Gianluca Capozzi
Umberto Ciceri
Chiara Coccorese
Vanni Cuoghi
Marco Lodola
Francesco De Molfetta
Carla Fracci
Vittorio Sgarbi
Nicola Pedana
A Site-Specific Performance. Una prova di dialogo tra arte e danza che per una notte coinvolge una serie di artisti, dalle differenti sperimentazioni.
a cura di Vittorio Sgarbi
A Site-Specific Performance by:
Gianluca Capozzi
Umberto Ciceri
Chiara Coccorese
Vanni Cuoghi
Marco Lodola
Francesco De Molfetta
Direction and staging | Direzione e allestimento: Nicola Pedana Arte Contemporanea
Thanks to | Ringraziamenti: Mario Mazzoleni Art Events, Liquid art system
Il 7 Ottobre, a Caserta – Palazzo Errichiello-Martinez e More Dance Studios si
celebrerà un evento unico al mondo. Una prova di dialogo mai tentata prima tra arte
e danza. Per una notte ed una notte sola alcuni tra i più prestigiosi artisti del
panorama nazionale presenteranno al pubblico invitato le loro creazioni. Artisti tra
i più diversi per campi di sperimentazione, provenienza e stile saranno uniti da un
file rouge conduttore: la danza.
Nicola Pedana, che della serata cura la direzione artistica e l’allestimento
commenta in questo modo: “Quando mi è stato chiesto di mettere insieme un pool di
artisti che avessero celebrato nella loro produzione la danza quale elemento di
ispirazione ho subito compreso l’enormità della sfida ma allo stesso tempo la
grandezza che il risultato avrebbe potuto garantire….per questo ho voluto come
curatore il prof. Sgarbi affinché potesse sviscerare i legami, i confini, i punti di
incontro tra due arti così lontane e così vicine tra loro” Ho intitolato la mostra
Kyma perché la parola che mi risuonava nella testa era – movimento - ma un movimento
che avesse una ritmicità, che esprimesse una forma….appunto Kyma (onda-flutto ndr).
Hanno accettato l’invito/sfida alcuni tra i più prestigiosi nomi che l’Italia possa
contemplare: Marco Lodola nella scultura contemporanea, Umberto Ciceri un artista
tra i più completi e attuali che conosca, Vanni Cuoghi che della pittura fa una
poesia romantica, Chiara Coccorese nella fotografia d’autore, Gianluca Capozzi per
un tratto pittorico, Francesco De Molfetta per la dirompente ironia. Inoltre decine
di artisti hanno richiesto di aderire ma l’evento era limitato a 6 nomi".
Opere specifiche particolarmente meritevoli sempre legate alla danza che si
inseriscano in modo armonico nell’allestimento previsto.
La sera dell’evento presenzieranno tutti gli artisti ed alcuni tra i nomi più noti
delle gallerie italiane che hanno collaborato alla riuscita della mostra.
Le opere saranno disponibili alla vendita e parte del ricavato verrà devoluto in
beneficenza alla Fondazione “La Casa della Speranza”.
Rossella Rocciola, ideatrice dell’evento e titolare della struttura che l’ospiterà
ci spiega le ragioni della serata. "Ho dedicato la mia vita alla danza ed avendo
studiato arte da giovane ho sempre avuto un’attenzione per gli artisti che
rappresentavano la danza appunto nelle loro creazioni. Un evento unico, diverso ed
ho pensato appunto ad una performance site-specific in cui l’arte si calasse
all’interno di un contesto così diverso dal solito.
Abbiamo ricevuto numerose richieste affinchè la mostra potesse proseguire per un
periodo più lungo ed addirittura diventare itinerante. Ma non è così che volevo
l’evento…lo voglio come un passo di danza che si libra nell’aria…hai solo il tempo
di apprezzarlo e dopo è andato e può rimanere solo nella mente dei fortunati che
l’hanno visto.
Abbiamo
lavorato quasi un anno affinchè Kyma potesse nascere…come una coreografia che per
essere portata in scena deve nascere prima nella testa del suo creatore, poi essere
strutturata e poi provata provata provata per poi durare in scena il tempo di un
minuto. Egualmente Kyma comincerà martedì 7 Ottobre alle 18.45 e dopo poche ore
resteranno solo i ricordi, le foto ed ovviamente le opere singole per i fortunati
che se le aggiudicheranno.
