Sì, ci sarà ancora. Frontiere, che ormai è non soltanto un festival assolutamente unico ma il luogo d’incontro della nuova progettazione. Frontiere, dove ci sono più mondi, più visioni, più cuore, più carattere, più energie di creazione. Frontiere, la grande onda dell’evoluzione. Frontiere sarà nel cuore di Milano, ancora alla Posteria di via Sacchi 5/7 per tre giorni, dal 21 al 23 settembre. Con il suo ormai classico mix di conferenze, concerti, video, performances, installazioni. Con il suo matrimonio fra ricerca cult ed energia pop.
Sì, ci sarà ancora. Frontiere, che ormai è non soltanto un festival
assolutamente unico ma il luogo d’incontro della nuova progettazione.
Frontiere, dove ci sono più mondi, più visioni, più cuore, più carattere,
più energie di creazione. Frontiere, la grande onda dell’evoluzione.
Frontiere sarà nel cuore di Milano, ancora alla Posteria di via Sacchi 5/7
per tre giorni, dal 21 al 23 settembre. Con il suo ormai classico mix di
conferenze, concerti, video, performances, installazioni. Con il suo
matrimonio fra ricerca cult ed energia pop.
Questa non sarà semplicemente la terza edizione di Frontiere: sarà qualcosa
di molto più avanzato e ambizioso. In particolare, Frontiere-3 ruoterÃ
intorno al tema della sfida: ovvero, non abbiamo paura del mondo globale e
della nuova comunicazione perché abbiamo il potere di mettere al mondo non
resistenze e lamentazioni ma soluzioni filosofiche, scientifiche,
comunicative, vitali. Perfettamente naturale, allora, che a promuovere
Frontiere-3 sia Omnitel, che ha per slogan 'persone in grado di cambiare il
mondo' e che propone una tecnologia fondata sulle relazioni umane. Con Franco
Bolelli, che dirige il progetto, e Claudia Franco che lo coordina, ci
saranno Andrea Zingoni a curare scenari e video, la gioiosa saggezza di Tom
Robbins con il suo nuovo romanzo, le visioni letterarie di Asia Argento e
Morgan, il guru della frontiera elettronica John Perry Barlow, i mondi
poetici e sonori dei La Crus, e poi un mucchio di altre splendide cose
(Francesco Morace e il suo Future Concept Lab, Federico Buffa, Sergio
Altieri&Franco Berardi, Arianna Dagnino, Raffaele Serra, Dino Meo, le Allun,
Steve Piccolo&Luca Gemma &Gak Sato, Elisabetta Sgarbi con un video di Enrico
Ghezzi), con grande spazio per giovani talenti (Ciaja Rocchi, Daniele
Bolelli). Tutto questo a Frontiere, il mondo visto e vissuto dalla parte
della ricchezza creativa e vitale.
JOHN PERRY BARLOW a FRONTIERE
Attenzione, perché a Frontiere arriva uno dei personaggi più carismatici e
influenti del nuovo universo comunicativo. Di John Perry Barlow si è parlato
soprattutto per la sua grande amicizia con John Kennedy jr.. Ma Barlow è
oggi il vero, grande guru della rete e dei mondi che da essa sono sorti. Da
quando (una decina di anni fa) ha dato vita alla Electronic Frontier
Foundation, Barlow è il principale esponente di quel movimento che si batte
per la assoluta libertà di comunicazione. Nei suoi testi per Wired, nelle
sue conferenze in giro per il mondo, nei suoi appelli affidati naturalmente
al web (leggendaria è la sua Dichiarazione d'Indipendenza del Cyberspazio,
su http://www.eff.org ), Barlow mette l'accento non tanto sulla novità dei
mezzi tecnologici quanto innanzitutto sulle immense possibilità di sviluppo
della conoscenza e della percezione umana che i nuovi mezzi tecnologici
possono innescare. Non a caso Barlow dichiara che "in rete vince chi ha
coraggio" e che "la mia missione nel cyberspazio quella di dare un volto
umano al capitalismo info-tecnologico". John Perry Barlow rappresenta
davvero il prototipo del nuovo pioniere. Tanto più che arriva da una grande
famiglia di autentici pionieri della frontiera americana ed è cresciuto come
cowboy nel suo ranch in Wyoming. E che è stato esploratore degli universi
psichedelici come paroliere con i Grateful Dead (sono sue Estimated Prophet,
Looks Like Rain, Cassidy).
