Arte Il Faro
Vigevano (PV)
via Cairoli , 4
366 2895689
WEB
Luise, Cavigliani, Iberti
dal 12/2/2015 al 26/2/2015

Segnalato da

Arte ilFaro




 
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12/2/2015

Luise, Cavigliani, Iberti

Arte Il Faro, Vigevano (PV)

Spazi interni, esterni e confini. Lo spazio dell'opera d'arte e' uno spazio in cui l'artista prova ad inserirvi un'anima: uno spazio oltre la dimensione combinatoria e compositiva degli elementi.


comunicato stampa

In occasione di M’illumino di meno, inaugurazione a lume di candela. Lo spazio dell’opera d’arte è uno spazio in cui l’artista prova ad inserirvi un’anima : uno spazio oltre alla dimensione combinatoria e compositiva degli elementi. Nel tentativo di dare un’anima a un concetto materiale, l’ esser umano prova a divenire spirito. Memorie, visioni e mutamenti.

Spazi rianimati dalla luce dell’arte. Luce che riforma, nello spirito di connessione, una via in una città, un luogo in una via, azioni per un’identità. Tre artisti in tre dimensioni della realtà: spazio interno, spazio esterno e confine. Luise promuove la visione interna, il sé nel suo processo di identificazione con il mondo, regole cosmiche, energia del sè, del se, l’energia di un’ipotesi, energia in sogno, legami catturano i diversi livelli di separazione tra ciò che si vede e ciò che si sente. Mappatura delle stratificazioni con cui l’essere umano riveste la propria interiorità. Sintesi teosofica di un’arte che diventa commemorazione della parte assente di noi.

Iberti raffigura spazi esterni e silenziosi in cui è presente l’opera umana, ma non l’essere umano, raffigura prendendo spunto da ciò che è al di fuori, e per raggiungere l’idea di altro da noi fa atterrare la visione in ciò che è la lontana terra d’America, macchine abbandonate, passato visto e che ancora si può sentire. Produzioni umane in cui l’essere ricompare solo dal momento in cui l’opera viene osservata. Opere che tengono compagnia a ciò che non è presente.

Cavigliani , tra il vedere e il sentire, sculture in creta, spazio e segno come un’isola che emerge dall’enigma delle forme, rappresentazione del rapporto tra spazio esterno e spazio interno, materia e organicità di un’atmosfera sorvegliata dal senso che ha il centro di gravità nel mito. sinuose rappresentazioni di una vita intravista tra le forme. Opere che rimandano alla vacanza su una terra immaginata, terra adoperata per ricominciare da qui.

Tre mostre al buio.
Quale luce illumina le opere? Quale luce illumina il senso artistico?
Via Cairoli illumina con l’arte. Arte come mezzo con cui evidenziare il mito del sogno vivente oltre il meccanicismo della quotidiana burocrazia euclidea dei bisogni; cartesiani spazi, in limitrofi sogni, rendono ampia la mappa delle possibilità, raffigurare in storia ciò che è presente. Essere presenti.
Portare candele.

Venerdì 13 febbraio 2015, ore 21.30

Arte Il Faro
Via Cairoli, 4, Vigevano
ingresso libero

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Gaetano Melilli
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