Latinorum. In esposizione nei diversi ambienti una serie di oggetti e sculture di medie e piccole dimensioni, dipinti d'oro e illuminati con effetti che ne mettono in evidenza la preziosita'.
Secondo appuntamento per il ciclo di tre progetti a cura di Takeawaygallery negli spazi del complesso archeologico delle Case Romane del Celio: a trasformare la percezione delle venti stanze ipogee la mostra di Giancarlo Neri dal titolo Latinorum, nel periodo che va da novembre 2014 a gennaio 2015. Neri concepisce il Monumento, nella sua totalità, come percorso organico: l’intero ambiente diviene scenografia di un atto magico, la scoperta di preziosi tesori disseminati negli angoli più significativi, ed attore su questo palcoscenico è il pubblico, che si trasforma in archeologo, agente propositivo, spettatore di meraviglia e attivatore dell’opera.
Una serie di oggetti e sculture di medie e piccole dimensioni, tutti provenienti dal mondo contemporaneo, è esposta nei vari ambienti: dipinti d’oro ed illuminati con effetti che ne mettono in evidenza la preziosità, tali “ritrovamenti” del mondo moderno strizzano l’occhio al quadro circostante, alla sua storia ed alle sue suggestioni. L’artista sembra rievocare l’esperienza dei pionieri della moderna archeologia che si avventuravano negli scavi riportando alla luce straordinari manufatti: è questo il suo omaggio ad un luogo ancora tutto “da scoprire”, non rinnegando però la propria visione dell’arte come mezzo di coinvolgimento, silenzio, apertura ed introspezione insieme.
L’ironia è alla base dell’intera messa in scena: "c’è un cortocircuito visuale tra l’elemento inserito in un contesto quasi museale e l’assurdità dell’opera in sé. Il gioco sta nel dare un senso ad un qualcosa che non c’entra niente, nel rendere plausibile questa visione", racconta l’artista in un’intervista su ArtApp (n. 14 – La Città). Così come l’aura di teatralità: ci si immerge in un’atmosfera sospesa, misteriosa, di avvenimento imminente – forse molto più vicina a quella che convenzionalmente immaginiamo fosse stata in origine. L’artista sfrutta lo spazio articolato per generare effetti sorprendenti di luci, quinte e stacchi, dando l’impressione di un palcoscenico su cui si sta recitando.
Con il lavoro per le Case Romane del Celio, inteso a sviluppare le massime potenzialità del sito, la vocazione pubblica e monumentale cui Giancarlo Neri ci ha abituati viene ancor più saldata a quella dimensione intima, quotidiana, sempre auspicata attraverso le sue iniziative.
Inaugurazione 29 novembre ore 19
Case Romane del Celio
Clivo di Scauro 06 Roma
gio-lun 10-13 e 15-18, chiuso mar e mer
intero 6, ridotto 4