TOM ROBBINS a FRONTIERE
Può la saggezza essere gioiosa? Si può sposare una profonda ricerca
stilistica e letteraria con un'energia comunicativa e pop? E' possibile
scrivere trame appassionanti e -nelle stesse pagine- saggi filosofici
visionari? Sì, Tom Robbins ci ha dimostrato che tutto questo è possibile.
Metà gentiluomo del sud (è nato in North Carolina) e metà folletto dei
boschi (abita a La Conner, minuscolo villaggio a nord di Seattle), Tom
Robbins è scrittore di culto da quasi trent'anni. Negli States è l'autore
più letto nei colleges, e anche in Italia la sua fama è cresciuta
recentemente con la pubblicazione di tutti i suoi romanzi (Uno Zoo Lungo la
Strada; Cowgirls, il Nuovo Sesso; Natura Morta con Picchio; Coscine di
Pollo; Beati come Rane). A Frontiere arriva a presentare il nuovissimo
Fierce Invalids Home from Hot Climates, storia di un personaggio
adrenalinico e ultravitale che è ribelle ma fa l'agente della Cia, è un mago
dei computer ma odia le tecnologie, è pacifista ma non esita a usare le
armi. Tom Robbins definisce la propria scrittura "un allucinogeno, un
afrodisiaco, un ascensore dell'umore ", predica le pazzie essenziali, ci
ammonisce che "ciò che limita le gente è la mancanza di carattere". Perfetto
per chi crede che la conoscenza più profonda possa essere avventurosa e
vitale come una storia d'amore.
GIOVEDì 21
*Si comincia alle 18.30 andando a rivedere gli highlights di Frontiere uno e
due: da Kevin Kelly a Sainkho Namtchylak fino all’ultima apparizione insieme
di Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni.
*Alle 21, Franco Bolelli lancia la sfida: non abbiamo paura del nuovo mondo
globale perché abbiamo più mondi, più visioni, più cuore, più carattere, più
energie di creazione. Questa è Frontiere, dalla parte della ricchezza
vitale.
*Poi Arianna Dagnino (autrice dei Nuovi Nomadi e di Uoma) ci guida nelle
zone più avanzate del mutamento, andando a mettere le mani nell’inquietante,
appassionante intreccio fra biologico e tecnologico.
*Ecco John Perry Barlow, il vero prototipo della Frontiera. La Frontiera
Elettronica di cui è la voce più autorevole. La frontiera psichedelica
esplorata con i Grateful Dead. La frontiera fisica vissuta come vero e
proprio cowboy. Viene a raccontarci perché 'in rete vince chi ha più
coraggio'.
*Massimalista come i veri (rari) poeti, Cataldo Dino Meo porta in scena un
tonante reading intitolato Splendidum Vitium (con le percussioni di Bruno
Dorella, le musiche di Raffaele Serra, i video di Antonio Meo e Monica
Artifoni).
*Dopo, Elisabetta Sgarbi: che è ben nota come editor ma che qui si presenta
come regista con alcune delle sue opere video (introdotte da Enrico Ghezzi,
realizzate con Paolo Mosca, e con le presenze di Hanif Kureishi, Franco
Battiato, La Sintesi e la voce di Carmelo Bene).
*Chiudiamo con il lussureggiante mix di suoni, linguaggi, culture messo in
musica da Steve Piccolo, Luca Gemma, Gak Sato (con i video di Armin Linke).
Fare una cosa pericolosa con stile, questa è la loro splendida poetica.
