Elisa Corinaldi
Samuele Arcangioli
Paolo Della Corte
Enrico Belgrado
Debora Ferrari
Luca Traini
Mostre, incontri, workshop. Momenti di cultura collegati ai sapori del cibo, ai suoi protagonisti, ai cambiamenti sociali di epoche e costumi.
a cura di Debora Ferrari e Luca Traini
Tra le mura storiche e ricche di arte dell’ex Convento dell’Annunciata Abbiategusto 2014 fa vivere ai suoi visitatori momenti di cultura legati e collegati ai sapori del cibo, ai suoi protagonisti, ai cambiamenti sociali legati a epoche e costumi. Quasi 100 opere in mostra per tutti.
Le mostre proposte infatti, oltre agli allestimenti e alle degustazioni particolari curate da Daniele Picelli chef di Charlie 1983, vanno a esaltare l’ex monastero e chiesa, ciascuna con un elemento di valorizzazione che invita a visitarla perché si trova l’area Food Culture #mangiarcongliocchi. Qui #fuoritempo e #fuoriluogo il pubblico può riscoprire il piacere di andare Fuori Porta come nei tempi passati a mangiare in compagnia, a parlare e rilassarsi con gli amici, a scoprire angoli di suggestivo paesaggio, a comprare cibo tipico e prodotti speciali.
La particolarità esclusiva per il pubblico di Abbiategusto 2014 risiede nella scelta artistica di Ferrari e Traini, nel fatto che Arcangioli ha esposto anche alla Biennale di Venezia, Vignolini ha ricevuto una importante menzione da Martin Parr dell’Agenzia Magnum, Paolo Della Corte è tra i più noti fotografi al mondo sul tema -ma non solo- e le foto esposte sono parte di un archivio unico al mondo, alcune delle quali le ha scattate solo lui. Enrico Belgrado di Italian Art of Living è recentemente stato anche a Chicago come ‘ambasciatore’ dell’enogastronomia italiana. Mostre e kermesse sul gusto quindi si presentano come una occasione davvero unica e speciale per questo 15 compleanno del festival.
Per tre giorni di kermesse il pubblico può attraversare un percorso spazio-temporale con: la storia dell’Annunciata coi monaci che curavano e nutrivano il convento e i pellegrini la storia della cucina internazionale coi ritratti agli chef che ne hanno segnato la storia il tema della gente, del pubblico stesso, che vive nei momenti sociali di feste, sagre, concerticinema, musica, incontri, labs e attività per l’infanzia/famiglie in orari specifici degustazioni mirate ai temi delle esposizioni e ricostruzione di ricette di periodi in cui si andava fuori porta per mangiare in compagnia, sentir musica e poesia
I curatori Ferrari e Traini, da anni impegnati nella promozione integrata delle arti e delle contaminazioni che fanno apprezzare reciprocamente estetiche e contenuti a pubblici diversi, hanno coinvolto artisti e curatori per un programma ricco, divertente, originale e fino ad oggi mai visto all’Annunciata di Abbiategrasso. L’interesse è per il pubblico che in questo modo può vivere contenuti importanti ma con divertimento, approfondire tematiche specifiche ma dal taglio adatto a tutti. Percorsi di un tempo si intrecciano a passi di oggi, storia vera con storie narrate per costruire nuovi mondi. Questo è #mangiarcongliocchi e sarà per tutti una meraviglia.
Nota sui curatori
Debora Norma Anna Ferrari, curatrice d’arte, è giornalista e si occupa da vent’anni di ideazione e progettazione, organizzazione di eventi espositivi e interazione fra impresa-arte-no profit. Poetessa, ma storica e critica d’arte, organizzatrice, ma autrice di pièce teatrali capaci di unire arte_musica_danza_parola, ha pubblicato diverse opere. Compiuti studi umanistici e di arte contemporanea sotto la guida di Luciano Caramel, si è occupata di arte, cultura, letteratura, turismo, video e computer art, collaborando con quotidiani e periodici nazionali e internazionali, case editrici (Skirà, Mazzotta, Vita&Pensiero, Nicolini, Lativa, Fidia, Silvana Editoriale, Stampa Alternativa) e organizza mostre e eventi. A 21 anni ha presentato la sua prima mostra d’arte contemporanea e a 23 debuttava come autrice di teatro d’arte. Oltre 150 cataloghi e libri curati e più di 60 mostre ideate e realizzate in Italia.
E’ consulente di comunicazione e organizzazione eventi e reti culturali per enti pubblici e privati.
