Universita' degli Studi Facolta' di Scienze della Comunicazione
Teramo
Coste Sant'Agostino (Colle Parco)
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Sabra e Shatila
dal 8/3/2004 al 10/3/2004

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8/3/2004

Sabra e Shatila

Universita' degli Studi Facolta' di Scienze della Comunicazione, Teramo

Oltre l'ultimo cielo. La questione dei profughi palestinesi. Ricondurre in un contesto storico–culturale la questione dei profughi palestinesi puo' guidarci verso una maggiore comprensione del complesso conflitto israelo/palestinese, aiutandoci ad andare oltre gli stereotipi e le immagini abituali non solo rispetto a questa specifica guerra ma, piu' in generale, sui conflitti internazionali e sulla geo-politica contemporanea.


comunicato stampa

OLTRE L’ULTIMO CIELO
la questione dei profughi palestinesi
7 – 8 marzo a Pescara
9 – 10 marzo a Teramo

A Sabra e Shatila a Beirut, dal 16 al 18 settembre del 1982 sono stati uccisi oltre 2.000 palestinesi, e tra loro anche molti libanesi, colpevoli solo di essere stati cacciati, alcuni decenni prima, dalla loro terra, la Palestina.

Ricondurre in un contesto storico–culturale la questione dei profughi palestinesi può guidarci verso una maggiore comprensione del complesso conflitto israelo/palestinese, aiutandoci ad andare oltre gli stereotipi e le immagini abituali non solo rispetto a questa specifica guerra ma, più in generale, sui conflitti internazionali e sulla geo-politica contemporanea.

L’analisi e la lettura della contemporaneità è proposta attraverso un percorso culturale-artistico e creativo per coinvolgere e far partecipare alla riflessione soprattutto i giovani e gli studenti.

SABRA e SHATILA é una iniziativa di: La Provincia di Teramo – assessorato alle Politiche Sociali, la CGIL di Pescara, la Provincia di Pescara, il comune di Pescara – assessorato alla Cultura, il comune di Montesilvano, il comune di Spoltore, il comune di Città S. Angelo.
Il progetto, la produzione e l’organizzazione sono stati curati dal’associazione Deposito Dei Segni, di Spoltore. Il cartellone prevede iniziative in due città, a Teramo e Pescara.

Attraverso un atelier di parole e in compagnia di docenti, artisti, giornalisti, cineasti, esperti della questione mediorientale saremo condotti a riflettere ad analizzare la condizione di questi profughi. Attraverso il teatro, la storia, la letteratuta, il cinema potremo vivere l’esperienza dei corpi e dei sentimenti dei profughi, nel passaggio dalla normalità all’esilio, nella quotidianità della vita nei campi profughi, del disagio psico-sociale dato da questa condizione, della memoria negata, delle aspettative e proiezioni di un possibilie futuro.
Pensiamo che cultura, arte, conoscenza, bellezza siano i naturali avversari del terrore, dell’ignoranza e dell’orrore, e proponiamo questa articolata manifestazione, in gemellaggio tra Pescara e Teramo per la eccezionalità degli ospiti presenti.
Il progetto rivolto in particolare agli studenti di istituti di istruzione superiore e dell’Università ha preso avvio già nel mese di febbraio attraverso un percorso didattico-culturale e di approfondimento sulla problematica, per rintracciare possibili percorsi di approccio e riflessione alla complessa situazione dei profughi palestinesi.

Punto di partenza e chiusura del programma di 'SABRA E SHATILA OLTRE L’ULTIMO CIELO', domenica 7 marzo a Pescara e mercoledì 10 marzo a Teramo, sarà lo studio drammaturgio'in live' performace dell’ installazione artistica 'SON …ora' dedicata a Sabra e Shatila su testo di Jean Genet DEPOSITO DEI SEGNI, e a seguire l’incontro con lo scrittore, saggista Antonio Caronia che dopo lo spettacolo interverrà focalizzeranno aspetti della condizione dei profughi a partire da Genet e la sua esperienza con il popolo palestinese.
'SON … ORA' attraverso le parole del grande scrittore e drammaturgo francese Jean Genet racconta il massacro di Sabra e Shatila. Genet fu testimone oculare del massacro tra i pochissimi europei giunto nei campi immediatamente dopo l’eccidio, prima ancora che arrivasse la Croce Rossa Internazionale.