VENERDI’ 22
*Abbiamo qui John Perry Barlow e non ci vediamo i Grateful Dead?! Così, alle
18.30, proiettiamo cose poco o mai viste (e in particolare quelle più
sperimentali) della band più mitologica del rock.
*Dopo le 21, vanno in scena le irriverenti Allun, ovvero il matrimonio fra
futurismo e punk, avanguardie e new wave. Un concerto per smentire chi dice
che tutto è già stato visto e detto.
*Se abbiamo bisogno di fare luce sugli scenari del mutamento, c’è Francesco
Morace, che sta veramente reinventando la sociologia. Presenta il suo nuovo
preVisioni e preSentimenti (stili di pensiero per un futuro già presente).
*Arriva poi uno dei giovani talenti di Frontiere: Daniele Bolelli (autore
del cult-book La Tenera Arte del Guerriero) viene a proporre un’anteprima
del prossimo Nietzsche Era un Surfer, saggio di filosofia marziale.
*Eccolo, finalmente: Tom Robbins, con la sua gioiosa saggezza e la sua
scrittura che sposa filosofia creativa, storie appassionanti e sfrenata
energia vitale. E’ qui a presentare il suo nuovo romanzo (Fierce Invalids
Home From Hot Climates) e a ricordarci che 'non è mai troppo tardi per
farsi un’infanzia felice'.
*Tocca infine ad Asia Argento e Morgan (Bluvertigo), davvero una coppia al
di là di tutti i confini: ricerca avanzata e decadenza, cult e pop,
reinvenzione del passato e nuovi linguaggi. A Frontiere mettono in scena
un’interpretazione visionaria di grandi testi classici (da Dante a Goethe).
SABATO 23
*No, non è affatto un ritorno al passato, ancora oggi non c’è niente di più
avanzato. Ecco perché non possiamo fare a meno di un omaggio a Jimi Hendrix,
con il nuovo cofanetto di inediti, video, e tante cose a sorpresa.
*Alle 21, è il momento di una delle rarissime apparizioni live di Raffaele
Serra, storico pioniere dell’elettronica e vero sciamano della ricerca
sonora (accompagnato da Andrea Marutti e Atto).
*Impossibile poi perdersi Sergio Altieri (romanziere bigger than life) e
Franco Berardi (filosofo visionario), ovvero i 'capitani coraggiosi
dell’apocalisse'. Teorici supremi dell’ 'è la fine del mondo ed è
dannatamente divertente'.
*Tocca poi a Federico Buffa (autore di Black Jesus) e a Gloria Mattioni
(autrice di Wild Women), massime autorità in fatto di culture creative
americane. Eccoli con uno storytelling dedicato ai grandi guerrieri
americani, da Shaq a Xena e oltre.
*Entriamo nel mondo dei La Crus, dove si può essere semplicissimi e insieme
profondi, si può cantare di sentimenti con animo da ricercatori. Su questa
poetica è modellato Mentre Le Ombre Si Allungano, un’ora di musiche (e
video) che mirano dritte al cuore.
*Abbiamo vinto questa sfida? Quali altre, grandi sfide abbiamo la
possibilità e la responsabilità di affrontare? Prova a rispondere Franco
Bolelli, per il ballo finale di Frontiere-tre.
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*I video che abbracciano e affascinano chi arriva a Frontiere sono di Andrea
Zingoni, certamente l’inventore multimedia più avanzato e più pop. La sua
nuova opera si chiama Commercial Album
*Giovanissima creativa a tutto campo, Ciaja Rocchi mette in scena la sua
nuova installazione (Il Mattino dei Giganti) fatta di quadri, proiezioni,
scrittura, atmosfere.
CHI C’E’ A FRONTIERE
* Franco Bolelli, scrittore e progettista di Frontiere. Che tiene il palco
nei tre giorni del festival e mette a fuoco la filosofia, il carattere, il
dna delle nuove frontiere e della grande sfida che stiamo vivendo.
