Facolta di Architettura Civile e Design
Milano
via Durando 10
02 23997102, 02 23997146 FAX 02 23997135
WEB
Clorindo Testa
dal 16/3/2004 al 2/4/2004
02 23997102, 02 23997146 FAX 02 23997135
WEB
Segnalato da

Alberta Bergomi




 
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16/3/2004

Clorindo Testa

Facolta di Architettura Civile e Design, Milano

La mostra L'architettura animata e' un'occasione per conoscere, attraverso alcune delle sue opere, una delle figure piu' rappresentative e piu' importanti dell'architettura contemporanea latinoamericana. Argentino di Buenos Aires, ma nato in provincia di Napoli, Clorindo Testa ci introduce nel mondo colorato e fantastico di un'architettura continuamente in bilico fra costruzione e invenzione, fra struttura e colore. Architetto, pittore, scultore, Testa contraddistingue la sua opera artistica per la forte carica espressiva che fa di ogni progetto una nuova 'visione'.


comunicato stampa

L'architettura animata

La mostra che si inaugura alla Facoltà di Architettura Civile sull'opera dell'architetto argentino Clorindo Testa è un'occasione per conoscere, attraverso alcune delle sue opere, una delle figure più rappresentative e più importanti dell'architettura contemporanea latinoamericana. Argentino di Buenos Aires, ma nato in provincia di Napoli, Clorindo Testa ci introduce nel mondo colorato e fantastico di un'architettura continuamente in bilico fra costruzione e invenzione, fra struttura e colore. Architetto, pittore, scultore, Testa contraddistingue la sua opera artistica per la forte carica espressiva che fa di ogni progetto una nuova 'visione'. Con lo zelo e la naturalezza di un bambino completamente assorto e serenamente perduto nel proprio mondo fatto di figure, di giochi e di fantasia, l'universo testiano si manifesta e si alimenta attraverso una incontenibile creatività che in alcuni casi produce opere di eccezionale valore.
Le sue opere pittoriche, per esempio, al pari delle architetture, sono apparati testuali che esprimono una creatività basata sulla ripetizione, sul rito e sul disegno. Un disegno che ancorché svelare una postura e un impianto architettonico è la dimensione naturale del proprio fare. La serie dei quadri riferiti all'eruzione del Vesuvio, o gli innumerevoli autoritratti estoi vivo, estoi morto, estoi despierto ecc. sono il risultato di una ricerca figurativa che va oltre la strumentalità del mezzo, e così come per il disegno d'architettura, esso diventa visione d'insieme, dispositivo estetico, viatico di sensibilizzazione totalizzante. Contenuto di invenzione creativa e strumento di comunicazione.
Attraverso i filtri dell'ironia e le ragioni della costruzione si compie il viaggio architettonico di Clorindo Testa che ha saputo cogliere suoni, colori, fermenti della città (come in fervor de Buenos Aires) e trasmetterceli non come un deposito di ricordi, ma come un patrimonio di esperienze lontane dai luoghi comuni della storia e della nostalgia.
I progetti della banca di Londra del 1959, della Biblioteca Nazionale del 1962, del Centro della Recoleta del 1982, sono solo alcune delle opere realizzate a Buenos Aires. Presenze della città contemporanea evocano luoghi e mondi primordiali, fantasmi amerindi, ma si interrogano anche sulle figure del comporre, sui fondamenti della disciplina, sulle relazioni che intercorrono fra lo spazio urbano e le forme dell'architettura, fra la costruzione di un dispositivo architettonico e la natura della città.
Clorindo Testa è artista generoso e solitario guidato da un personalissimo approccio figurativo ai temi dell'architettura e della città. Dai progetti per la grande Buenos Aires alle piccole case di vacanza sulle spiagge atlantiche, le architetture animate di Clorindo Testa rimandano a forme organiche primordiali e di fantasia, multiformi e coloratissime. Come se l'energia che pervade gli straordinari e imprevedibili spazi che ne derivano fosse attinta dalle più profonde e recondite origini della vita e della terra. Le figure dell'immaginario dell'architetto argentino prendono forma nell'architettura, nella pittura, nella scultura, narrando o evocando storie nel labirinto della città contemporanea.
Armando Dal Fabbro

Clorindo Testa
Nato in Italia, a Napoli, nel 1923, Clorindo Manuel José Testa si è laureato nel 1948 alla Facoltà di Arquitectura y Urbanismo della Universidad de Buenos Aires. Vive e lavora a Buenos Aires: la sua opera di architetto e di pittore è stata oggetto di numerose mostre e riconoscimenti in Sudamerica e in Europa; alcuni dei suoi edifici sono diventati vere e proprie icone dell'architettura moderna sudamericana, in particolare la Banca di Londra e del Sud America, la Biblioteca Nazionale di Buenos Aires, il Centro Culturale e il Buenos Aires Design Center Recoleta. Dal 1976 è membro dell'Accademia di Belle Arti di Buenos Aires; nel 1989 ha ricevuto la laurea honoris causa dall'Università di Buenos Aires; dal 1996 è professore onorario della Facoltà di architettura dell'Università di Buenos Aires. Fra i vari premi e riconoscimenti nazionali e internazionali si ricordano: nel 1977 il Gran Premio Itamarati con il gruppo Cayc alla Biennale di San Paolo del Brasile; nel 1987 il premio Trienal della Federazione Panamericana degli architetti; nel 1992 il Premio Conex de platino (arti visive-architettura) per il quinquennio 1982-86; nel 1994 il premio Vitruvio alla carriera e all'opera (per la Biblioteca Nazionale di Buenos Aires).

In mostra disegni originali e immagini fotografiche di alcune opere realizzate: Banca di Londra (1953-1966), Casa Capotesta (1983-85), Lungomare La Perla (1985), Casa Ghirardo (1991-94), Auditorium de La Paz (1993-96), Galleria de Arte Altera (1997), Collegio dei Notai (1998-99), Biblioteca Nazionale (1962 concorso, 1972-95 realizzazione), Centro Culturale e Design Center La Recoleta (1979 e 1990-93), Campus Università del Salvador (1998-2000), Casa Verde (1998-2000), oltre a pitture e progetti di concorso.
Mostra a cura del Dipartimento di Progettazione Architettonica, IUAV Venezia
Catalogo: Clorindo Testa. L'architettura animata, a cura di Armando Dal Fabbro, Venezia, DPA – Marsilio, 2003

Tavola rotonda con:
Guido Canella, Armando Dal Fabbro, Luciano Semerani
17 marzo 2004
aula CT 3 campus Bovisa
ore 15.15

Inaugurazione
17 marzo 2004
ore 17,00

orario di visita: lunedì-venerdì ore 9.00-19.00

Ufficio stampa
Alberta Bergomi
tel. 02 2399 7146 (pom.)

Aula mostre Campus Bovisa
Facoltà di Architettura Civile del Politecnico di Milano
via Durando 10 – 20158 Milano

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