampa
Francesca Venuto (Romaeuropa Festival) f.venuto@romaeuropa.net
Matteo Antonaci m.antonaci@romaeuropa.net
Giulia Di Giovanni giulidigi@gmail.com
Inaugurazione 24 settembre
Opificio - Fondazione Romaeuropa Arte e Cultura,
via dei Magazzini Generali 20/a, Roma.