Ha diretto per 7 anni il Chiostro di Voltorre_Museo di Arte Moderna della Provincia di Varese e curato varie startup museali dal 1990 al 2010. Nel 2008 ha fondato GameArtGallery, ha progettato con Luca Traini la prima mostra mondiale di game art e beni culturali, realizzata a Aosta nel 2009 e portato Neoludica alla 54.Biennale di Venezia.
Rigorosa nella storia ma immaginifica nelle storie, i suoi eventi, le sue conferenze e i corsi tenuti hanno la caratteristica dell’interdisciplinarietà.
E’ stata console del Touring Club Italiano per il varesotto dal 1998 al 2004 ed è console per la Valle d’Aosta dal 2007.
Luca Traini, insegnante di Storia e Filosofia, è scrittore, curatore d’arte, conferenziere e attore. Drammaturgo (“Caravaggio”, 1988; “Watteau”, 1989, da cui è stato tratto un corto andato in onda sulla RAI; “Ottone III”, 1991; “I dolori del Giovane Sade”, 1995; “Il bisturi e l’architetto”, 1996; “Fratello Wolgang/Sorella Mozart”, 2006), romanziere (“Il dittico di Aosta”, 2006) e poeta (dal 2005 in tutte le Carovane dei Versi patrocinate dall’UNESCO), nel 2008 inizia la sua collaborazione con la critica d’arte Debora Ferrari curando la prima antologica italiana del fotografo personale di Picasso, “REFLEXions: dans les chambres de André Villers” (Aosta), e rivolgendo poi l’attenzione al nuovo mondo del medium videoludico. Frutto di questa indagine è la mostra dell’anno successivo, “The Art of Games” (Aosta), che, in prima mondiale, mette in connessione videogame e beni culturali. Con “NEOLUDICA Art is a Game 2011-1966”questi rivoluzionari orizzonti estetici approdano in una nuova veste espositiva, come Evento Collaterale, alla 54.Biennale di Venezia. Ha pubblicato con Skira Editore “Arte e Videogames – Neoludica” (2011) e “Assassin’s Creed Art(R)Evolution” (2012).
VIANDANTI, PELLEGRINI, INFERMI E VITA MONASTICA
A cura di Enrico Belgrado
Allestimento storico-ricostruttivo dello spaccato di vita di un convento medievale tra il XIII e il XIV sec: si allestirà l'area ospitalità per pellegrini viandanti e infermi riproponendo l'area cucina con le sue differenti tipologie di cottura dei cibi e l'area dove venivano consumati i pasti più o meno frugali (area fuochi e preparazione cibi, la tavola), l'area spezieria con la realizzazione di preparati medicamentosi e di supporto alla cucina, l'area scriptorium dove con le polveri minerali, vegetali e animali sapientemente miscelate si dava forma alla scrittura, l'area ospitale dove venivano forniti conforto e cure con i giacigli, gli strumenti chirurgici e i supporti per le cure palliative (dormitorio e cure). A queste ricostruzioni si abbinano nei chiostri i pannelli storici sul convento curati dallo storico Ambrosini. Luogo: La mostra sarà al piano terra del convento, tra refettorio e sale conferenze; allestimento di una stanza del viandante al piano superiore.
Collegati a questa sezione espositiva, gli incontri con: Elisa Corinaldi, Il tesoro segreto dei prati, alla scoperta delle erbe officinali da raccogliere nei nostri prati per alleviare i malesseri di ogni stagione > domenica 30 novembre ore 15 sala video
Enrico Belgrado, La storia attraverso gli oggetti, percepire la vita passata con le ricostruzioni filologiche negli allestimenti > domenica 30 novembre ore 11, sala video
Enrico Belgrado si occupa di comunicazione & marketing dei prodotti tipici, dei territori e dell’ospitalità, appassionato di storia e di cucina è assaggiatore di salumi, aspirante sommelier e assaggiatore esperto di Parmigiano Reggiano. E’ presidente di Italian Art of Living, un’associazione no-profit la cui mission è quella di diffondere la conoscenza della cultura italiana all'estero attraverso un ambasciatore d'eccezione “il cibo”, favorendo i contatti e gli scambi dei piccoli produttori italiani con gli operatori ed i consumatori esteri e creando così opportunità di incoming verso le aree di produzione.
Per quanto riguarda gli aspetti riguardanti il settore Food & Wine collabora con i principali consorzi di tutela dei prodotti DOP e IGP della regione Emilia-Romagna, con la Scuola di Alberghiera e di Ristorazione di Serramazzoni (Modena) e con i maggiori enti di formazione, mentre per gli aspetti storici, oltre ad essere membro di EXARC - European Excange on Archaeological Reserarch and Communication, collabora con la Soprintendenza Beni Archeologici di Trento e diversi musei.
