Lucio Fontana
Giorgio Armani
Gianfranco Ferre'
Achille Castiglioni
Man Ray
Luigi Ghirri
Dorothea Lange
Gioì Ponti
Pier Luigi Nervi
Giuseppe Samona'
Armando Testa
Tullio Pericoli
Enrico Baj
Mario Ceroli
Luciano Fabro
Emilio Isgro'
Enzo Mari
Giulio Paolini
Michelangelo Pistoletto
Mario Schifano
Ettore Sottsass
Emilio Tadini
Mario SIroni
Fausto Melotti
Apre al pubblico l'archivio del Museo CSAC che raccoglie e conserva materiali originali della comunicazione visiva, della ricerca artistica e progettuale italiana a partire dai primi decenni del XX secolo.
Sabato 23 maggio aprirà al pubblico nell’Abbazia di Valserena, a
pochi chilometri da Parma, l’Archivio-Museo dello CSAC (Centro
Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università), che rac-
coglie e conserva materiali originali della comunicazione visiva, della
ricerca artistica e progettuale italiana a partire dai primi decenni del XX
secolo. Uno straordinario patrimonio di oltre 12 milioni di pezzi
suddivisi in cinque sezioni: Arte (oltre 1.700 dipinti, 300 sculture,
17.000 disegni), Fotografia (con oltre 300 fondi e più di 9 milioni di
immagini), Media (7.000 bozzetti di manifesti, 2.000 manifesti
cinematografici, 11.000 disegni di satira e fumetto e 3.000 disegni per
illustrazione), Progetto (1.500.000 disegni, 800 maquettes, 2000
oggetti e circa 70.000 pezzi tra figurini, disegni, schizzi, abiti e riviste
di Moda) e Spettacolo (100 film originali, 4.000 video-tape e numerosi
apparecchi cinematografici antichi).
Lo CSAC, fondato nel 1968 da Arturo Carlo Quintavalle e in seguito
diretto da Gloria Bianchino, dal 2007 ha sede nella Abbazia
cistercense di Valserena, tradizionalmente identificata come la
stendhaliana “Certosa di Parma”. Gli spazi dell’abbazia sono stati oggi
rinnovati attraverso un importante progetto architettonico promosso e
sostenuto dall’Università di Parma.
A partire dal 23 maggio, lo CSAC si propone però soprattutto come un
nuovo spazio multifunzionale, una macchina viva dove si integrano
un Archivio, un Museo e un Centro di Ricerca e Didattica, con una
partecipazione attiva da parte della comunità scientifica e del
circuito dei ricercatori, dei dottorandi e degli studenti.
Una formula unica in Italia, che mantiene e potenzia le attività sino ad
ora condotte di consulenza e di supporto all’istruzione univer-
sitaria con seminari, workshop e tirocini, di organizzazione di mostre
e pubblicazione dei rispettivi cataloghi (oltre 120 dal 1969 ad oggi), e
di prestito e supporto ad esposizioni in altri musei (tra quelli internazionali citiamo il MoMA di New York, il Centre Pompidou di
Parigi, il Tokyo Design Center e il Museo Nacional Centro de Arte
Reina Sofia di Madrid).
Il percorso espositivo del nuovo Archivio-Museo, attraverso gli spazi
della grande Chiesa cistercense, della Sala delle Colonne, della Sala
Ipogea e della Corte delle sculture, rappresenterà la complessità e la
ricchezza delle collezioni dell’archivio con oltre 600 opere in mostra.
Un’esposizione permanente in grado di rinnovarsi potenzialmente
all’infinito attingendo allo straordinario repertorio visivo dell’Ar-
chivio, i cui materiali saranno esposti a rotazione.
Le sedici sezioni della Chiesa saranno dedicate a temi che faranno
emergere la complessa natura di questo Archivio/Museo, attraverso le
interazioni trasversali delle sue collezioni: dall’Arte alla Moda, dal
Design alla Fotografia, dall’Architettura alla Pubblicità fino al
Disegno della satira, con opere e progetti, solo per citarne alcuni, di
Lucio Fontana, Giorgio Armani, Gianfranco Ferré, Achille e Pier
Giacomo Castiglioni, Nizzoli e Bellini per Olivetti, Man Ray, Luigi
Ghirri, Dorothea Lange, Giò Ponti, Pier Luigi Nervi, Giuseppe
Samonà, Armando Testa, Tullio Pericoli, Vincino.
Chiude questo percorso la mostra monografica dedicata alla cultura
figurativa e progettuale degli anni ’60 e ’70 con opere di artisti
entrate nelle collezioni dello CSAC sin dai primi anni di attività, come
quelle di Enrico Baj, Mario Ceroli, Luciano Fabro, Emilio Isgrò,
Enzo Mari, Giulio Paolini, Michelangelo Pistoletto, Mario
Schifano, Ettore Sottsass, Emilio Tadini.
La Sala delle Colonne espone il lavoro di raccolta e studio delle opere
conservate nell’archivio della Sezione Arte con un percorso crono-
logico dai disegni di Mario Sironi alla Poesia Visiva, insieme a
documenti progettuali e di lavoro. Ai visitatori sarà offerta anche la
possibilità di consultare, su prenotazione, i materiali degli archivi
conservati nelle aree dell’Abbazia non aperte al pubblico
La Sala Ipogea, introdotta da Il Sentimento della Rivoluzione di
Fausto Melotti, integra l’itinerario della scultura creato nella corte
dell’Abbazia, che comprende numerose sculture di grandi
dimensioni.
Il nuovo CSAC è dotato di servizi di accoglienza e ospitalità, come un
bistrot e una foresteria allestita in quelle che un tempo erano le celle
dei monaci.
Sarà presente anche un bookshop dove sarà possibile acquistare i
cataloghi delle mostre che lo CSAC ha realizzato a partire dal 1969.
Ufficio stampa
Irene Guzman
press@csacparma.it
+39 349 1250956
Apertura al pubblico da sabato 23 maggio 2015
CSAC - Centro Studi e Archivio della Comunicazione
Università di Parma
Abbazia di Valserena
Strada Viazza di Paradigna, 1
Orari
dal martedì al venerdì dalle 10 alle 15
sabato e domenica dalle 10 alle 20
Ingresso
10 euro
Riduzioni per gruppi, giovani sotto i 18 anni, studenti, docenti e
persone con disabilità.
Gratuità per i bambini sotto i 12 anni.