Quadrato Magico. Lavori a quattro mani 1999 - 2002: alcuni schizzi e opere di grande formato, tra cui una scultura monumentale circondata da cibo destinato a essere mangiato dal pubblico.
Nell’estate del 1999 io e
Davide Nido
decidemmo di incontrarci
presso la
Villa Maund, nel Bregenzerwald, Austria. Allora
lavoravo alla mostra
contro corrente,
per la
Fondazione Morra
di
Napoli. La mia idea ruotava intorno alla figura del
principe di
San
Severo
Raimondo di Sangro
, vissuto nel XVIII secolo a Napoli.
La sua figura intrigava sia me che Davide Nido a tal punto che
tra il 1999 e il 2000, eseguimmo dei lavori a quattro mani
,
oltre ad alcuni schizzi e numerose idee, producemmo tre
opere di grande
formato.
Del 1999 è il quadro
Fontana di Sansevero
,
del 2000 il
Quadrato Magico
del Sator, del 2002 la scultura
Cristo Velato.
Nelle mostre
contro corrente
(2000) e
The Hell Fire Touring Club
(2002), sempre presso la Fondazione Morra, insieme alle mie
opere esposi uno dei tre lavori fatti insieme a Davide Nido. In
contro corrente
presentai
La Fontana di San Severo
; mentre in
The Hell Fire Touring Club
, il
Cristo Velato
, una scultura
monumentale posta al centro di una stanza e circondata da cibo destina
to a essere mangiato dal pubblico, una vera e
propria performance culinaria.
I tre lavori non sono mai stati esposti insieme fino ad ora.
Nell’ottobre del 2014 Davide Nido è scomparso
prematuramente. Da allora sono entrato in contatto con la
sua cerchia di
amici, tra cui Valentina Mutti, Dany Vescovi,
Federico Guida e altri. E’ stata proprio
Valentina Mutti
, con la
sua idea di creare lo spazio
CUT
,
a permettermi di esporre
insieme le tre opere.
Milano
, oltre ad essere la città di Davide
Nido e il centro
della sua attività artistica, è stata per me
sempre una città in cui ho pensato di poter soddisfare i miei
bisogni intellettuali e culinari in compagnia dei miei amici.
Per questa mostra
nel mio archivio sono riuscito a trovare un
testo che descrive il nos
tro progetto avente il titolo “Quadrato Magico”. Lo riporto qui di seguito.
Paul Renner 2015.
QUADRATO MAGICO
Siamo annoiati dalle attuali tendenze artistiche, dalle
avanguardie, dall‘accademismo, dai predicatori di realtà,
perché sappiamo, che nulla è re
ale. Il cittadino, il borghese e
il proletario, l’artista, il collezionista e il curatore d’arte, tutti
vanno sgretolandosi e sono diventati uno sfondo vuoto e
intercambiabile. Le loro intenzioni e le loro conoscenze sono
facilmente prevedibili. Da questa
direzione noi non ci
aspettiamo più niente, poiché la percezione è talmente
corrotta, che un agire senza fine e illimitato apparentemente
non è più possibile.
Il nostro interesse si rivolge all’introspezione,
all’analisi di tali osservazioni e all’esperime
nto
: è
chiesto non il
“
cosa
”
,
bensì il
“
come
”
, e il come deve poter agire in modo autonomo, illimitato e
sovversivo.
Rendiamo omaggio ai metafisici, ribelli e solipsisti, agli oziosi
e ai dandy, ma soprattutto a una persona, il principe
Don
Raimondo di Sa
nsevero
e alla città del suo operare,
Napoli
,
corrotta, violenta, sensuale, brutale e piena di patos.
Don Raimondo, inventore, alchimista, mistico, ribelle, un
pioniere di paradisi artificiali e di eccelse intelligenze, era
un
dandy e un eccentrico di prima classe. È lo stesso se si tratta di un mantello fatto di pelle di pesce, di una barca azionata
da cavalli, di apparecchi anatomici o sistemi di
comunicazione grafici
-
questa è la materia che ci interessa.
La
Cappella di
San Severo
, da lui restaurata, è il luogo ideale dove
la percezione diventa esperimento tecnico. Nella
contemplazione della cappella ci viene in mente il salotto
progettato da
Jean
Floressas Des Esseintes
in
Controcorrente
, e
decidiamo, in referenza a ques
ti due luoghi, di creare una
camera di compressione.
La
Cappella di Sansevero
è una scultura totale, nella quale
tramite noi due lo spirito di Don Raimondo vive una
materializzazione permanente. Il nostro interesse si rifà alla
materia, alla morfologia e
alla sequenza degli oggetti, oltre
che al ris
ultato dell’azione sperimentale, s
i tratta di dotare
sul tavolo anatomico l’ombrello con pelle di pesce.
Cristo Velato, Fontana di Sansevero & Quadrato Magico (del Sator)
La corruzione dei sensi, la metafisica
& la materializzazione
Queste tre opere dovrebbero essere disposte una dietro
l‘altra su di una linea.
Al centro della stanza è montato il Cristo Velato, su di un
tavolo ultradimensionale, come una scultura da mangiare.
Sulla parte anteriore della stanza,
rivolto verso la testa del
Cristo velato, si trova il Quadrato Magico, e sul lato opposto
della stanza la Fontana di San Severo.
Il Cristo Velato costituisce il nucleo dell’installazione, la barca
che galleggia fatta di vesciche natatorie artificiali, col
le, resti
di stoffa, polistirolo e cibi. La scultura ha un tale peso da
galleggiare sotto la superficie dell’acqua, ottenendo così
l’effetto di far credere, se si sale sulla barca, di camminare
sull’acqua, La scultura termina a forma di scala sul piano
del
la tavola. Il resto della tavola è completamente traboccante
di generi alimentari, come se vi fosse preparato un banchetto
per centinaia di persone. I cibi sono così strani, da non
riconoscere se siano commestibili o no. Focacce di acetosa
che sembrano ste
rco di vacca, teste d’animali dorate, cibi
decadenti di ogni genere. Qui si corrompono i sensi. Alla fine
del tavolo è montato il quadro della Fontana di San Severo. Lì si versa la grappa.
L’Eau de vie
scorre come acqua artificiale dal quadro, creata da
D
avide, è distillata e trasformata in combustibile. In questo
luogo si stordiscono i sensi, e all‘altro lato della tavola, di
fronte alla testa del Cristo Velato, è posto il Quadrato Magico
Sator. È l’enigma, la distillazione inversa, dove da materia
astrat
ta si rivela, come una ricetta di cucina, una guida
d‘azione, dove i sensi corrotti e storditi vivono la
materializzazione.
Davide Nido/Paul Renner 2002
Inaugurazione della mostra venerdì 1 maggio 2015 ore 20.00
Bar, Food & Music, live DJ set dalle 22
CUT
via Gaetano Sbodio 30/6, 20134 Milano
tutti i giorni 18 - 24