Zo centro culture contemporanee
Un percorso nell'opera di Theo Eshetu, alla presenza dell'autore, attraversando i motivi fondamentali della sua poetica, tra esperienza personale (le radici, il viaggio, la memoria), critica dei sistemi di rappresentazione (collettivi, mediatici), uso evocativo della musica e ibridazione dei linguaggi e dei generi. Una proposta di riflessione su come sia possibile rinnovare/scardinare la rappresentazione codificata facendola ridiventare lingua viva attraverso una visione poetica.
Theo Eshetu
in collaborazione con l'Accademia di Belle Arti di Catania
Venerdi 5 marzo
h. 16.00 (presso Accademia di Belle Arti, v. Reclusorio del Lume),
h. 21.00 (presso Zo, p.le Asia)
La televisione è la cosa più lontana dall'arte. In televisione non puoi infrangere le regole. Anche la videoarte è per certi aspetti un controsenso, una contraddizione
Theo Eshetu
Un percorso nell'opera di Theo Eshetu, alla presenza dell'autore, attraversando i motivi fondamentali della sua poetica, tra esperienza personale (le radici, il viaggio, la memoria), critica dei sistemi di rappresentazione (collettivi, mediatici), uso evocativo della musica e ibridazione dei linguaggi e dei generi. Una proposta di riflessione su come sia possibile rinnovare/scardinare la rappresentazione codificata facendola ridiventare lingua viva attraverso una visione poetica.
Theo Eshetu, nato nel 1958 da madre olandese e padre etiope, è un regista/produttore che ha presentato i suoi video in numerosi festival in tutto il mondo. Nel suo lavoro si incontrano l'esperienza di video artista - che circuita nell'ambiente dei musei e delle gallerie - e la produzione di documentari per la televisione, creando uno stile visivo particolare e unico.
A parte i premi ricevuti da Questa è Vita (1986), The Other World (1987), Natività (1989), bisogna segnalare: Il Sangue non è Acqua Fresca (del 1997, premiato al Locarno Video Art Festival e al Festival di Cinema Africano di Milano), Travelling Light (1992, ritratto di Lindsay Kemp che ha vinto il primo premio al Berlin video Festival e un premio speciale al Festival dei Due Mondi di Spoleto), Ways to a Void (2000, personale visione di un viaggio in Himalaya), Brave new world (1999, video installazione che fa parte della collezione del Museo d'Arte Moderna di Roma), Dialogue with Ives Klein (2001, primo premio all'Asolo Art Film Festival), The Art Show (2002, selezionato per il Prix Italia), Africanized (2002, premiato al Festival del Cinema di Venezia).
Zo centro culture contemporanee
Piazzale Asia 6
95129 Catania
tel/fax (+39) 095.533871