Due mostre personali. L'Italia e' per la Schloss il mondo mediterraneo a lei intimamente congeniale, con il suo sole, i suoi colori, il suo mare e le sue montagne. In tutto il lavoro di Burckhardt brillante scoperta e intuito poetico vanno di pari passo.
Inaugurazione 15 marzo ore 18
Dice la ninfa Galatea, figlia di Nereo e Doris: 'Giacevo nascosta sotto una
roccia accanto al mio adorato Acis... D'improvviso il Ciclope giunse sul
luogo da cui poteva vederci... 'Vi vedo', esclamò, 'e farò di questo
l'ultimo dei vostri incontri d'amore'. Io mi tuffai nell'acqua... Acis
fuggì... il Ciclope lo inseguì e strappato un masso dal fianco della
montagna, lo scagliò contro di lui... il sangue purpureo inondò la roccia...
l'acqua sgorgò facendo un mormorio gentile... così Acis fu mutato in fiume,
e il fiume conserva il nome di Acis...
Da Thomas Bulfinch, 'Myths of Greece and Rome'
L'Italia è per Edith il mondo mediterraneo a lei intimamente congeniale, con
il suo sole, i suoi colori, il suo mare e le sue montagne; con l'esuberanza,
l'ebbrezza, la luce e l'ombra dei suoi miti arcaici. Tutto questo è tradotto
da Edith in un linguaggio artistico che fonde il segno libero e volante
dell'espressionismo astratto, il graffito senza esitazione dei vasi greci ed
etruschi, la freschezza delle scritte e dei disegni spontanei sui muri,
l'abbreviazione e il sorriso dei migliori fumetti.
Edith Schloss ha fatto parte della Scuola di New York. Fu sposata con Rudy
Burckhardt. Nel 1962 lasciò gli Stati Uniti per proseguire a Roma la sua
attività di pittore, scrittore e critico, legandosi di amicizia con artisti
come Cy Twombly, Giulio Turcato, Paul Klerr, Peter Rockwell. Fu, con Alvin
Curran, fra i fondatori del gruppo Musica Elettronica Viva.
Dopo aver collaborato a New York ad 'Art News' di Tom Hess, fu per 17 anni
critico d'arte per l'Italia dello 'International Herald Tribune' di Parigi.
Edith Schloss ha sempre dato nei suoi articoli un quadro a tutto campo e in
tempo reale della scena artistica romana, con particolare attenzione a
quanto di più vivo ed avanzato veniva emergendo.
Oggi Edith Schloss scrive regolarmente per 'Wanted In Rome'. Collabora fra
l'altro con 'Art In America' e 'Italy Italy'.
La sua ricerca artistica è oggi come sempre la parte più importante della
sua vita. [J.B.]
Perché la fotografia? Ho iniziato a fare fotografie da ragazzo: c'è
qualche cosa di potente ed eccitante nell'atto di catturare un'immagine in
quella piccola scatola. Ma il risultato, riguardato giorni o settimane più
tardi, non era interessante; fino a che, dopo i vent'anni, imparai a usare
la camera oscura. All'università avevo iniziato a fare film 'underground'
in 16mm, e dei miei amici pittori cominciarono a chiedermi di fotografare i
loro lavori, pensando Âsuppongo che se potevo fare film sarei anche stato
capace di fare fotografie. Anche mio padre, Rudy Burckhardt, mi insegnò
come usare la camera oscura.
Nei confronti del pubblico, mi sono concentrato sul realizzare e presentare
film, ma negli anni ho continuato a fare fotografie. Potete chiamarle
istantanee: fuggevoli ma interessanti frammenti di vita che ho catturato
(però cerco di evitare immagini standard del tipo 'eccoci' o 'io c'ero', con
le facce che guardano verso l'obiettivo).
Ma l'atto di esporre la pellicola è rapido e transitorio: spesso dimentico
che cosa ho scattato, e la pellicola sviluppata è piena di sorprese. Più
interessanti sono i mutamenti che avvengono quando riporti uno spazio
tridimensionale a colori su uno spazio bidimensionale in bianco e nero. Per
questo la stampa in camera oscura, con la manipolazione di toni e contrasto,
la riquadratura, che determina la composizione finale, e la nerezza
palpabile dell'argento, sono per me il luogo in cui la fotografia viene
creata. [Jacob Burckhardt]
Jacob Burckhardt è cresciuto a Roma e vive a New York. Come film-maker del
Lower East Side è molto stimato per l'acuto commento sociale e la pungente
arguzia di film come Landlord Blues, It don't pay to be an honest citizen, e
They lie but they don't mean it.
Insegna 'film-making' e composizione sonora alla Cooper Union e alla New
York University. Ha viaggiato molto e ha registrato eventi minuscoli e
grandi nella natura e nelle città con occhio attento e con delicata
sensibilità .
Le sue fotografie sono state esposte di recente alla Millennium Gallery di
New York.
In tutto il suo lavoro, brillante scoperta e intuito poetico vanno di pari passo.
Immagine:
EDITH SCHLOSS
The Galatea, Acis and Polyphemus series, summer 2003
in oils, cut-outs, watercolors and drawings
orario: lunedì-giovedì 18.30
Wanted In Rome
Via dei Delfini 17, 00186 Rome, tel. 06-679 019