* Andrea Zingoni, certamente l’inventore multimedia più avanzato e più pop. Sono suoi gli scenari e i video che abbracciano e affascinano chi entra
a Frontiere. Immagini e atmosfere tutte nuove, per Frontiere-3,
con il video Commercial Album.
* Tom Robbins con la sua gioiosa saggezza e con la sua scrittura che sposa
filosofia creativa, trame appassionanti e sfrenata energia vitale. Viene a
presentare il suo nuovo romanzo, Fierce Invalids Home From Hot Climates.
* Asia Argento e Morgan (Bluvertigo) sono davvero una coppia al di là di
tutti i confini: ricerca avanzata e decadenza, cult e pop, reinvenzione del
passato e nuovi linguaggi. A Frontiere mettono in scena un’interpretazione
visionaria di grandi testi classici.
* John Perry Barlow, il vero prototipo della frontiera. La Frontiera
Elettronica di cui è la voce più autorevole al mondo. La frontiera
psichedelica che ha esplorato come autore con i Grateful Dead. La frontiera
geografica vissuta nel suo ranch nel Wyoming.
* La Crus, ovvero si può essere semplicissimi eppure profondi, cantare di
sentimenti con spirito da ricercatori. Su questa poetica è modellato Mentre
le Ombre si Allungano, il concerto-video-show che presentano a Frontiere.
* Ciaja Rocchi, la grande promessa di Frontiere. 23 anni, artista visiva,
metterà in scena una nuova installazione (Il Mattino dei Giganti) fatta di
quadri, video, scrittura, atmosfere.
* Francesco Morace, che con il suo Future Concept Lab sta facendo luce sugli
scenari del mutamento. A Frontiere-3 presenta in anteprima il suo nuovo
libro preVisioni e preSentimenti (stili di pensiero per un futuro giÃ
presente).
* Daniele Bolelli, giovane autore di culto con La Tenera Arte del Guerriero,
verrà a proporre un’anteprima del suo prossimo libro 'Nietzsche era un
surfer', saggio di filosofia marziale.
* Sergio Altieri, romanziere 'bigger than life', e Franco Berardi, filosofo
visionario, ovvero 'i blues brothers dell’apocalisse'. Il nuovo mondo visto
dalla parte della catastrofe ma anche del coraggio.
* Arianna Dagnino, che ancora una volta si muove nelle zone più avanzate e
nevralgiche con il suo nuovo Uoma, che esplora l’intreccio fra biologia e
tecnologia.
* Raffaele Serra, pioniere dell’elettronica e vero sciamano della ricerca
sonora, in una delle sue rarissime apparizioni live.
* Federico Buffa, autore del cult-book Black Jesus, viene a raccontare
sfide&guerrieri dell’America più creativa e irriverente.
* Dino Meo, autore di Viventi Inimitabili: ovvero quando la poesia diventa
mitologia e il reading diventa musica e performance.
* Il matrimonio fra futurismo e punk, fra Cage e la new wave: a tanto
arrivano le ALLUN, quattro deliziose ragazzacce che in concerto sfoderano
frullatori, macchine da scrivere e così via.
* Fare una cosa pericolosa con stile: questa è la poetica del mix musicale e
poetico messo in scena da Steve Piccolo (ve lo ricordate con i Lounge
Lizards?), Luca Gemma (Rosso Maltese) e dal dj giapponese Gak Sato (con i
video di Armin Linke).
* E’ ben conosciuta come editor, ma Elisabetta Sgarbi è anche regista
sperimentale, e a Frontiere presenta i suoi video, accompagnata -sempre in
video- da Enrico Ghezzi.
* Non potevamo farne a meno, e non è affatto qualcosa che riguarda il
passato: un omaggio a Jimi Hendrix. Con l’anteprima del nuovo cofanetto di
quattro cd di inediti. E con video, reading, e cose a sorpresa. E poi
Claudia Franco, a coordinare il tutto; Gloria Mattioni, ministro degli
esteri.
Ingresso: 10.000 lire.
Per info: Posteria: 02 86460250
(contatti stampa: claudia franco 0347 0610137)