Da una certa distanza B 69. Fotografie. "Il mondo esterno, al di la' della macchina e del finestrino del treno, e' in fondo, una selva di segni provvisori e mutevoli in cerca di significato"
“Da una certa distanza”,
dietro al finestrino di un treno in movimento, Tancredi Mangano
guarda il mondo, mette al centro del suo lavoro una fede
percettiva che fa
del pensiero il
centro rivelatore.
La velocità diventa elemento della percezione e l’apparente visione marginale, dirompendo nel
pensiero,
definisce
una dimensione di visibilità, un’orizzonte di esperienze sullo sfondo di un
mondo
in cui ogni trascendenza
è possibile.
Nel movimento le cose percepite hanno uno
spostamento apparente: le più vicine si muovono veloci, quelle lontane, quasi immobili,
trasmettono un senso di monumentalità
e il tutto alimenta una presa di
coscienza
che genera
inedite
significanze.
“E’ questo dunque un viaggio, ma un viaggio che si svolge non solo nel
paesaggio ma anche e sopratutto nel pensiero, nella profondità e nel mistero della percezione
fotografica, in quell’inco
nscio che Walter Benjamin definì
ottico e
Franco Vaccari tecno
logico.
Il mondo esterno, al di
là della macchina e del finestrino del treno, è in fondo, una selva di
segni provvisori e mutevoli in cerca di significato”
scrive R. Valtorta, di questo lavoro, sulla
rivista Inventario.
Già esposto a T
orino alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
il Blocco B69 viene ora presentato a Milano con l’integrazione di alcune immagini in formato...
Inaugurazione con l’autore 26 febbraio 2015 h 18,30
The lone T
via Senato 24, 20121 Milano
Lun - Ven h 10,00-13,00 / 14,30-18,30