Nei giorni 8 e 9 marzo saranno proiettati i films della regista palestinese MAI MASRI: 'Children of Shatila', 'Children of fire', 'Frontiers of dreams and fears', la regista è stata tra i primi a filmare il campo di Shatila dopo il massacro del 1982. I films ritraggono la vita e la lotta dei bambini palestinesi nei campi. Film documentari, che ben sintetizzano la storia e i caratteri del cinema palestinese, e che mostrano dal loro 'interno' la situazione degli eventi del popolo palestinese, seguendone le tragedie, diventando veicolo di denuncia, ma anche narrando la quotidianità del vivere, senza per altro tralasciare la ricerca di un proprio linguaggio e di una propria espressività cinematografici. I film proposti fanno parte, insieme ad altri films, del progetto 'La Memoria Fertile' della Regione Toscana – Progetto Porto Franco, che ne ha consentito la sottotitolazione in italiano.
Sono previsti interventi di: STEFANO CHIARINI, giornalista, esperto della realtà mediorientale profondo conoscitore del conflitto israelo/palestinese, che farà una ricognizione storica andando a rintracciare le dinamiche storiche che hanno determinato nel 1948 la via dell’esilio per il popolo palestinese; WASIM DAHMASH, docente di dialettologia e letteratura araba contemporanea all’università La Sapienza di Roma, che affronterà la questione del profugo tra realtà e immagine letteraria; MARCO DOTTI, saggista che a partire dalla biografia di Jean Genet ricostruirà il percorso sulla esperienza vissuta da Genet nel campo di Shatila; CLAUDIO MOFFA docente di Storia e Istituzioni dei paesi afroasiatici all’università di Teramo, che interverrà sulla questione dei territori occupati, dei profughi, del muro, di Israele e il Diritto Internazionale; ANTONIO CARONIA scrittore e saggista parlerà del ‘corpo ribelle’- Genet e la Palestina; ALAIN GOUSSOT psicopedagogista e storico, esperto di problemi sociali ed educativi, soprattutto di disagio psicofisico, interverrà su guerra e violenza, e traumi psicofisici sui minori; MOATAZ DAJANI: artista, responsabile del centro Al-Jana di Beirut, centro per le arti popolari palestinesi e l’educazione, anche centro per il recupero di bamini e ragazzi che hanno perso famiglie e parenti, e che hanno subito mutilazioni. Sarà presentata una mostra fotografica realizzata a compimento di un progetto di formazione triennale con i bambini palestinesi che prevedeva corsi e laboratori per la realizzazione di film, produzione di mostra fotografica, animazione e scrittura creativa. I bambini e i ragazzi hanno realizzato un libro, una mostra fotografica ed una serie di brevi film che hanno girato l’Europa, gli USA e il mondo arabo. Parlerà della realtà nel centro Al-Jana e della esperienza con la regista Mai Masri che ha lavorato presso il centro; MONICA MAURER regista, esperta in cinema palestinese, interverrà sulla difficile situazione della mancanza di infrastrutture culturali e sociali e del nuovo cinema palestinese, sulla memoria negata, e la difficilissima condizione della donna oggi.

UFF. STAMPA del D.D.S.
Spoltore febbraio 2004

Sedi:
Auditorium E. Flaiano - Lungomare C. Colombo - Pescara
presso Università - Coste S. Agostino Colle Parco - Teramo
presso la Sala Polifunzionale della Provincia via Comi, 11 - Teramo

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