Donne di Venezia. Le opere in mostra consistono di sette dipinti, primi di una serie di lavori legati alla figura della donna. daVies concentra la sua attenzione sull'aspetto primordiale ed ancestrale della femmina, che e' vista come indissolubilmente legata alla Madre Terra e alle sue funzioni generative e nutritive, spogliata della caratterizzazione e delle restrizioni derivanti dalla societa'.
WOMEN OF VENICE
a cura di Francesca Bertolotti e Olivia Verona
Dopo la personale del fotografo finlandese Miklos Gaà l, l'attivitÃ
espositiva di SCALODIECI prosegue con la prima personale italiana dell'artista
britannico Robert daVies.
Robert daVies nasce nel 1976 a Milton Keynes nei pressi di Londra, nel
1994 si trasferisce negli Stati Uniti, dove studia Lettere e Filosofia al
Milwaukee Institute of Art and Design; dopo aver conseguito il BFA in Pittura e
Letteratura Inglese all' Art Institute of Boston, nel 2003
si stabilisce a Milano.
Le opere in mostra consistono di sette dipinti, primi di una serie di
lavori legati alla figura della donna. daVies concentra la sua attenzione
sull'aspetto primordiale ed ancestrale della femmina, che è vista come
indissolubilmente legata alla Madre Terra e alle sue funzioni generative e
nutritive, spogliata della caratterizzazione e delle restrizioni derivanti dalla
società .
Ad una visione superficiale, le donne di daVies appaiono poetiche ed
eteree, ma i loro corpi sono in realtà deformati e martoriati. L'utilizzo
combinato di cera e grafite rende l'icona scomposta: gli arti sono spesso
lasciati incompleti, ma il viso è trattato in chiave fotografica, le spalle sono
troppo spioventi e così i seni, inverosimilmente allungati.
daVies non ha un criterio di scelta per le donne da rappresentare, che
possono essere sue amiche o amanti, ma anche modelle ritagliate da pagine di
giornali; donne viventi sono utilizzate per significare donne che non esistono
più, che appartengono ad un secolo passato, che possono essere solo ricordate o
inutilmente desiderate.
Il titolo 'Donne di Venezia' rimanda ad una serie di quindici sculture, di
cui solo nove esistenti ed esposte all Biennale di Venezia, prodotte da
Giacometti nel 1956. daVies è interessato al processo di ripetizione per cui
l'artista, dopo aver scolpito la prima donna, lavora ossessivamente quella
stessa prima scultura per modificarla nove volte; un processo che, nel nostro
caso, si rivela meno estremo, data la varietà dei modelli.
Venezia è nominata non per definire geograficamente l'origine dei
personaggi ('Women of Venice' e non 'Women from Venice'), ma per simboleggiare
la condizione di precarietà obbligata, che la città e la Donna di daVies
interpretano nel loro galleggiare ed affondare inesorabile e simultaneo.
Inaugurazione: 12 Marzo 2004 ore 18
Sarà possibile visitare la mostra su appuntamento dal 13 al 18 Marzo.
Ass. Cult. SCALODIECI - Via Chieti 10 - 20154 Milano - Tel/Fax: +39 02
312650