SU TAVOLA, COLORI E SAPORI IN ALTRI TEMPI
Samuele Arcangioli, maestro d’arte, espone trenta quadri a tecnica mista su tavola che riprendono particolari famosi di opere dei grandi maestri del passato, da Caravaggio a Poussin, da Goya a Segantini. Opere dal fascino misterioso e dallo sguardo penetrante che mettono in un ‘a tu per tu’ lo spettatore col soggetto, creando la sensazione di essere davanti a un fantasma del tempo, con la fisionomia di grandi opere d’arte che hanno segnato la storia e le estetiche.
Luogo: la mostra è all’interno della Chiesa dell’Annunciata, abbinata al percorso visivo e de gustativo delle tavole create dallo chef Daniele Picelli del Ristorante Charlie 1983.
Collegati a questa sezione espositiva, incontri con:
Samuele Arcangioli, l’autore in mostra, per farsi narrare tecniche e stili > sabato e domenica;
I curatori Debora Ferrari e Luca Traini per recepire la forza dei contenuti artistici che hanno seguito la crescita sociale nei secoli, sabato pomeriggio. Luca Traini terrà un reading di ‘Dolce poesia’ dalla Bibbia ai nostri giorni, nello stesso ambito espositivo - sabato 29 novembre ore 11.30.
Samuele Arcangioli è un' artista che vive e lavora a Varese. Pittore istintivo ma che non concede nulla al caso, Samuele innanzitutto ascolta, si pone in condizioni di meditazione e modella nella materia la presenza che più lo chiama. Mettendo in gioco se stesso e la pittura.
Samuele è convinto che la figura, nell’arte, abbia ancora molto da dire, nell’insieme e nei particolari. In anni di studio e di passioni ha tracciato un percorso pieno di significati, di gran rispetto innovativo. In questa ricerca gli sguardi sono stati il riferimento più importante. Intuitivo sostenitore della più grandiosa idea espressa dall’uomo, quella dell’unità delle cose, di quello spirito in altre parole che è specchio d’ogni essere vivente, Samuele ha concentrato il suo lavoro sul ritratto, e le sue opere parlano da sole.
La particolarità del lavoro di Arcangioli è evidente fin dalla scelta del supporto, il legno recuperato dalle scatole di imballaggio, materiale caldo con una sua vita già scorsa. Su queste superfici l’olio e i carboni generano lo spazio e la profondità da cui emergono, attraverso inquadrature taglienti e ravvicinate, sguardi intensi e diretti. Oltre ad aver fatto numerose mostre personali e collettive, ha partecipato con il progetto di Game Art Gallery alla 54.Biennale di Venezia nell’evento collaterale Neoludica - Art is a game 2011-1966. Qui ha presentato tra gli altri ritratti anche quello di Ada Lovelace (l’inventrice del software, figlia di Lord Byron e della matematica Annabella Milbanke). La pittura di Samuele è evocativa, asciutta, umana, medianica, semplice nell'apparire quanto raffinata nell'essere. www.samuelearcangioli.com
GRANDI CHEF E FOODLIFE
fotografie di Paolo Della Corte
Un grande fotografo internazionale, Paolo Della corte, ci apre il suo archivio fra i più preziosi al mondo, con straordinarie foto d’epoca di grandi chef che rappresentano la storia della cucina internazionale. “Ho cominciato a fotografare gli chef per puro caso mentre ero a New York da alcuni mesi per un lavoro sugli artisti che avevo conosciuto durante le Biennali di Venezia, spiega Della Corte. A quel tempo, era la fine dei '90, il Gambero Rosso di Stefano Bonilli si avventurava oltre oceano con una rivista in inglese che parlava di cucina, di cuochi e produttori di vino, italiani ma anche americani, francesi, inglesi. E così ho cominciato a lavorare con loro con un approccio differente rispetto a quella che a quel tempo era la fotografia di food, il cuoco presentato quasi sempre con la sua giacchetta bianca, in cucina, con un piatto in mano. Per me lo chef, per far conoscere il suo lavoro, doveva uscire, raccontare il suo mondo le sue passioni, stimoli... tutta la storia che c'è dietro la creazione di un piatto. E così oltre al ritratto di Ferran Adrià ho voluto esporre un collage con le foto del back stage di come lo chef studia un piatto, pensa disegna discute con i suoi sous chef e alla fine lo metterà in menu. O Renè Redzepi alla ricerca di alghe e licheni sulla costa danese... Il ritratto insomma come racconto in un unico scatto, un intervista di chi è la persona con cui sto ‘parlando’”. Accanto agli chef anche una serie di still life particolari sui piatti come creazione ad arte, una vera installazione nella mostra. Una prima assoluta di grande valore per Abbiategusto.
