Luigi Ontani
Jacob Kassay
Elaine Cameron-Weir
Josh Tonsfeldt
Renaud Jerez
Giacinto Di Pietrantonio
Sam Korman
La personale dedicata a Luigi Ontani accoglie una selezione di fotografie che documentano i suoi tableaux vivants, opere in cui reinterpreta situazioni storicamente e/o geograficamente lontane facendo rinascere le forme di celebri dipinti o riti. Il progetto vincitore della VII Edizione Premio Lorenzo Bonaldi e' "Mississippi", offre a 3 artisti un atelier per tre settimane e l'esposizione delle opere create in loco. Renaud Jerez e' il vincitore del Meru Art*Science Award con un lavoro che indaga il rapporto tra corpo biologico e tessuto urbano.
Luigi Ontani
"er" "SIMULACRUM" "amò"
A cura di Giacinto Di Pietrantonio
Dal 3 ottobre 2014 all’11 gennaio 2015 la GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo ospita un’importante personale di Luigi Ontani, tra gli artisti più rappresentativi del panorama internazionale degli ultimi quarant’anni.
Figura poliedrica, presente sulla scena artistica dagli anni Sessanta, all’inizio del decennio seguente inizia a prendere parte e, successivamente, a imporsi nel dibattito artistico contemporaneo con i suoi tableaux vivants: performance vestite o, meglio, travestite; iconografie viventi in cui Ontani – trasformato e mascherato – impersona figure storiche, mitologiche, letterarie e popolari tra cui Pinocchio, Dante Alighieri, Giuseppe Garibaldi, San Paolo di Caravaggio, San Luca del Guercino o I Prigioni di Michelangelo.
La mostra accoglie una selezione di opere fotografiche, frutto dell’intensa ricerca dell’artista bolognese, ritenuta germinale e particolarmente significativa all’interno dello sviluppo della sua produzione.
Ontani sceglie la fotografia quale mezzo che meglio si confà a interpretare la sua opera; uno strumento che documenta le sue performance artistiche, tradotte – appunto – in fotografie dai formati diversi, recuperando una pratica che può essere fatta risalire alle interpretazioni viventi dei vangeli medievali, ai trionfi allegorici rinascimentali e barocchi, nonché ai veri propri tableaux vivants realizzati durante la rivoluzione francese anche da artisti del calibro di Jacques-Louis David e tornata in voga nei salotti della Roma di inizio XX secolo.
Ontani ricorre alla tecnica fotografica in quanto occasione per sperimentare molteplici possibilità e formulare nuove variazioni sui temi e i soggetti che più gli interessano, percorrendo così il suo viaggio "transtorico" attraverso il mito, la maschera, il nudo, il simbolo e la rappresentazione iconografica.
Reinterpretando situazioni storicamente e/o geograficamente lontane, l’artista fa rinascere le forme di celebri dipinti del passato o del rito, praticando una “poetica dell’essere altrove” che accorcia, al contempo, le distanze tra arte e vita, in cui il corpo dell’artista è sempre il soggetto, recuperando così un tema fondante in tutta la storia dell’arte, a partire dalla tradizione classica.
La mostra intende restituire la varietà di questa produzione, mostrando il susseguirsi di performance, d’après quali, tra gli altri, San Sebastiano nel bosco di Calvenzano d'après Guido Reni (1970), Meditazione après de la Tour (1970), DaviDRatto (1974-2008), Déjeunersurl’ArT (1992); opere come Bacchino (1970), Dante (1972), Pinocchio (1972), Le Ore (1975), Lapsus Lupus (1992), il dittico EvAdamo (1973-2004), e un ciclo indiano che comprende anche una serie di lavori degli ultimi anni.
Il titolo della mostra racchiude in sé un gioco linguistico sulla città che la ospita, Bergamo, da cui l'artista ha eliminato la "B" e la "g". Le sillabe ottenute sono intervallate dal termine Simulàcum, riferimento al vero e al non vero, frutto ancora una volta dell'ironia propria di Ontani, caratteristica fondante di tutta la sua produzione artistica.
Luigi Ontani è considerato uno dei più influenti e innovativi artisti italiani contemporanei.
Dalla fine degli anni Sessanta ha utilizzato mezzi espressivi differenti quali la fotografia, la performance e video, sviluppando al contempo un uso molto personale di pittura e scultura. I suoi leggendari tableaux vivants e le sculture policrome in ceramica a grandezza naturale hanno prodotto una rottura netta con la tradizione, proponendo un’interpretazione assolutamente unica.
