Terre e promesse. Il tema di fondo della mostra riguarda le tre culture monoteiste, Cristianesimo, Islam, Ebraismo, piu' che mai oggi ambito di dibattito serrato legato alla sfera religiosa, geopolitica ed economica.
Dal 24 Aprile al 10 Maggio si terrà allo Spazio Natta di Como la mostra personale di Elisabetta Necchio dal titolo Terre e Promesse. L’evento di inaugurazione sarà il giorno 2 Maggio alle ore 17,30 con una tavola rotonda sulle tematiche in mostra e interventi della curatrice Vittoria Coen, del rappresentante dell'associazione ProTerraSancta, del mastro cartaio Sandro Tiberi, dell’artista Elisabetta Necchio e dell'assessore Luigi Cavadini.
In mostra sono esposti quindici lavori di piccole, medie e grandi dimensioni, frutto di un impegno durato circa due anni in cui l’artista affronta un tema a lei caro da tempo, ma che oggi vede la luce attraverso un percorso di grande maturazione.
Il tema di fondo riguarda le tre culture monoteiste, Cristianesimo, Islam, Ebraismo, più che mai oggi ambito di dibattito serrato non solo legato alla sfera puramente religiosa, ma anche a quella geopolitica ed economica, che si riflette anche nel nostro pensare e agire quotidiano.
Da temi che riguardano la cultura e la vita dei popoli Elisabetta Necchio ha tratto spunto per una riflessione personale ed internamente maturata. Nove parole chiave dominano il percorso della mostra: RAGIONE, PADRE, MALE, TEMPIO, ALBERO DELLA VITA, LIBRO, PROMESSA, UOMO, TERRA.
L’artista ha interpretato ciascun tema studiandone la storia, l’origine, il significato attraverso la creazione di vere composizioni articolate e complesse di forte impatto estetico e con il materiale, il medium, che preferisce da sempre: la carta. E lo ha fatto con la consueta attenzione al particolare e all’effetto quasi tridimensionale dei suoi interventi.
Per fare qualche esempio: la ragione, Necchio analizza i discorsi di Papa Benedetto XVI in cui questa parola viene citata come punto d’incontro tra il cuore di uomini appartenenti a fedi diverse. In ambito ebraico, Necchio ha lavorato sul tema del nodo di Salomone, un simbolo antico, segno dell'unione tra l'uomo e la sfera del divino. Ancora oggi si dice che non vi fu uomo più sapiente di Salomone, lui stesso domandò a Dio il dono della Sapienza per guidare il suo popolo. La sapienza è, dunque, capace di interpretare i segni della creazione e utilizzarli, proseguendo l'atto iniziale creativo di Dio, con lucidità e discernimento.
Sono inoltre riproposte le tappe della lavorazione della carta fatta a mano: con la collaborazione del mastro cartaio Tiberi è predisposto uno spazio interattivo che consente di fare esperienza diretta della creazione e lavorazione della materia.
Inaugurazione 2 Maggio alle ore 17,30 con una tavola rotonda
Spazio Natta
via Natta, 18 Como
ven, sab, dom 16-19
ingresso libero