Terzo Movimento in Scala di Nero. Gli artisti mettono in scena nello spazio espositivo un confronto-incontro incentrato sull'uso fotografico, installativo, performativo e musicale del concetto del Nero, vero e proprio denominatore comune tra le loro ricerche.
Traffic Gallery è felice di annunciare Terzo Movimento in Scala di Nero, doppia personale del duo CORPICRUDI e dell'artista MUSTAFA SABBAGH.
Al rientro dall'importante esperienza americana a Los Angeles di Corpicrudi e al rientro dalla Masterclass presso il MAXXI di Roma da parte di Mustafa Sabbagh, gli artisti metteranno in scena negli spazi di Traffic Gallery un confronto-incontro incentrato sull'uso fotografico, installativo, performativo e musicale del concetto del Nero, vero e proprio denominatore comune tra le ricerche degli artisti.
Si tratta di un viaggio simbolico tra passato e presente dove scultura, fotografia, musica e performance affrontano il perenne conflitto tra caducità e immortalità, sviluppando una dialettica ricca di citazioni, consce o inconsce, affrontate secondo i personali stili che caratterizzano la poetica e l'immaginario degli artisti.
CORPICRUDI | Sinfonia in Nero
L’installazione Sinfonia in Nero si basa concettualmente su due citazioni e ai relativi rimandi: la scultura neoclassica di Bertel Thorvaldsen nell’eternità concessa dalla giovane dea greca Hebe che serviva il nettare dell’immortalità agli dei dell’Olimpo (1815), e la performance pianistica del 1962 di Arturo Benedetti Michelangeli che propone l’opera del noto compositore Fryderyk Chopin, con particolare omaggio alla caducità espressa nella Marcia Funebre del 1839.
Le suggestioni musicali e visive si fondono negli scatti fotografici in piccole dimensioni realizzati in bianco e nero dove bianchi fiori, sebbene fotografati nel loro contesto naturale di vita, ricordano l’immaginario di una natura morta, suggestione ampliata dall’immagine capovolta proposta dagli artisti, a compiere un simbolico ribaltamento tra vita e morte.
Le note della Sinfonia in Nero abitano un luogo di rimandi visivi e sonori dove eternità e caducità si incontrano quasi a compenetrarsi l’una nell’altra. I confini si fanno labili, il tempo si contrae e dilata in un unico respiro. La stessa divinità simbolo di immortalità sembra iniziare a sfaldare i suoi contorni. Il progetto comprende anche una sezione live in collaborazione con il coreografo Matteo Levaggi intitolata Preludio per una Sinfonia in Nero, dove lo stesso Levaggi, Samantha Stella e Sergio Frazzingaro di Corpicrudi sono in scena, con debutti nel 2014 al Teatro Elfo Puccini di Milano insieme alla band noise-rock The Death of Anna Karina (con estratti inseriti nel nuovo film Sexxx del regista Davide Ferrario), e all'Ace Museum di Los Angeles insieme alla band post-punk Von Haze (in collaborazione con l'Istituto Italiano di Cultura e Concept Shows) in occasione della Los Angeles Fashion Week.
Il video di Corpicrudi con l'intera pièce performata al Teatro Elfo Puccini nell'aprile 2014 viene presentato in anteprima a Bergamo in occasione di Terzo movimento in scala di Nero.
MUSTAFA SABBAGH | Risen from the dead
Risen from the dead parla di morte tra passato e presente, parla di frammenti di vita bloccati in istanti dati - e come in toto la produzione dell’artista - parla e instaura automaticamente dialoghi nel tempo. Dialoghi espliciti e dialoghi accennati con i grandi pittori e scultori del Quattrocento, del Cinquecento, del Seicento, del Settecento, e dell’Ottocento.
Sabbagh che viaggia e lavora in tutte le grandi capitali del mondo, geograficamente parlando, viaggia senza sosta anche nel tempo facendo risorgere in noi l’intera educazione visiva e visuale presente nei molteplici immaginari collettivi delle varie culture del globo. Dario da Pordenone, Michelangelo Buonarroti, Lorenzo Lotto, Giovanni Battista Moroni, Giuseppe Sanmartino ed infiniti ancora appaiono talvolta evidenti e al più accennati nelle elaborazioni fotografiche di Sabbagh dove l’uomo, soggetto e oggetto, viene protetto e coperto dalla testa ai piedi con neri oggetti feticcio della quotidianità, oppure lasciato quasi del tutto nudo ed inerme al suo destino di sofferenza interiore e fisica.
La produzione fotografica di Risen from the dead in particolare punta al nero come metafora classicamente sensuale, e poi al bianco come momento chiarificatore e catartico; un nero contrastato, lucente, ammiccante, un nero che nasconde i corpi degli uomini ritratti creando una composizione sovrapposta e stratificata che modifica senza alterazioni di sostanza le figure e i profili umani; un bianco che avvolge e rimarca i confini tra ciò che misero perirà sotto la forza caduca del tempo e ciò che bloccato dall’istante atemporale dello scatto fotografico risorgerà per sempre negli occhi dello spettatore. Perché risorgere è un po’ come vivere in uno stato infinito di innamoramento alla vita, di innamoramento verso il prossimo, e di innamoramento verso la bellezza inanimata delle cose.
Inaugurazione 15 maggio ore 18
Traffic Gallery
via San Tomaso, 9 Bergamo
mar-sab 11-13 e 16-19
ingresso libero