Tra le mostre più recenti e significative dell’artista ricordiamo alcune retrospettive dei suoi video e film giovanili (Tate Modern, 2010), nuove performance commissionate dalla Serpentine Gallery di Londra (2010) e dall'Hammer Museum di Los Angeles (2011).
Una grande retrospettiva del suo lavoro è stata ospitata dal Castello di Rivoli, Torino (2011) e alla Kunsthalle diBerna (2012).
Altre mostre personali sono state ospitate al Kunstverein di Francoforte e al Groninger Museum (Paesi Bassi, curata da Jan Hoet nel 1996), al MoMAPS1 di NewYork (curata daCarolyn Christov Bakargiev nel 2001), alla Bangkok National Gallery (2002) allo S.M.A.K.di Ghent (2004), al MAMbo di Bologna (2008) e al Museo di Capodimonte, Napoli(2010).
Ontani è stato invitato alla Biennale di Sydney (1986), alla Triennale di Nuova Delhi (1991), a Manifesta (2008) e ha partecipato a sei edizioni della Biennale di Venezia (1972, 1978, 1984, 1986, 1995, 2003).
Accompagna la mostra un catalogo bilingue – edito GAMeC Books – che include testi di Giacinto Di Pietrantonio (Direttore GAMeC) e di Laura Cherubini (Curatore, Critico e Docente all’Accademia di Brera).
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Mississippi
Premio Lorenzo Bonaldi per l’Arte – EnterPrize, VII Edizione
A cura di Sam Korman
Artisti: Elaine Cameron-Weir, Jacob Kassay, David Knowles, Josh Tonsfeldt
Dal 3 ottobre 2014 all’11 gennaio 2015 lo Spazio Zero della GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo ospita la mostra Mississippi, per la VII Edizione del Premio Lorenzo Bonaldi per l’Arte – EnterPrize.
Sam Korman è stato segnalato lo scorso anno da Dominic Molon (all’epoca Capo Curatore del Contemporary Art Museum di St. Louis e attualmente Richard Brown Baker Curator of Contemporary Art al RISD Museum di Providence, Rhode Island) ed è stato premiato a novembre 2013 da una giuria internazionale composta da:
Pierre Bal-Blanc - Direttore, CAC - Centre d'art contemporain de Brétigny, Brétigny
Mirjam Varadinis - Curatrice, Kunsthaus Zürich, Zurigo
Giacinto Di Pietrantonio - Direttore, GAMeC, Bergamo
Stefano Raimondi - Curatore, GAMeC, Bergamo
che ha apprezzato, tra tutti i progetti di mostra presentati, l'originalità del progetto di Sam Korman con la seguente motivazione:
Il progetto di Sam Korman ha convinto la giuria con la sua coerenza, sia a livello concettuale sia curatoriale.
Attraverso l’uso della metafora del mitico fiume Mississippi, l’artista ci invita a riflettere su un’importante tematica del nostro tempo, come il costante cambiamento e la nozione di instabilità.
Invece di creare una mostra con una specifica selezione di opere, il curatore invita tre giovani artisti americani a servirsi, uno dopo l’altro, dello spazio espositivo come proprio studio.
Siamo convinti che questo sarà uno stimolo per scoprire un nuovo territorio, come successo a Giacomo Costantino Beltrami, cittadino di Bergamo che, motivato da una forte passione, scoprì la fonte del Mississippi nel 1823.
L’intuizione creativa di Sam Korman per la progettazione della mostra è apparsa molto convincente alla giuria nel contesto del Premio che, fin dall’inizio, ha avuto lo scopo di portare nella città di Bergamo le pratiche curatoriali più innovative e originali.
Siamo sicuri che il progetto di Sam Korman sia una sfida sperimentale, nonché un’ottima opportunità per i cittadini di Bergamo e per il pubblico del museo di avvicinarsi e di essere coinvolti nella produzione dell’arte contemporanea.
La cerimonia di premiazione si è svolta lunedì 28 ottobre 2013 a chiusura di Qui Enter Atlas. Simposio Internazionale di Curatori Emergenti, che ha visto 4 curatori under 35 e i 5 candidati del Premio Lorenzo Bonaldi confrontare esperienze personali e posizioni teoriche e metodologiche dell’attività curatoriale.
IL PREMIO
Ideato dalla GAMeC con il sostegno della famiglia Bonaldi e nato dalla volontà di ricordare la passione per l’arte e per il collezionismo di Lorenzo Bonaldi, è unico nel suo genere, poiché volto a sostenere la ricerca di un giovane curatore under 30 e il suo progetto di mostra.