Gli chef ritratti:
1-Ferran Adrià, Roses, Es, El Bullit 2-Renè Redzepy, Copenhagen, Dk, Noma
3-Inaki Aizpitarte, Paris, Fr, Chateaubriand 4-Massimo Bottura, Modena, It, Osteria Francescana
5-Heston Blumenthal, Bray UK, The fat Duk 6-Marco Pierre White, London, UK, Obergine
7-Mark Veyrat, L'Eridan” Annecy, Fr 8-Gualtiero Marchesi, It
9-Michel Bras, “ Maison Bras” Laguiole, Fr 10-Davide Scabin, Torino, It, Combal 0
11-Moreno Cedroni, Senigallia, It, La Madonnina del Pescatore 12-Magnus Nillson, Svezia
13-Torrisi e Carbone, “Parma”, N.Y.
14-Joe Bastianich, “N.Y 15- Sirio Maccioni “Le cirque 2000”, N.Y.
16-Pietro Zito “Antichi Sapori”, Montegrosso (BA) 17-Carlo Cracco “Cracco”, Milano
18-Alain Passard “Arpege”, Paris 19-Enrico Crippa “Duomo”, Alba
20- Luis Andoni Arduiz “Mugaritz” 21- Altin Prenga Skodra “Mrizi i Zanave” Albania
22- Ezio Santin 23- Aimo e Nadia “Aimo e Nadia”, Milano
24-Quique Dacosta “Quique Da Costa”, Spagna 25 – Gordon Ramsey Londra
26- Pier Maria Bussetti
Ferran Adrià, Paolo Della Corte ©
Luogo: sale superiori ex convento.
Collegati a questa sezione espositiva, incontri con:
Paolo Della Corte, Fotografare il cibo e gli chef, saletta conferenze piano terra.
L’autore è disponibile in mostra per narrare la storia e le storie legate alle fotografie > sabato ore 17, sala video
Incontri coi curatori e i curatori di sezione per visite accompagnate, sabato e domenica.
PAOLO DELLA CORTE
Sono nato a Venezia, città in cui continuo a vivere pur tra numerosi spostamenti. Dopo una Laurea in Storia dell’Arte a Ca’ Foscari ho iniziato a lavorare come fotografo concentrandomi sin dall’inizio sui ritratti di personaggi del mondo della cultura soprattutto letteratura ed arte inseguendoli nei loro studi o abitazioni per contestualizzarli sempre nell’ ambiente, in rapporto con la vita e il lavoro e cercando di unire ricerca estetica e naturalezza in modo da raccontare il personaggio. Louise Bourgeoise, Jim Dine, Roy Lichtenstein, James Rosenquist, George Segal, Yannis Kounellis, gli italiani Fabro, Merz, Vedova, Plessi, e Vangi.sono alcuni degli artisti incontrati in questi vent’anni. Mentre tra gli scrittori ricordo Doris Lessing, Gunther Grass, Luis Sepulveda, Fulvio Tomizza, Claudio Magris e Andrea Zanzotto.Sono molto interessato anche alla fotografia di food, cibo inteso come cultura, storia, geografia.Collaboro con diverse testate nazionali ed estere e le mie foto sono state pubblicate da Il Venerdì, Sette, Specchio, L’Espresso, Gente Viaggi, Gambero Rosso, Cook_inc, Paris Match, Optimum, Le Figaro, Next. e ho realizzato una ventina di libri con Giunti editore, Gambero Rosso Editore ed Hachette France e la app “Somewhere over the rainbow” in collaborazione con la ONG Oxfam Italia nell’ ambito del progetto “Sostegno alla creazione e promozione di percorsi di turismo ambientale in Bosnia Erzegovin”.
Tra le molte mostre in cui ho esposto le mie foto mi piace ricordare la Biennale Arti Visive 2011 nella sezione “”Eventi collaterali: The art is game” curata da Debora Ferrari e Luca Traini, “Chef Portrait a Parigi in occasione del salone del food di Omnivore e “Confesso che ho giocato” a Milano presto lo studio di architettura Studio Fase, curata da Debora Ferrari e Luca Traini.
