Museo d'arte dell'Otto e Novecento - M.A.O.N.
Rende (CS)
via Raffaele De Bartolo, 1
0984 444113
WEB
Dal secondo futurismo all'arte concreta e dintorni
dal 24/10/2014 al 30/12/2014
mar - sab 10-13,30 e 16,30-20

Segnalato da

Museo d'arte dell'Otto e Novecento - M.A.O.N.




 
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24/10/2014

Dal secondo futurismo all'arte concreta e dintorni

Museo d'arte dell'Otto e Novecento - M.A.O.N., Rende (CS)

Marasco, Benedetto, Rotella e la ricerca astratta 1920 - 1970. La mostra documenta gli sviluppi della cosiddetta Aeropittura verso l'Astrattismo con particolare rilevanza sugli artisti calabresi.


comunicato stampa

Mostra a cura di Tonino Sicoli, Bruno Corà, Massimo Di Stefano, Leonardo Passarelli.

La linea della ricerca astratta nelle pittura del Novecento si sviluppa certamente del geometrismo scompositivo delle poetiche cubo-futuriste di inizio secolo per orientarsi successivamente verso una sempre maggiore delineazione di un astrattismo puro, razionalista e concretista. Cosi in Italia il Secondo Futurismo, distaccandosi progressivamente dal dinamismo plastico boccioniano ha intrapreso una direzione astratta, con forme elementari e con colori a stesura bidimensionale. La pittura non figurativa ha rappresentato un filone che ha segnato fortemente le poetiche del Secondo Novecento e questa mostra vuole giusto coglierne la genesi e le prime fasi, a partire da quegli artisti che hanno mosso i loro primi passi nell'alveo del Futurismo per poi approdare ad una ricerca radicalemente astratta.

La mostra quindi documenta gli sviluppi della cosiddetta Aeropittura verso l'Astrattismo.
Il Futurismo aveva proposto una visione della realtà alterata, rappresentata in chiave dinamica e scomposta in forme geometriche, con vettori in tutte le direzioni, con curve e spirali, che lasciavano intravedere schegge di oggetti, di persone, di ambienti. La velocità era la chiave di lettura di ogni cosa, in una visione accelerata e plurima. L'Aeropittura, che caratterizza il Futurismo degli anni Trenta, a differenza di quello degli anni Dieci-Venti, si cimenta nella rappresentazione dinamica dello spazio, ovvero nel senso della dimensione verticale, verso l'alto. Al movimento sul piano cioè di tutto ciò che si muove sul terreno (l'uomo, gli animali, l'automobile, il treno) gli aeropittori sostituiscono il volo aereo, con conseguenti prospettive dall'alto, con ritmi ascensionali. Si parte dai dipinti più schiettamente futuristi come quello di Giacomo Balla, Enrico, Prampolini, Nicolaj Diulgheroff, Ivo Pannaggi, Gerardo Dottori, Tullio Crali, Fortunato Depero, Pino Curtoni, Giulio D'Anna, Tato, Osvaldo Peruzzi, tutte opere degli anni Venti e Trenta

Arrivando agli anni Cinquanta si fa strada fra gli artisti, specialmente fra quelli di formazione futurista, l'esigenza di semplificare sempre di più le forme, riducendole a poligoni regolari, geometrie pure, disegni elementari. La ricerca degli artisti di questo periodo è variamente articolata e dà vita a gruppi e esperienze diverse, che trovano nel MAC (Movimento di Arte Concreta) un punto di riferimento e di sintesi. Il concetto di arte concreta sta per distacco da ogni realismo ma anche dall'astrattismo lirico e dall'informale irrazionale. Si sostiene, invece, la razionalità e l'autonomia di forme che, non rappresentano nessuna realtà oggettiva ma hanno una loro concretezza di per sé, non significando altro che la loro esistenza materiale e percettiva.

Non tutti gli artisti che abbracciano questa idea aderiscono al MAC, fondato nel 1948 da Gillo Dorfles, Attanasio Soldati, Bruno Munari con le adesioni, fra gli altri, di Enrico Bordoni, Ferdinando Chevrier, Mario Nigro, Gianni Bertini, Sono in tanti a mantenere una posizione di contiguità e di punti d'incontro. Questo clima culturale influenza e indirizza altri artisti: da Gualtiero Nativi a Filippo Scroppo, da Albino Galvano a Arturo Carmassi, da Piero Ruggeri a Giulio Turcato. E ancora Dorazio, Crippa, Burri, Barisani, Carrino.....

Particolare rilevanza per il MAON, che ambisce a documentare gli artisti calabresi, sarà la presenza in mostra di opere di Antonio Marasco, con Marinetti fin dagli anni Dieci/ Venti e con sviluppi interessanti verso l'Aeropittura, prima, e l'arte concreta, poi; e del pittore reggino Enzo Benedetto, futurista fin dagli anni Venti e prosecutore di quel movimento, seppure in chiave più astratta, con il proclama di Futurismo Oggi. In mostra anche opere astratte del primo Mimmo Rotella e di Francesco Guerrieri fondatore del gruppo Sperimentale P.

Fra gli eventi contestuali, per meglio documentare il periodo storico della mostra, si organizzeranno anche:
Rassegna di video a cura di Rosanna Rago
Concerto musicale a cura del Conservatorio di Musica “S. Giacomantonio” di Cosenza
Conferenza sul rapporto fra letteratura-arti visive.
Recital-performance di Lindo Nudo del Teatro Rossosimona
Serata enogastronomica.

Inaugurazione 25 ottobre 2014 ore 18:00

Il MAON e il Centro Capizzano hanno sede nel Centro Storico di Rende (Cosenza) alla via Raffaele De Bartolo n° 1
tutti i giorni da Martedi a Sabato (chiuso festivi e Lunedi) dalle ore 10:00 alle ore 13:30 e dalle ore 16:30 alle ore 20:00
Ingresso libero.

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