Organizzato per la prima volta nel 2003, ha assunto cadenza biennale dal 2005.
Con questo riconoscimento si vuole sottolineare la centralità e il significato che la figura del curatore ha assunto nel panorama artistico internazionale, oltre a incoraggiare e sostenere il talento di un giovane in un momento estremamente vitale del suo percorso professionale. Il Premio non è mai stato considerato un’occasione di competizione, bensì un’opportunità di crescita professionale e confronto. Proprio per questa ragione nel 2005 è nata l’idea di affiancare nell’anno della sua assegnazione un convegno dedicato, Qui. Enter Atlas - Simposio Internazionale di Curatori Emergenti, che si svolge a cadenza biennale.
IL PROGETTO DI MOSTRA
AVVERTENZA
Chiunque cercherà di trovare uno scopo in questa narrazione sarà perseguito a termini di legge; chi tenterà di trovarvi una morale sarà esiliato; chi cercherà di trovarvi una trama verrà fucilato.
ORDINE DELL’AUTORE
Per G.G., Capo dell’Ufficio Sussistenza
Mark Twain, Le avventure di Huckleberry Finn
Nel romanzo di Mark Twain Le avventure di Huckleberry Finn, il fiume Mississippi è uno spazio di conversazione, di realizzazione di se stessi, e di flusso. Essenzialmente, niente è fisso sul fiume e Huck Finn e il suo compagno di viaggio, Jim, sono liberi dai rigidi codici morali che altrimenti ne governerebbero e ne definirebbero il comportamento nel Sud conservatore prima della guerra di secessione, periodo in cui è ambientato il romanzo.
La mostra Mississippi prende in prestito la metafora di Twain, reinterpretando il museo come spazio libero dai vincoli e codici che altrimenti definirebbero il modo in cui artisti, musei e pubblico interagiscono tra loro, tentando di creare uno spazio fluttuante che rispecchia il viaggio lungo il fiume di Huck Finn, uno spazio libero che non privilegia una singola prospettiva.
Organizzata in quattro capitoli, Mississippi offre a tre artisti - Jacob Kassay, Elaine Cameron-Weir e Josh Tonsfeldt – la possibilità di utilizzare lo Spazio Zero della GAMeC come studio o atelier per tre settimane ciascuno, prevedendo un capitolo finale dedicato all’esposizione delle opere create durante il soggiorno e di strumenti, materiali di scarto ed eventuali alimenti di cui gli artisti si sono serviti durante la loro permanenza in museo. Inoltre, il designer David Knowles verrà in Italia appositamente per realizzare una pubblicazione che sarà il frutto della sua esperienza a Bergamo e in particolare dell’interazione con gli artisti che hanno lavorato al progetto.
I tre artisti e il designer non sono stati selezionati in base a un scelta tematica, quanto piuttosto in base ai meriti del proprio lavoro.
Mississippi serve come punto di partenza da cui la mostra può emergere, facendo crollare lo spazio di produzione e accoglienza, e offrendo a ogni artista la possibilità di reagire liberamente allo spazio e al lavoro degli altri. Sfuggendo all’impostazione tematica o curatoriale, la mostra rispetta la libertà interpretativa degli artisti, e, nell’ultimo capitolo (ma anche in tutta l’esposizione), del pubblico, per tracciare collegamenti dialogando con ciò che gli artisti hanno prodotto in reazione al museo e viceversa.
Mississippi spinge il pubblico a porsi la domanda: “Che cosa compone effettivamente l’opera: l’artista, il curatore, il designer, l’osservatore?” E offre un’alternativa a questi ruoli rigidi, basandola sull’azione, più che sul prodotto - fare, organizzare, progettare, vedere - mentre riconosce che questi sono atti simultanei che creano uno spazio di esperienza.
Giovedì 18 dicembre 2014, alle ore 18:30, la mostra Mississipi sarà presentata per la prima volta come un corpus unico. Il curatore Sam Korman illustrerà al pubblico il risultato degli interventi artistici che hanno interessato lo spazio espositivo a partire dal mese di ottobre.