Attualmente sto lavorando ad un progetto a lungo termine che si chiama “ TRASPARENZE”
Storie anfibie di uomini nella Laguna di Venezia. Il tema portante del progetto sono le visioni e le trasparenze dell’acqua raccontate da “testimonals" che lavorano e vivono pescando e coltivando gli orti sottratti testardamente alle acque salmastre.
Fuori dal luogo comune che vuole Venezia città dal turismo massificato e concentrato pesantemente solo sul Centro Storico, viene presentata una città diversa, di uomini, attenti al naturale rispetto e non dello sfruttamento della laguna. www.paolodellacorte.eu
IN PUBBLICO
Fotografie di Moreno Vignolini
Una visione in bianco e nero del fotografo Moreno Vignolini per lasciare al pubblico, inteso come entità univoca, l’emozione di ritrovarsi simbolicamente nel pubblico delle foto, in momenti di vita e di festa, atti che si ripetono quotidianamente in ogni luogo, in città e in provincia, a ogni latitudine. Il bianco e nero regala emozioni senza tempo, il gioco delle forme e delle riprese permette di rendere protagonista chi rende vitali e possibili le manifestazioni: il PUBBLICO appunto. Vignolini ha ricevuto un’importante menzione speciale da Martin Parr/Magnum Photos lo scorso anno e si conferma autore di grinta e raffinata poesia in ogni contesto. Durante Abbiategusto 2014 farà scatti alla gente del festival per farne una documentazione in divenire per il prossimo anno.
Luogo: mostra di fotografie nelle salette superiori dell’ex convento.
Collegati a questa sezione espositiva, incontri con:
Moreno Vignolini, fotografare in bianco e nero la vita quotidiana, incontro in sala conferenze.
L’autore sarà in sala mostra per raccontare al pubblico le foto e i percorsi professionali, inoltre girerà negli spazi a creare poetici scatti in B/N dell’Annunciata e del suo pubblico > sabato ore 10, sala video.
Incontri coi curatori e i curatori di sezione per visite accompagnate, sabato e domenica.
Moreno Vignolini. Giornalista freelance, vive in Valle d’Aosta, dove si occupa dell’organizzazione, promozione e comunicazione di eventi culturali di stampo locale e nazionale, di marketing e comunicazione per enti privati e pubblici. Collabora con diverse realtà editoriali: Agenzia Piupress, quotidiano La Stampa, Aostasera.it., Bell’Italia, Plein Air, Jesus, Ottagono .... Ha realizzato e condotto puntate a tema sociale per RAI VdA, programmi e servizi per emittenti radio locali e nazionali. Predilige oggi il reportage e la fotografia di scena, generi dove ritrova la possibilità di raccontare le cose come le sente e percepisce. Si occupa di presentazioni e testi critici per mostre fotografiche. Ha da poco iniziato la sua attività espositiva dopo una lunga formazione autodidatta accompagnata da un attento studio, confronto e ricerca. www.moreno-photographer.com
RICONOSCIMENTI E LAVORI
Vincitore del Premio letterario “René Willien” 2011 per la pubblicazione “Les lieux du patois” catalogo della mostra omonima - Progetto scritto e realizzato nel 2010 per l’Assessorato regionale alla Cultura della Regione Autonoma Valle d’Aosta (5 settembre 2010 – 6 febbraio 2011). Menzione speciale da Martin Parr /Magnum Photos per foto "La rampa" - In mostra al Forma di Milano dal 6 settembre- 6 ottobre 2013. Pubblica diverse immagini per “America”, il libro a cura del giornalista Tiziano Trevisan e del regista Alessandro Stevanon, edito nel 2014 (Testolin Editore). La pubblicazione, che contiene immagini scattate durante le riprese del cortometraggio omonimo da cui il libro è tratto, è tratta dal film omonimo che vanta ad oggi 18 premi (di cui 8 come miglior film) ottenuti in oltre 60 festival in 13 paesi del mondo. E’ impegnato da un anno e mezzo in un reportage sul tema della Famiglia rurale, in occasione dell’Anno internazionale dell’agricoltura famigliare. La mostra, accompagnata da un catalogo con testi di Lorenza Bravetta (Head of Continental Europe Magnum Photos) e Federica Corrado (presidente Cipra Italia), sarà inaugurata in Valle d’Aosta nel prossimo mese di gennaio 2015.
Inaugurazione 28 novembre ore 18
Complesso di Santa Maria Annunciata
via Pontida 02 Abbiategrasso (MI)
tutti i giorni 10-23
ingresso libero