L'Ostatismo a colazione. La tecnica del frottage e' portata fino al bassorilievo su cui insiste con una matita o un raschietto, usando ora la carta, ora la tela, per dare "quella" forma.
Lo studio d'Arte MeS3 di Livorno, in collaborazione con il Comune di Camaiore (LU), Inaugura sabato 4 aprile alle ore 17.00, la personale del maestro Paride Bianco "L'Ostatismo a colazione".
"L'Ostativo a colazione" è la ricerca ultra tentennale di Paride Bianco, che a partire dal frottage di Max Ernst approda allo studio del calco come unica possibilità per l'artista di essere nel vero. Invenzione e pensiero diventano progetto e processo, dove tutto è voluto e nulla è lasciato al caso.
Dopo le prime esperienze che lo porteranno a riflettere e rivedere l’impostazione scolastica del concetto di luce, si immerge completamente nel colore. Ristudia i metodi per fabbricare i colori, mesticare le tele, usare le colle vegetali come la resina di pino o la lacca sciolta in alcool. Inizia a studiare i grandi filosofi, da Chomsky a Ulmann, da Benjamin a Popper, ma è di Benveniste per il quale “la realtà di un oggetto non è separabile dal metodo impiegato a definirlo” la porta che apre alla stagione dell’Ostatismo (termine che già ho avuto modo di codificare nel 1986), imperniata sulla verifica della possibilità di usare il calco come unica certezza e fattibilità di essere nel vero.
Se Max Ernst suppone per buono “… qualsiasi mezzo … come il rilevamento dell’immagine … del frottage, dedotto dal gioco infantile, consistente nello strofinare una matita su una carta … su una superficie ruvida o con lieve risalti …”, in Paride il frottage diventa un procedimento calcolato e pensato dal quale ricava forme concluse (ritratti o paesaggi), o forme aperte più vicine ad un astrattismo di tipo espressionista e cromatico.
La tecnica del frottage è portata alla compiutezza stilistica: l’ostatismo. Il bassorilievo su cui indaga con una matita o un raschietto, usando ora la carta, ora la tela, deve essere progettato per dare “quella” forma e non altre. Il calco restituisce in tutto l’immagine voluta e pensata e diventa una struttura sublimata, perché separa l’abilità del fare dal vigore dell’ispirazione.
Nei lavori “astratti”, infatti, tutto il frottage viene riscattato da un’operazione stilistica segnata dal piacevole, dal bello. Tutto ciò però, in conformità con l’esperienza di un vero che ogni artista è in dovere di praticare come palestra, per metabolizzare forme e contenuti. La palestra diventa allora un serbatoio di accenti contenutistici da dove “trarre fuori”.
Così, parafrasando Kant, occorre guardare l’opera astratta di Paride non dal libero “gioco tra sensibilità e intelletto, ma dal libero conflitto tra sensibilità e ragione”, in forza di una emozione costitutiva della natura umana.
Da allora è sempre stato il segno iconico a decidere i momenti significativi della sua ricerca e a farlo propendere per una composizione a dominanza coloristica o segnica, talora equipresenti in tele o carte su tavola di alto spessore artistico e lirico, oggi universalmente riconosciuti
Catalogo a cura di Vania Partilora
Progetto grafico di Gianni Cartei
Inaugurazione sabato 4 aprile 2015 alle ore 17
Galleria Europa
Lungomare Europa, 41 Lido di Camaiore (LU)
Orari di apertura: lunedì - venerdì 10,30/12,30 – 16,00/20,00 sabato domenica 10,30/12,30 – 16,00/22,00
Ingresso gratuito