La mostra consiste in un percorso testuale e iconografico diviso in 4 sezioni: Piacere-Strehler, La regia all'opera', Milano-lieta di essere libera nel mondo e Il teatro come evento totale.
Da lunedì 15 dicembre 2014 negli spazi del CDI Centro Diagnostico Italiano
a Milano (via Saint Bon 20), la Fondazione Bracco, in collaborazione con
l¹Accademia Teatro alla Scala e il Piccolo Teatro di Milano, e con il
patrocinio del Dipartimento di Beni culturali e ambientali dell¹Università
degli Studi di Milano, rende omaggio a Giorgio Strehler con una mostra dal
titolo Giorgio Strehler: un uomo per Milano, un teatro per l¹Europa.
L¹iniziativa, inserita nel palinsesto ³Milano cuore d¹Europa² del Comune di
Milano, intende mettere in luce l¹importante eredità che il regista
triestino ha lasciato al teatro italiano e a Milano, sua città d¹adozione,
che con lui ha conosciuto una caratura europea e internazionale.
La mostra, affidata alla direzione scientifica di Alberto Bentoglio, docente
di Storia del teatro e dello spettacolo del Dipartimento di beni culturali e
ambientali dell¹Università degli Studi di Milano, si articola in un percorso
testuale e iconografico, diviso in quattro sezioni: ³Piacere, Strehler², ³La
regia all¹opera², ³Milano, lieta di essere libera nel mondo², ³Il teatro
come evento totale².
Il lavoro di studio e di ricerca è stato compiuto dai giovani allievi del
Corso di autoimprenditorialità musicale dell¹Accademia scaligera. Le
immagini sono state gentilmente concesse dall¹Archivio Fotografico del
Teatro alla Scala, dall¹Archivio Storico del Piccolo Teatro di Milano e dal
Fondo Carlo Schmidl di Trieste.
Fondazione Bracco, main sponsor dell¹Accademia, ha accettato con entusiasmo
di realizzare questa iniziativa, dedicata a uno degli uomini che
maggiormente hanno saputo proiettare Milano in ambito europeo, rendendo
possibile un respiro internazionale. Dimensione confermata recentemente
durante il Semestre di Presidenza Italiana della UE e che toccherà il suo
apogeo con EXPO 2015.
La prima sezione presenta la figura di Strehler attraverso le immagini che
lo ritraggono durante le prove in palcoscenico e che permettono di
riconoscere il suo metodo di lavoro, accanto a quegli attori che ha saputo
guidare e valorizzare, regalando al pubblico interpretazioni memorabili.
Nella seconda, dedicata alle regie liriche, trovano spazio quattro costumi
firmati da Ezio Frigerio e Franca Squarciapino, che gli allievi del Corso
per sarti dello spettacolo hanno ricostruito per l¹occasione: si tratta del
costume di Elisetta de Il matrimonio segreto (Piccola Scala, 1955), di
Anaide de Il cappello di paglia di Firenze (Piccola Scala, 1958), della
Contessa de Le nozze di Figaro (Teatro alla Scala, 1981) e di Donna Elvira
del Don Giovanni (Teatro alla Scala, 1987). La scelta di inserire in mostra
tali abiti nasce dalla volontà di far comprendere la profonda cura che
Strehler aveva per ogni aspetto dello spettacolo, dalla luce alla
scenografia, dal costume al più piccolo oggetto in scena.
La terza sezione permette di rivedere la Milano del dopoguerra, una città
con un grande desiderio di rinascita, animata da un vivace fermento
culturale che trova la sua espressione più significativa nella ricostruzione
del Teatro alla Scala e nella fondazione del Piccolo Teatro di Milano,
inaugurato da Strehler il 14 maggio 1947.
Infine, l¹ultima sezione è dedicata agli spettacoli del Piccolo firmati dal
Maestro, che hanno profondamente connotato la scena artistica italiana del
secondo Novecento proiettandola in Europa e nel mondo, dall¹Arlecchino a Il
giardino dei ciliegi, da La tempesta al Faust.
Ogni sezione, introdotta da un breve testo esplicativo, si arricchisce di
citazioni tratte dagli scritti e dagli interventi di Giorgio Strehler.
La mostra è corredata da un catalogo ricco di contributi critici e delle
testimonianze inedite di coloro che hanno avuto il privilegio di lavorare
con Strehler, da Mirella Freni a Ferruccio Soleri, da Giulia Lazzarini a
Andrea Jonasson, da Carlo Fontana a Sergio Escobar, testimonianze che sono
state raccolte in un video.
L¹esposizione, al CDI Centro Diagnostico Italiano di Milano fino al 31
marzo 2015, verrà quindi ospitata nel Chiostro del Piccolo Teatro di Milano.
Info
Centro Diagnostico Italiano
Elena Gavardi - Coordinatore comunicazione - elena.gavardi@cdi.it
Accademia Teatro alla Scala
Paola Bisi Relazioni esterne e Comunicazione - Tel. 02 8545.1190 -
bisi@accademialascala.it
Ufficio stampa
SEC Relazioni Pubbliche e Istituzionali srl
Laura Arghittu 02 6249991 cell. 335 485106 arghittu@secrp.it
Federico Ferrari - Tel. 02 62499998 cell. 347 6456873 - ferrari@secrp.it
Inaugurazione 15 dicembre
CDI - Centro Diagnostico Italiano
via Simone Saint Bon, 20 - Milano Lombardia Italia
Orario: lun-ven dalle 7.00 alle 19.00
ingresso libero