L'europarlamentare, Patto Segni, ha proposto ai colleghi di presentare una dichiarazione scritta nella quale si impegnano ad adottare il progetto di Trattato costituzionale nel caso in cui i governi non giungano ad un accordo.
PARLAMENTO EUROPEO, UFFICIO A MILANO
Milano, 10 marzo 2004
Mariotto Segni al Parlamento europeo:
gli eurodeputati adottino la Costituzione
Nel corso della riunione di martedì 9 marzo della commissione Affari Costituzionali del Parlamento europeo, Mariotto SEGNI (europarlamentare, Patto Segni), appoggiato da altri quattro europarlamentari provenienti da paesi e gruppi politici differenti, ha proposto ai colleghi di presentare una dichiarazione scritta nella quale si impegnano ad adottare il progetto di Trattato costituzionale nel caso in cui i governi non giungano ad un accordo. Ciò è possibile in base all'articolo 51 del regolamento del Parlamento europeo, che prevede: "Cinque deputati al massimo possono presentare una dichiarazione scritta ... Qualora la dichiarazione raccolga la firma della maggioranza dei deputati che compongono il Parlamento, il Presidente ne informa il Parlamento e la trasmette alle istituzioni in essa menzionate, con l'indicazione del nome dei firmatari".
Valery Giscard d'Estaing, già Presidente della Convenzione sull'avvenire dell'Europa, invitato alla riunione, ha proposto che il Parlamento approvi simbolicamente il progetto di Costituzione europea così come è stato redatto dalla Convenzione. Ma ha anche invitato gli eurodeputati a dare tempo alla Presidenza irlandese fino al Consiglio europeo del 25/26 marzo.
Giscard d'Estaing ha sostenuto che il testo della Costituzione deve conservare il suo carattere "costituente, leggibile, trasparente e comprensibile per tutti", anche nell'interesse stesso dei futuri paesi membri, in quanto l'Europa allargata non potrà funzionare senza Costituzione. In ogni caso, bisogna "opporsi ad una retrocessione della cultura europea" e ad ogni ritorno agli "interessi nazionali".
Formalmente, "la Conferenza intergovernativa non è fallita", ha sostenuto Giscard. Si è trattato piuttosto di "assenza di conclusioni". Ma, politicamente, si è trattao di un fallimento che bisognerebbe evitare in ogni modo di ripetere. Giscard d'Estaing si è congratulato con la Presidenza irlandese per la "saggezza del suo approccio", ma ha aggiunto che "il compromesso raggiunto non deve venir indebolito da un nuovo compromesso".
10.03.2004
Commissione Affari Costituzionali
Presidente : Giorgio NAPOLITANO (PSE, I)
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