Azibul presenta due lavori di Toni Nicolini del 1966 che raccontano l'ambiente e la moda degli anni '60 a cui fanno da sfondo il sofisticato mondo del nascente design made in Italy - raffinato esempio del boom - e la musica italiana, in una delle sue epoche migliori, dove la cultura dei cantautori convive con il 'ribellismo' del beat di casa nostra.
Azibul presenta due lavori di Toni Nicolini del 1966 che raccontano l'ambiente e
la moda degli anni '60 a cui fanno da sfondo il sofisticato mondo del nascente
design made in Italy - raffinato esempio del boom - e la musica italiana, in una
delle sue epoche migliori, dove la cultura dei cantautori convive con il
"ribellismo" del beat di casa nostra.
La mostra è anche occasione per la presentazione del primo numero della collana
di carnet fotografici gli "Archivi di Azibul" che sono la traccia di itinerari
privilegiati nelle oltre 10.000 immagini dell'archivio virtuale
Azibul-traversate fotografiche. In questa prima pubblicazione le immagini di
Toni Nicolini sono accompagnate da un testo di Giulia Borgese.
In mostra, circa 30 stampe fotografiche d'autore e un'ampia selezione di
immagini virtuali, visibili sugli schermi digitali dello spazio espositivo che
permettono una visione dialettica della sequenza dei due lavori esposti.
La forma espositiva del brillante "pezzo di costume" di Giulia Borgese fa eco
alla forma espressiva del "reportage mondano" delle fotografie, raccontando la
medesima storia dove immagini e testo entrano in un reciproco scambio poetico al
quale partecipa la funzione "valorizzante" della memoria: '. Due balli. Due
Italie vicine e diverse che il fotografo ha colto con sorridente ironia. In
queste immagini che sono adesso un documento storico'.
31 gennaio 1966, ballo al Centro Fly. ' Il Corriere della Sera annuncia con una
breve di cronaca un gran ballo: presentatore Nunzio Filogamo, orchestra di
Giorgio Gaber. Ma dov'è la festa? (.). Siamo a Milano, a due passi dalla Scala,
dalla Rinascente e dalla libreria Hoepli e la padrona di casa che ha curato con
grande attenzione ogni particolare dell'arredo e forse anche il buffet e la
lista degli invitati, è un architetto famoso, allora, soprattutto per le sue
lampade, Gae Aulenti. E gli invitati - sia i maschi che le femmine - sono
scrittori e designer, editori e stilisti, architetti naturalmente e giornalisti,
registi e giovani industriali, critici, artisti e grafici. (.). E in
quell'inizio 1966, come ben si nota dalle fotografie di Toni Nicolini, l'ultimo
grido è lo stile "optical", fatto di strisce bianche e nere che formano
scacchiere, onde, greche, intrecciandosi in intriganti giochi geometrici. E
anche le pareti sono in stile "op art". Quando invece non sono candide per
contrastare con i colorati mobili-scultura di Ettore Sottsass, o per assorbire
gli immensi divani all'americana, di pelle bianca, profondi quasi due metri. Di
specchio sono i soffitti, per riflettere la gente e gli oggetti, i musici e i
tavoli del banchetto, i balli e le teste cotonate delle belle milanesi di
quarant'anni fa'.
31 dicembre 1966, ballo di capodanno a Mortara. 'Non meno cotonate del resto,
sono le ragazze paffutelle del ballo di capodanno che quello stesso anno si
svolge al teatro comunale di Mortara. Qui suona un'orchestra di giovanissimi
scatenati, I Nomadi. E quella musica così nuova e impetuosa, crea un allegro
contrasto con il foyer fine Ottocento dai divanetti capitonné, le specchiere
barocchette dalle cornici dorate, i tendaggi di velluto, le colonnine che
separano i palchi' (dal testo di Giulia Borgese).
In quegli anni Toni Nicolini, oggi uno dei più importanti esponenti della
fotografia italiana, affiancava al lavoro professionale la passione per il
reportage e frequentava l'ambiente della cultura milanese, gli incontri e i
dibattiti attorno all'estetica e alla sociologia della comunicazione dove, con
il fervore tipico degli anni '60, si stendevano programmi e manifesti per
esposizioni e iniziative editoriali. Su segnalazione di un amico architetto,
decise di andare con la sua Nikon F all'inaugurazione del Fly e fu sempre un
amico, sociologo questa volta, a organizzare una piccola spedizione per
partecipare alla festa di capodanno in "provincia", a Mortara. Nicolini ricorda
con piacere la sua ricerca di immagini "spontanee" '. ero interessato a questo
genere di situazioni collettive, a occasioni di ritrovo, a quel particolare
genere di circostanze dove si manifestano in modo più evidente le classi di
appartenenza e dove c'è una maggiore disponibilità delle persone nei confronti
dell'immagine fotografica. In quei momenti era possibile delineare delle
"fisionomie di gruppo" .' (da una conversazione con Toni Nicolini).
Il servizio sull'inaugurazione del Centro Fly meritò una menzione speciale al
premio Niepce del 1966 e una piccola selezione di immagini fu pubblicata sulla
rivista "Ferrania" (n.10, ottobre 1966) con un testo di Giuseppe Turroni, noto
critico fotografico oggi scomparso. Le fotografie del capodanno di Mortara
invece sono del tutto inedite.
Immagine: Ballo di capodanno a Mortara, 31 dicembre 1966
Inaugurazione: martedì 23 marzo, ore 18.00
La mostra rimarrà aperta dal 24 marzo al 20 aprile 2004
dal lunedì al venerdì, dalle 16.00 alle 18.30
ingresso libero
Tel. 02 865159
Fax 02 45498778
Organizzazione e ufficio stampa a cura di Azibul
in collaborazione con design-italia.it
cornici e materiali espositivi The Archive - Shades International
rinfresco Kitchen art food
con il patrocinio di Federazione Industrie Musicali Italiane
Per informazioni e press release:
Laura Losito e Catalina Soler
Azibul
Corso Garibaldi 34
20121 Milano
tel +39 02 865159
fax +39 02 45498778