Sam Korman è curatore indipendente e scrittore. Ha recentemente concluso il sui incarico in qualità di assistente di direzione di White Flag Projects, a St.Louis. Tra il 2009 e il 2010 è stato fondatore e direttore della Car Hole Gallery di Portland, Oregon, di cui Publication Studio ha pubblicato la raccolta di scritti intitolata Notes From A Young Curator. Ha organizzato mostre come curatore indipendente a Portland, Marfa, Baltimora e New York. È stato co-fondatore della rivista di arte e cultura YA5. Korman scrive per BOMBlog e i suoi scritti sono apparsi in numerose pubblicazioni e cataloghi di mostre. Vive e lavora in Europa.
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2 Ottobre - 30 Novembre 2014
MERU ART*SCIENCE AWARD, II EDIZIONE - RENAUD JEREZ: LOLITA LEMPICKA
Dal 3 ottobre al 30 novembre 2014 la GAMeC - Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo è lieta di presentare LOLITA LEMPICKA di Renaud Jerez, progetto vincitore della seconda edizione di MERU ART*SCIENCE AWARD - riconoscimento promosso in collaborazione con Fondazione MERU/Medolago-Ruggeri per la ricerca biomedica e con Associazione BergamoScienza che premia e sostiene il lavoro di un artista e che intende sottolineare con la propria ricerca il legame tra arte e scienza.
Per la seconda edizione, la giuria composta da Alessandro Medolago – Presidente Fondazione MERU; Alessandro Bettonagli - Associazione BergamoScienza e Giacinto Di Pietrantonio - Direttore GAMeC, pur apprezzando tutti i progetti presentati dai candidati per la qualità della ricerca artistica, ha scelto di premiare il progetto di Renaud Jerez - artista segnalato da Michele D’Aurizio - per la particolare pertinenza con il tema del Premio, l’utilizzo di un linguaggio innovativo unitamente alla sperimentazione narrativa e visionaria, che indaga il rapporto tra corpo biologico e tessuto urbano.
Intitolato con il nome dell’onirica stilista francese, il progetto Lolita Lempicka – prodotto appositamente per il Meru Art*Science Award – è un film di 15 minuti realizzato con found footage, riprese di Iphone, Vhs e Hd, montate con immagini generate al computer e con disegni di animazione.
Il video è incentrato sulla figura di un narratore, un giovane rapper che vive a Berlino. Personaggio complesso e affascinante, Ali incarna totalmente la sua generazione; le sue lotte interiori trovano riscontro nel paesaggio urbano, raffigurato come una prospettiva interna del corpo.
Produzione a basso costo, videocamere di telefonini e una post-produzione sofisticata danno forma al progetto che prende vita e scorre come un diario. Nessuno può trovare un riferimento preciso nelle immagini che scorrono, se non l’accento africano rappeggiante del narratore.
Lolita Lempicka presenta una narrazione frammentata, grazie all’atomizzarsi del linguaggio, della musica e delle immagini: un difetto nella registrazione, delle riprese rumorose e dei colori sbiaditi. Emergono temi come il design commerciale, l’industria della musica e della moda, la malattia, la mutazione, la tecnologia, la sporcizia, nella cornice di un paesaggio urbano e disperato. Un altrove tra i nostri desideri altamente definiti, un’estetica marchiata e un’esperienza di desolazione e tristezza.
Il progetto rientra nella programmazione della XII edizione di BergamoScienza, uno tra i più importanti festival scientifici internazionali che quest’anno si svolge dal 3 al 19 ottobre.
La cerimonia di premiazione si terrà presso lo Spazio ParolaImmagine della GAMeC sabato 11 ottobre 2014, alle ore 11:00, in occasione della X Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani.
L’opera entrerà a far parte della Collezione Permanente della GAMeC e degli archivi della Fondazione MERU e dell’Associazione BergamoScienza.
Immagine: Luigi Ontani, Pinocchio, 1972
Comunicazione - Ufficio Stampa
Manuela Blasi - Paola Colombo comunicazione@gamec.it
Press preview: giovedì 2 ottobre 2014, ore 17:00
Inaugurazione: giovedì 2 ottobre 2014, ore 19:00
GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo
via San Tomaso, 53 24121 Bergamo
Orari d'apertura:
martedi - domenica: ore 10.00 - 19.00
giovedi: ore 10:00 - 22.00
lunedi chiuso
Ingresso (valido per tutte le mostre in corso)
Intero: 5,00 euro
Ridotto: 4, 00 euro
Scuole: gratuito
BIGLIETTO CUMULATIVO con mostra ALBERTO VITALI E BERGAMO - una storia d'arte e di nascosta bellezza (Palazzo della Ragione - Piazza Vecchia, Bergamo)
Intero: 8,00 euro
Ridotto: 6,00 euro