Sono felicissima che Carla Fracci, la regina della danza, abbia accettato di
partecipare a questo evento insieme al regista Beppe Menegatti. Era sempre stato mio
desiderio ospitarla presso i miei studios ed in una serata come questa la sua
presenza assume maggiore valore. Alcuni tra i più prestigiosi nomi della danza
nazionale hanno già confermato la loro presenza ricordiamo tra i vari le etoile
Luigi Ferrone, Corona Paone, Maria Teresa Nania e tanti altri".
Vanni Cuoghi. Sensibile pittore, non per rivelare il proprio animo, ma per
raccontare favole con il piacere dello scenografo, Vanni Cuoghi lavora a Milano,
dalla quale evade con la pittura. Nelle sue opere è evidente il ricordo per le
miniature dei codici rinascimentali, che egli traduce con sensibilità contemporanea.
Cuoghi racconta favole con una leggerezza ariostesca: «Le dame, i cavalier, l’armi,
gli amori, io canto…».
Così egli dipinge. Una sottile chiave paradossale rende
inquietanti i suo racconti, come sogni indecifrabili.
Umberto Ciceri è artista e illusionista. Lavora a Bologna, di cui intercetta la
discontinua allegria nelle lunghe notti di studenti che rivivono e riproducono e
rivivono i miti delle avanguardie. Così Ciceri si muove con le convinzioni e le
esaltazioni di un futurista, e ripensa all’esperienza unica ed esemplare di Marcel
Duchamp. Scompone e ricompone
sequenze di scatti fotografici, e le deforma con lenti perpendicolari. L’immagine
arriva sfocata, immersa nella luce e mobile, fluttuante. Una musica muta e fatale
sembra avvolgere e trasportare le immagini e chi le guarda.
Marco Lodola. Luce, colore , vitalità, sono gli ingredienti delle sue statue
luminose. Non vuole concorrere con i grandi maestri, ma tradurre le loro forme in
pura luce, andando ben oltre i soggetti più frequenti della pop art. Le sue opere
trasformano lo spazio, non aggravandolo di simboli. Così, attraverso sagome di
plexiglass, luci al neon e uniformi campiture cromatiche, Lodola si pone al centro
del dibattito artistico contemporaneo, indicando la sua strada solitaria. Le sue
opere trasferiscono la forma nella luce.
Chiara Coccorese ci conduce in universi di fantasia, dove sacro e profano, realtà e
finzione, vita e morte convivono in
armonia, e dove il piccolo può diventare immenso.
Dopo un esordio nella pittura, la
giovane artista napoletana si è avvicinata alla fotografia fino a farne il suo
principale mezzo espressivo. Ma, mentre costruisce le sue situazioni, non può
rinunciare al richiamo dell’antica passione, dai maestri fiamminghi ai surrealisti,
passando per la leggerezza di Matisse.
Gianluca Capozzi. Nessun disegno e nessuna certezza. Gianluca Capozzi, di Avellino,
dove vive e lavora, come in un diario, segue il flusso continuo e intricato dei
pensieri. Alternandosi tra fotografia, disegno e pittura, egli rivela il suo mondo
interiore con molta puntualità, evocando volti e luoghi, anche non definiti: ne esce
un’antologia dinamica e vivace d’immagini e segni, di paesaggi sovrapposti e volti
appena accennati, di frammenti di ricordi e sensazioni che si incontrano, si
intrecciano, fino a unirsi inscindibilmente.
Francesco De Molfetta, in arte Demo, è un audace provocatore. L’artista è nato nel
1979 a Garbagnate Milanese, e oggi vive e lavora a Milano. Si applica con molta
convinzione a sculture piccole nelle dimensioni e intimistiche, con molta
attenzione per i dettagli, e colori brillanti e freddi. Ma non è solo un omaggio
alla pittura romantica, ma un transfert informale che lo trasferisce in continui non
luoghi, sempre possibili. L’ironia di De Molfetta tocca, beffarda, i temi più vari,
dalla religione alla storia, dall’arte ai fast food, dai disegni antichi alle
cronache contemporanee. Tutto diventa gioco e paradosso, un rebus di immagini e
parole che ci restituisce la felicità senza avere avvertito di perderla.
Vittorio Sgarbi
Immagine:Vanni Cuoghi - La caduta, 2014, collage,chine e acquerello su carta, cm33x58x38
Evento 7 ottobre alle 18.45
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via Bernini, 16 - Caserta Campania Italia.