Apres. Nell'opera di Fassina e' il gesto impulsivo e prelogico a dominare e a liberare la materia pittorica donandogli una leggerezza ultraterrena.
Aprés, dal francese, dopo. Che sia usato come avverbio, preposizione, sostantivo, il termine dopo è sempre riferito ad una posteriorità spazio-temporale. Sembra allora bizzarro che l’artista Alessandra Fassina scelga di intitolare così la sua mostra di esordio. Nonostante il suo nome non sia noto al pubblico, le vicende artistiche di Alessandra iniziano oltre dieci anni fa. Il prima, dunque è rappresentato da quegli anni di ricerca intima e solitaria, custodita con gelosia. Il dopo inizia con questa mostra, per la quale Alessandra ha deciso di lavorare ad un nuovo gruppo di tele, sintomo che davvero si tratta di un momento di svolta.
Fassina presenterà presso lo Spazio Bianco una serie di tele imperniate sui soli bianco e nero, modulati in avvolgenti sfumature e gradazioni.
La sua pittura apparentemente figlia di uno storico Informale si carica di un attualissimo senso di nostalgica scepsi. Immergendosi nella visione delle sue tele, pennellata dopo pennellata si resta coinvolti in un turbinoso viaggio che aspira a trovare nel molteplice il germe atavico dell’essere, ma che come ogni interessante avventura non si sa dove porterà. Nell’opera di Fassina, infatti, è il gesto impulsivo e prelogico a dominare e a liberare la materia pittorica donandogli una leggerezza ultraterrena. E’ un gesto compiuto da una mano dibattuta tra il caso e la coscienza, piuttosto che l’inconscio, che necessita di compiere un à rebours mirato al recupero di un sentimento spontaneo dell’essere. Il bianco e nero, allora, vanno a incarnare la volontà di ricercare l’origine della vita, svincolandosi da ogni orpello e da qualsiasi simbolica sovrastruttura. L’esito di questa danza a tre - tra l’artista, il caso e la coscienza – sono fluide trasparenze e una brillante luminosità, un movimento ricco, ma non sincopato, piuttosto morbido e accogliente, totalmente e squisitamente femminile.
Inaugurazione 25 aprile ore 18
Galleria Spazio Bianco
via Palazzo, 45 Mestre
tutti i giorni 10-13 e 16-20
ingresso libero