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25/3/2004

Luca Gemma

Circolo Arci Sesto Senso, Bologna

LA TONICA DI RISONANZA

a cura di Lorenzo Giusti e Stefano Questioli

Una frequenza elettrica di risonanza unitaria: The Tuning of the World. A quasi trent'anni dall'uscita del noto saggio di Raymond Murray Schafer, Luca Gemma rivaluta le tesi dell'eclettico compositore e ricercatore canadese creando un intricato paesaggio sonoro, dedalo di porte realizzato con l'intento di comprovare l'ipotesi di una percezione sonora collettiva dell'uomo urbanizzato. Esiste una nota che ci accompagna, che siamo in grado di riprodurre spontaneamente? Siamo forse costretti in una tonica indotta? Indotta da cosa?

Porte risonanti è opera che definiremo 'empirico-drammatica'. I varchi sonori che saremo costretti ad attraversare ci proietteranno in una dimensione, ancora una volta per Gemma, 'sospesa e invasiva'. In un'esperienza conoscitiva totalizzante affronteremo il piano sonoro e visivo che costantemente ci attornia, prendendo coscienza della frequenza elettrica che è leit motiv della condizione sociale dell'uomo moderno. Aperte o chiuse, le porte di Gemma replicano il ciclo della nostra esistenza.
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'La tonica di risonanza'
di Luca Gemma

Now I will do nothing but listen [.....]
I hear all sounds running together, combined, fused or following,
Sounds of the city and sounds out of the city,
Sounds of the day and night

Walt Whitman, Song of Myself1.

Con La tonica di risonanza Gemma analizza gli effetti acustici dell'era elettronica. Scriveva Schafer: 'vi è troppa informazione acustica, cosicché soltanto una piccola parte di questa può essere percepita con chiarezza'. Oggi ovviamente questa informazione si è addirittura allargata, ingrandita, amplificata, come amplificati sono i rumori prodotti dai motorini elettrici allestiti da Gemma, a palesare quello che, nel ronzio generale del mondo, viene solitamente coperto, ma che è dominante per persistenza.

'Si è giunti ad un centro tonale internazionale solo con l'era elettronica: nei paesi in cui la corrente elettrica alternata è di 60 cicli, è proprio questo suono a rappresentare la frequenza di risonanza, dato che è possibile ascoltarlo (unitamente alla sue armoniche) ogni qualvolta è in funzione un qualsiasi aggeggio elettrico, dall'illuminazione e dagli amplificatori ai generatori. Se il do corrisponde a 256 cicli, questa frequenza di risonanza corrisponde a un si naturale. [...] In Europa la frequenza di risonanza della corrente elettrica a 50 cicli corrisponde, approssimativamente, a un sol diesis'.

Questa La Tonica di Risonanza. Come in Camera di Rianimazione, l'intervento artistico è forma di conoscenza e, in un certo senso, di divulgazione. Roberto Daolio ha parlato di 'forme di deprivazione sensoriale volte a scardinare certezze e abitudini'3. Il valore artistico è costituito dalle qualità progettuali e artigianali del lavoro e dalla capacità di Gemma di modulare i suoni prodotti dai motorini elettrici favorendo una dimensione transitoria, inusitata ed estraniante. Se l'amplificatore ha preso da tempo, a livello musicale, il posto dell'orchestra come arma decisiva per la conquista dello spazio acustico, quello di Gemma è un orchestra di ronzii, di basse frequenze, signore indiscusse del paesaggio sonoro elettroacustico.
Risale al 1913 l'orchestra intonarumori inventata da Luigi Russolo, fatta di strani marchingegni, per introdurre l'uomo moderno al potenziale musicale del nuovo mondo. Quei tempi sembrano lontani anni luce. Ciò che muoveva Russolo era il sentimento per la macchina, lo stesso declamato da Ezra Pound o Marinetti. Il lavoro di Gemma è permeato, mi sembra, da un'angoscia tutta contemporanea resa visivamente dal labirintico schieramento di porte, porte che tuttavia sono anche un invito a varcare le condizioni in cui siamo costretti e in cui figurativamente è costretta l'intera comunità acustica degli urbanizzati.
L'opera di Gemma è un modo per riflettere sul concetto di rumore. Secondo le teorie di Schafer la maggior parte dei rumori del mondo è di natura tecnologica e una crisi energetica, il fallimento della tecnologia, li eliminerebbe. Ricordiamo l'imbarazzo, il senso di inettitudine e di vuoto provato dai newyorkesi nel giorno del grande blackout energetico di questa estate. Immaginiamo. Via tutte le luci e di colpo un gran silenzio; neon, frigoriferi, condizionatori, computer, radio, telefoni, televisioni... tutto spento. All'inizio un silenzio quasi assordante, poi alcune voci, i passi del vicino, le macchine per strada. John Cage aveva concluso che il silenzio non esiste, 'C'è sempre qualcosa che produce un suono'. 'Quando si ignora che esiste un tempo per la produzione di suoni e un tempo per il silenzio, il paesaggio sonoro scade nella cacofonia e si consuma'. Dunque La tonica di risonanza è una riflessione sul rumore, ma soprattutto sul silenzio. Gemma racconta la disumanizzazione del tessuto metropolitano, già denunciato peraltro con il video Attratto – percorso videosorvegliato, presentato alla mostra Carthusia 2003 (in quel caso l'esperienza estraniante ci introduceva in un traffico avvolgente e totalizzante).
Il lavoro di Gemma è in un certo senso la ricerca in assenza di una traccia di silenzio.
Lorenzo Giusti

inaugurazione: venerdì 26 marzo 2004, ore 19.00

orario: lun-ven 12-23, sab 18-23

fino al 14 aprile 2004

SESTO-SENSO via Petroni 9/c Bologna - tel: 051223476

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