Festival di arti e cultura su Amore e Potere con percorsi legati alla visivita' intesa come canale di comunicazione, al corpo come strumento relazionale, alle parole e al suono.
La relazione fra Amore e Potere come punto di vista privilegiato della nostra contemporaneità. È questa l'idea nata dall'incontro e dalla collaborazione fra Umberto Baccolo e Rossella Iorio. È questa la sfida che gli ideatori dell'evento Cuore di latta hanno lanciato agli artisti ed agli intellettuali, che ne hanno quindi permesso la concretizzazione. Il Festival che prevede differenti percorsi legati alla visività come canale di comunicazione e al corpo come strumento relazionale (mostra collettiva, video, performance, workshop teatrale) alle parole (dibattiti e poesie), al/ai suoni (workshop di djing, concerti live, produzioni elettroniche) invita chi deciderà di attraversare i luoghi e le giornate del Festival a procedere ad una biopsia microscopica della relazione Amore/Potere, delle sue espressioni, delle sue derive, delle sue possibili linee di fuga, consapevoli che l'invenzione di eterotopie (creazione di spazi mentali e concreti assolutamente altri) potrebbe rappresentare un piano di confronto diretto fra l'Amore come libertà e le pratiche tipiche del Potere.
La mostra collettiva si propone come percorso visivo e percettivo in cui il corpo dei visitatori possa immergersi, muoversi e riflettere catturato dagli input proposti dagli artisti, pensieri-immagini su Amore, Potere, Potenza. L'esperienza visiva parla del continuo gioco dei limiti come condizione sociale e personale, del ruolo attivo dell'essere umano nella possibilità di creazione di vie di fuga che talvolta si realizza attraverso la possibilità di dire no (Michela Tobiolo). Parla di spazi stranianti che diventano specchio o addirittura simbolo di un Sempre Presente senza progettualità vitale (Flavio Sciolè). Anche questo, un gioco sul filo del rasoio, capace di rovesciare la sua prospettiva nello stesso istante in cui lo si coglie. Eterno presente o continuo sfuggire della propria identità? (ZoodiNebbia). Esiste tuttavia la possibilità di guardarsi come volontario prigioniero delle proprie sicurezze e convenzioni, provare l'esperienza di essere sia dentro che fuori, come se si osservasse il mondo da finestre senza maniglie ed una porta che si apre sull'ignoto (Giorgia Casadei). Consapevolezza personale quindi, come unica possibilità per poter progettare il cambiamento, un'analisi senza esclusione di colpi che non permette più di individuare un'alterità assoluta e negativa: il ruolo della vittima e del carnefice non è più definibile, è parte integrante dei meccanismi capillari del potere che inevitabilmente ciascuno di noi ha appreso (AkaB). Sono gli eccessi e le illuminazioni subitanee che permettono l'incipit di una comprensione. E' l'accettazione dell'essere ibrido o per dirla con Deleuze, del divenire-animale che permette di restare in agguato per rispondere a stimoli ed emettere segni (Darkam, Nicola Alessandrini). E' la deterritorializione della visione che ne permette la ricerca verso nuove prospettive (VVVB). E' un concetto che richiede l'intuizione di corpi pensanti per potersi concretizzare (HW_jr), che ci spinge fuori con forza, dal dentro del pensiero-immagine legandosi direttamente al fuori tracciando la prima linea di una possibile mappa, di una possibile cartografia del presente.
Ed altre linee sembrano comporsi nel viaggio in tre fasi di Jan Soldat, Flavio Sciolè e Umberto Baccolo secondo cui Amore e Potere sono declinati rispettivamente come espressione e negazione del Sè: forza motrice di idee e propulsione creativa; conformismo, sottomissione al controllo e paura di esprimere sentimenti, sessualità.
Il percorso artistico e visivo dei tre video-artisti attraversa le fasi di Declino, delle imposizioni social-normative, delle parole e del loro significato, delle regole (del cinema), delle paure; la loro Morte e necessità di sottoporsi ad un potere altro che si fa libera scelta e potenza che rinasce al Crepuscolo come ri-creazione di significanti, significati, idee.
Info: cuore.latta@gmail.com, https://www.facebook.com/Cuore.latta?fref=ts
Inaugurazione 12 febbraio ore 18
Spazio OZ
Via Stalingrado 59 – Bologna
ven e sab dalle 15
Giovedì e Venerdì ingresso gratuito. Sabato dalle ore 19:00 5 euro. Ingresso con tessera AICS