Il rinnovamento della pittura in Italia. Questa mostra rappresenta il quarto e ultimo appuntamento di una serie dedicata allo studio della pittura in Italia negli anni Cinquanta, periodo in cui la cultura figurativa registra un radicale rinnovamento iniziato nei maggiori centri della produzione artistica nazionale ed estesosi in seguito al resto della penisola. Dopo Roma, Milano e Venezia, è ora la volta di Napoli, realtà per vari aspetti esemplare del dopoguerra italiano.
Il rinnovamento della pittura in Italia.
Questa mostra rappresenta il quarto e ultimo appuntamento di una serie dedicata allo studio della pittura in Italia negli anni Cinquanta, periodo in cui la cultura figurativa registra un radicale rinnovamento iniziato nei maggiori centri della produzione artistica nazionale ed estesosi in seguito al resto della penisola. Dopo Roma, Milano e Venezia, è ora la volta di Napoli, realtà per vari aspetti esemplare del dopoguerra italiano.
In questa città infatti la ricostruzione economica e sociale fu lunga e irta di ostacoli, e il dibattito culturale, stimolato da una schiera di intellettuali straordinari, dovette fare i conti con quel contesto difficile, nonché con un'arretratezza che, in campo figurativo, si traduceva in un gusto ancora legato agli stilemi ottocenteschi.
Decisivo ai fini di un'inversione di tendenza fu innanzi tutto il ruolo svolto dal Gruppo Sud, attivo a Napoli dal 1947 al 1950, che realizzò un primo e sostanziale cambiamento, accogliendo artisti di tendenze diverse ma per lo più legati da un interesse comune per l'espressionismo e la figurazione. Da questo movimento prese inizio il cammino di Napoli verso la modernità . Ben presto però le strade si divisero e mentre una parte dei protagonisti del Gruppo Sud aderì al realismo, un'altra - rappresentata da artisti come Renato Barisani, Renato De Fusco, Guido Tatafiore e Antonio Venditti - si indirizzò invece verso le posizioni del Movimento Arte Concreta.
Gli anni Cinquanta sono segnati in Italia dall'avventura Informale, ed ecco emergere a Napoli personalità come quella di Domenico Spinosa o di Mario Colucci, attorno al quale si forma una sorta di movimento nucleare napoletano, composto da artisti come Franco Palumbo, Lucio Del Pezzo, Mario Persico e Guido Biasi. Tra questi si trovano anche alcuni dei protagonisti del Gruppo '58, testimonianza ormai palese di una città non più soltanto impegnata ad aggiornare la propria cultura, ma capace di proposte innovative.
La mostra, e il catalogo che l'accompagna, indagano il rinnovamento dell'arte figurativa a Napoli tracciando un panorama degli anni Cinquanta attraverso le opere degli artisti più significativi, lette nel contesto dell'attività delle gallerie pubbliche e private, del ruolo giocato dall'Accademia di Belle Arti, dell'opera dei letterati, dell'attività cinematografica, dello sviluppo architettonico e urbanistico della città , disegnando un profilo originale e prezioso della vita culturale napoletana negli anni del dopoguerra e della ricostruzione.
"NAPOLI 1950-59. IL RINNOVAMENTO DELLA PITTURA IN ITALIA". Ferrara, Palazzo dei Diamanti (Corso Ercole I d'Este) dal 24 settembre 2000 al 7 gennaio 2001. Mostra promossa e organizzata dalle Civiche Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara. A cura di Angela Tecce.
Orario: 9 - 13 / 15 - 18, tutti i giorni feriali e festivi.
Ingresso: intero L. 12.000, ridotto e gruppi L. 10.000; scolaresche L. 8.000
Per informazioni e prenotazioni gruppi: tel. 0532.209988 - 204828; fax 0532.203064
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