Lotteria Farnese. Un ciclo di lavori concepiti come arazzi. 20 grandi teleri dai colori diversi, alti tre metri e lunghi sei, che invece di essere cuciti sono disegnati su stoffa.
Venti teleri su stoffa di Frangi al Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Un gioco di sguardi come in una lotteria
Lotteria Farnese è il titolo della nuova mostra di Giovanni Frangi
(Milano, 1959) che si inaugura il 14 novembre alle 18,30 presso la
prestigiosa sede del Museo Nazionale Archeologico di Napoli.
La mostra sarà ospitata al primo piano del Museo nella Sala della
Meridiana - particolare anche per le sue grandi dimensioni - dove è
esposto il famoso Atlante Farnese.
In passato alle pareti della sala era appeso il famoso ciclo degli arazzi
D'Avalos che ora si trova al Museo di Capodimonte. La battaglia di Pavia
(1525), a cui il ciclo è dedicato, costituì il momento decisivo delle
guerre che videro fronteggiarsi per il dominio sulla penisola italiana
Francesco I di Valois, re di Francia, e l'Imperatore Carlo I d'Asburgo. La
serie di arazzi è stata eseguita probabilmente tra il 1528 e il 1531 da
Bernard Van Orley, celebre pittore e cartonista di arazzi e vetrate del
primo Cinquecento. Nel 1862 Alfonso d'Avalos donò l'intera raccolta allo
Stato italiano.
Giovanni Frangi, pur non essendo a conoscenza di questo passaggio, per uno
strano segno del destino ha realizzato per questa sala un ciclo di lavori
come se fossero appunto arazzi. Venti grandi teleri dai colori diversi,
alti tre metri e lunghi sei, che invece di essere cuciti sono disegnati su
stoffa.
Appesi su strutture di ferro autoportanti, i teleri sono disposti nella
Sala della Meridiana in maniera disarticolata. Questo rappresenta per
Frangi una scommessa. Non esiste un punto di osservazione che comandi
sugli altri. I colori dei tessuti cuciti e il segno aspro ci portano in
una dimensione artificiale in cui le immagini sembrano riflettersi tra
loro. La casualità della posizione di questi stendardi nell'ambiente crea
un gioco imprevedibile di sguardi. Mille possibilità di risultati diversi
proprio come in una lotteria.
Questo inedito lavoro ha avuto una prima prova generale presso il Maxxi di
Roma in occasione della mostra personale Mollate le vele del maggio
scorso. Per la Sala Corner Frangi aveva realizzato un'installazione in
cui, con alcune sculture, erano esposti due grandi teleri appesi alle
colonne della sala. Massimo Recalcati aveva scritto: "La natura fatta a
pezzi, sdoppiata, sbriciolata come piccoli scogli catramosi sparsi sul
pavimento? Strappata come le vele appese? Ridotta alla linea del disegno
che segue i contorni del paesaggio? E' quello di Frangi un gesto
nichilistico? No, certamente. Non è questo che si tratta. Qui ritroviamo
la linea poetica più decisiva della sua opera che è quella di un corpo a
corpo con la natura e con l'infinito che in essa abita misteriosamente."
In occasione della mostra sarà pubblicato un volume con le immagini
dell'installazione e testi di Michele Bonuomo e Aurelio Picca.
Ufficio stampa:
Studio ESSECI, Sergio Campagnolo
tel. 049.663499, info@studioesseci.net
Ufficio Stampa e P.R. :
Soprintendenza per i Beni Archeologici Napoli, Ornella Falco
ornella.falco@beniculturali.it - Vittorio Melini
vittorio.melini@beniculturali.it tel. 081.4422275
Inaugurazione 14 novembre alle 18.30
Museo Archeologico Nazionale
piazza Museo Nazionale, 19 - Napoli Campania Italia
Orario:Aperto dalle 9 alle 19,30. Chiusura settimanale martedì