Icone Pop. Personale
"...Chiariamo subito che l'utilizzo del banale quotidiano che opera Rea non e' da ricondurre alla serialita' filosofica e concettuale dei Brillo Box di Warhol, semmai allo stordimento esistenziale di Basquiat e alle contaminazioni ludiche di Haring. E qui si evidenzia con forza e leggerezza, turbamento e grazia poetica, questo precoce maestro neo-futurista, neodada, neo-pop e patafisico che e' Mauro Rea, con tutta la forza eversiva e sovversiva, lavica e incantatoria di un outsider che sceglie di rimanere libero e non inglobato dal sistema dell'Arte, come un ragazzo pasoliniano che ha attraversato tutti gli alfabeti dell'avanguardia, ma che rimane incantato dalla forza lavica della materia di Burri (plastiche bruciate), Mastroianni (cartoni polimaterici), Raushenberg(Assemblage oggettuale), Spoerri (etnosincretismi), Baj (eresia ludica e patafisica dei generali)...". Inaugurazione 23 maggio ore 18.