Dicotomia in Equilibrio. L'origine dei lavori esposti ruota attorno al concetto di equilibrio e essenzialita' senza trascurare il valore estetico.
Un lavoro quello dell'architetto Massimo Di Cave tutto orientato verso l'umanità e la ricerca della sua ti en einai (dal greco: essenza). Feuerbach scriveva che ogni uomo ha in sé il sentimento dell'infinità del genere umano, ma nessun individuo singolo contiene in sé quest'essenza nella sua compiutezza. L'uomo, la sua ricerca di una collocazione, il suo anelito inascoltato verso l'infinito, sono temi cari alla sensibilità dell'artista che ritrova nella figurazione non un esercizio di retorica manierista, bensì l'esigenza di trattare questioni che sono personali ma, al contempo, universali.
L'origine dei lavori esposti nell'Antologica alla galleria Maec - Milan Art & Events Center ruota attorno al concetto di equilibrio ed essenzialità senza mai trascurare il valore estetico. I materiali utilizzati sono spesso di riuso (metallo, carta, legno, ferro) che - attraverso una gestualità ispirata – accedono ad una nuova dignità. Il linguaggio tecnico dell’artista si concretizza in un’arte materica, primitiva, piacevolmente austera ma saldamente ancorata al sapore e al gusto antico di una manualità di altri tempi; le linee sono leggere, sinuose ed eleganti, siano esse espresse in scultura o in pittura. Sapienza e ascolto si cingono nell'atto creativo mediato dall'approfondita conoscenza dell'architetto della storia dell'arte e del design. Romano, Massimo di Cave ritrova nel Barocco - nei movimenti ritmici e nei colori dorati ed accesi di questo stile - così come nelle forme morbide ed invitanti del milanese Vico Magistretti una fondamentale fonte di ispirazione.
In galleria saranno visibili opere che raccontano il viaggio artistico di Massimo Di Cave dal 2006 al 2014; lavori scultorei di grandi dimensioni dialogano con altre opere a parete in un'assonanza emotiva e di concetto. Un percorso artistico che annulla, dopo averlo abbondantemente assimilato, il linguaggio contemporaneo e torna al segno primitivo come possibilità di espressione capace di ridare emozioni, lontano dalle facili ed effimere mode che si susseguono ormai in maniera intermittente.
Inaugurazione 15 novembre ore 18
MAEC
Via Lupetta, 3 - Milano
mar-ven 10-13 e 15-19.00; sab 15-19
ingresso libero