La citta' perduta. L'architetto tra tradizione e innovazione. Yung Ho Chang in conversazione con Marco Brizzi
Sono passati quasi quarant'anni da quando l'architetto olandese Rem Koolhas, nel suo volume Delirious New York, analizzava la 'cultura della congestione' di Manhattan, il cuore di New York, diventata, grazie al repentino e incontrollato incremento della popolazione, dell'informazione e delle tecnologie, il laboratorio privilegiato per lo stile di vita metropolitano. Che cosa succede oggi quando alle nuove generazioni di architetti viene data la possibilita' di realizzare i propri progetti, che riguardano ad esempio la riqualificazione di vaste aree, in tempi rapidissimi e con una manodopera a basso costo? Il vertiginoso sviluppo ha trasformato la Cina in uno di quei paesi dove viene data tale possibilita'. Percha' in alcuni casi si e' trattato di costruire con rapidita' intere citta'. Una simile opportunita' puo' portare con se' rischi e responsabilita' e pone questioni importanti. E' possibile costruire senza dimenticare le proprie radici, tradizioni? Quanto e' necessario cancellare le vestigia del passato per costruire le architetture del presente? Quali le previsioni per il futuro? Martedi' 17 febbraio ore 18.