Ut pictura poesis. L'esposizione vede lo snodarsi di due percorsi separati tra pittura e scultura nel circuito della citta' di Gubbio.
Come da pittura così nelle poesia, dalla celebre forma oraziana che indicava il paragone fra arte e letteratura, base dalla quale non può fare a meno di prendere avvio ogni discorso sulla teoria e sulla critica moderna, è il titolo della mostra personale diffusa di Umberto Maria Garro, che sarà inaugurata sabato 5 dicembre alle ore 17,00 presso la sede del Museo Diocesano di Gubbio, da cui deriva lo spunto di questo progetto artistico che vede protagonista il maestro siciliano.
Nato a Siracusa diplomato all’Accademia delle Belle arti delle stessa città, ha insegnato Educazione Artistica in Friuli Venezia Giulia in provincia di Pordenone e in Sicilia in provincia di Siracusa. Iconologo, etnologo, pubblicista, ha collaborato e collabora tuttora con diverse testate giornalistiche, come artista ha partecipato a numerose mostre personali e collettive. In questa occasione egli propone un nucleo di opere nuove appositamente ideate per la mostra umbra.
La mostra vede lo snodarsi di due percorsi separati nel circuito della città di Gubbio. Il nucleo principale delle opere di Garro, raffiguranti oltre alla Montagna Sacra per i Siciliani, l’Etna, il mare di Siracusa ed in particolare l'Area Marina Protetta del Plemmirio, sarà esposto presso la Chiesa di Santa Maria Nuova dal caratteristico stile architettonico cistercense tipico degli edifici ecclesiastici dell'eugubino del XIII secolo, mentre la seconda parte sarà ospitata nel prestigioso Palazzo dei Canonici oggi sede del Museo Diocesano, dove lo mostra diffusa diventa bi-personale, vedendo inserite le opere dello scultore Antonio Randazzo, atipico scultore anch’egli siciliano, poeta della materia come è stato definito, che rifugge dalle etichette e non aderisce a raggruppamenti artistici specifici, che esporrà un selezionano nucleo di opere che ripercorrono al sua carriera artistica.
“La mostra, curata dal Polo Museale Diocesano - come spiegano Catia Monacelli ed Elisa Polidori che ne hanno curato la realizzazione - ha ottenuto i patrocini del Comune di Gubbio del Comune di Siracusa, rappresenta una sorta di gemellaggio artistico tra Umbria e Sicilia, portando due maestri di differente estrazione artistica, a confrontarsi negli splendidi scenari della città di Gubbio.”
Inaugurazione 5 dicembre ore 17
Museo Diocesano
via del Teatro Romano (via Federico Da Montefeltro, 1) Gubbio
ingresso libero