Palazzo Incontro
Roma
via dei Prefetti, 22
06 67667553
WEB
Franco Fontana
dal 13/10/2014 al 10/1/2015
mar-dom 11-19

Segnalato da

Barbara Izzo



approfondimenti

Franco Fontana
Denis Curti



 
calendario eventi  :: 




13/10/2014

Franco Fontana

Palazzo Incontro, Roma

Full Color. La mostra, suddivisa in diverse sezioni tematiche, presenta 130 fotografie di Fontana fra i paesaggi degli anni '60, passando per le diverse ricerche dedicate ai paesaggi urbani, alle piscine e al mare.


comunicato stampa

a cura di Denis Curti

La prima grande retrospettiva a Roma di Franco Fontana, 130 fotografie che raccontano la sua lunghissima storia di fotografo conosciuto in tutto il mondo.
Dopo il successo ottenuto a Venezia, dove la mostra è stata realizzata dalla Casa dei Tre Oci, l'esposizione giunge a Roma, a Palazzo Incontro, dal 15 ottobre 2014 all'11 gennaio 2015. La mostra, curata da Denis Curti, è promossa dalla Regione Lazio nell’ambito del Progetto ABC Arte Bellezza Cultura e organizzata da Civita.

Colori accesi, brillanti, talmente vibranti da apparire irreali. Composizioni ritmate da linee e piani sovrapposti, geometrie costruite sulla luce. Paesaggi iperreali, più veri del vero, surreali, sospesi, spesso impossibili. Proporzioni ingannevoli in cui non c’è spazio per l’uomo. Figure umane svelate in negativo, sublimate in ombre lunghe. Presenza e assenza contemporaneamente. Corpi come paesaggi, e pianure e colline dai contorni antropomorfi. Questi sono i tratti distintivi che rimandano immediatamente ed in modo inequivocabile al linguaggio visivo di Franco Fontana.

Suddivisa in diverse sezioni tematiche, la mostra propone i paesaggi degli esordi (anni ‘60) passando per le diverse ricerche dedicate ai paesaggi urbani, le piscine e il mare.
Nato nel 1933 a Modena, città dove si riscontra già dall’inizio del Novecento una tradizione fotografica piuttosto radicata, Franco Fontana si avvicina alla fotografia nei primi anni Sessanta, secondo un percorso comune a molti della sua generazione, ossia dall’esperienza della fotografia amatoriale, ma in una città che è culturalmente molto attiva, animata da un gruppo di artisti di matrice concettuale, seppure ancora agli esordi, tra cui vi sono Franco Vaccari, Claudio Parmeggiani, Luigi Ghirri e Franco Guerzoni. Il lavoro di Franco Fontana condivide con questa corrente il bisogno di rinnovamento e di messa in discussione dei codici di rappresentazione ereditati, in campo fotografico, dal Neorealismo, ma pone particolare attenzione e cura anche agli esiti visivi e alla componente estetica. Nel 1963 avviene il suo esordio internazionale, alla 3a Biennale Internazionale del Colore di Vienna. Nelle fotografie di questo primo periodo si vedono in nuce alcuni di quelli che diverranno i suoi tratti distintivi.

Soprattutto, c’è una scelta di campo decisamente controcorrente rispetto alla maggioranza dei suoi colleghi: è stato tra i primi in Italia a schierarsi con tanta convinzione e fermezza in favore del colore rendendolo protagonista, non come mezzo ma come messaggio, non come fatto accidentale, ma come attore. È attratto dalla superficie materica del tessuto urbano, da porzioni di muri, stratificazioni della storia, dettagli di vita scolpiti dalla luce. Come fosse un ritrattista, Fontana mette in posa il paesaggio. Il suo occhio fotografico ne sceglie il lato migliore con la consapevolezza che la fotografia, con il suo tempo di posa, gli obiettivi e i diaframmi, vede il mondo diversamente dall’occhio umano. Nel 1970 Franco Fontana scatta un’immagine-simbolo del suo repertorio, a Baia delle Zagare, in Puglia: una composizione pulita, ritmata da fasce di colore, giocata su pochi toni cromatici, essenziale, sintetica, che sarà impiegata per una campagna del Ministero della Cultura Francese.

“Questa foto rappresenta il mio modo di intendere la fotografia”, afferma Fontana. “Io credo infatti che questa non debba documentare la realtà, ma interpretarla. La realtà ce l’abbiamo tutti intorno, ma è chi fa la foto che decide cosa vuole esprimere. La realtà è un po’ come un blocco di marmo. Ci puoi tirar fuori un posacenere o la Pietà di Michelangelo.” Nel 1979 intraprende il primo di una lunga serie di viaggi negli Stati Uniti: Fontana non approda a nessuna rivelazione, bensì applica il suo codice linguistico, ormai consolidato, a un ambiente urbano altro, rispetto alla sua Modena, ma non per questo alieno o incomprensibile.

Qualche anno dopo, nel 1984, inizia la serie Piscine: porzioni di sinuosi corpi di donna (e a volte d’uomo), esaltate da colori squillanti, in uno spazio conchiuso, sospeso, di cui spesso non vediamo i confini. Nel 2000 inizia la serie dei Paesaggi Immaginari, in cui la prevalenza dell’invenzione sul reale arriva ai massimi livelli, rendendo chiaramente manifesto il sottile inganno teorico sotteso alla produzione precedente. In questo caso, il fotografo, che non disdegna la tecnologia digitale, riafferma la propria libertà interpretativa della realtà tramite l’immaginazione. La sua lunga carriera è costellata di riconoscimenti, premi e onorificenze in tutto il mondo; sono più di quattrocento le mostre in cui sono state esposte le sue fotografie e più di quaranta i volumi pubblicati.

Ufficio Stampa Civita
Barbara Izzo - Arianna Diana, Tel. 06 692050220-258, izzo@civita.it;
diana@civita.it

Inaugurazione 14 ottobre
Anteprima stampa Martedì 14 ottobre 2014 ore 12.00

Palazzo Incontro
via dei Prefetti, 22-Roma Lazio Italia
Orari:
martedì - domenica: 11.00 – 19.00 (la biglietteria chiude alle 18.30)
24 e 31 dicembre: 11.00 – 16.30 (la biglietteria chiude alle 16.00)
(La mostra resterà aperta anche il 26 dicembre e il 6 gennaio)
Chiuso il lunedì, il 25 dicembre e 1 gennaio.
Aperture straordinarie: lunedì 8 dicembre; lunedì 15 dicembre; lunedì 22
dicembre; lunedì 5 gennaio
Ingresso:
Intero € 8,00
Ridotto € 6,00
Gratuito per bambini fino ai 6 anni

IN ARCHIVIO [34]
Franco Fontana
dal 13/10/2014 al 10/1/2015

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede