Diverse sedi
Brisighella (RA)

Hidetoshi Nagasawa
dal 23/9/2000 al 6/1/2001

Segnalato da

Olga Gambari


approfondimenti

Hidetoshi Nagasawa



 
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23/9/2000

Hidetoshi Nagasawa

Diverse sedi, Brisighella (RA)

L'Assessorato alla Cultura di Brisighella e il Circolo degli Artisti di Faenza presentano un evento artistico di installazione ambientale che ha come protagonisti l'artista giapponese NAGASAWA e l'antico paese di Brisighella, vicino a Ravenna. "Il dovere di ogni artista è di rispettare il luogo dove interviene, non disturbando la gente e il territorio". Questo pensiero anima l'intervento installativo che Hidetoshi Nagasawa ha creato nell'antico paese di Brisighella, a una decina di chilometri da Faenza.


comunicato stampa

L'Assessorato alla Cultura di Brisighella e il Circolo degli Artisti di Faenza presentano un evento artistico di installazione ambientale che ha come protagonisti l'artista giapponese NAGASAWA e l'antico paese di Brisighella, vicino a Ravenna.

"Il dovere di ogni artista è di rispettare il luogo dove interviene, non disturbando la gente e il territorio". Questo pensiero anima l'intervento installativo che Hidetoshi Nagasawa ha creato nell'antico paese di Brisighella, a una decina di chilometri da Faenza. Tre opere che si inseriscono armoniosamente per vie e spazi di questo splendido borgo medioevale. Lavori nati da sopralluoghi dell'artista giapponese, dalle emozioni che hanno suscitato in lui materiali e atmosfere di Brisighella, mescolate a un vissuto personale che fonde cultura orientale e occidentale. Si arriva in paese e si lascia la macchina, per iniziare una passeggiata alla scoperta degli interventi di Nagasawa, collocati in tre luoghi di un ideale percorso, che inizia dal sagrato della Chiesa di San Francesco. Un terreno in declivio terrazzato a gradini, su cui l'Artista ha costruito una teoria di piccole stanze, un labirinto in miniatura di ambienti che scivolano l'uno nell'altro, con porte ad arco in prospettiva di fuga. Pareti fatte con blocchi scolpiti a mano di gesso, materiale caratteristico della zona, ricco di grandi e brillanti cristalli trasparenti, che riflettono la luce. Un' architettura intitolata "Il Giardino di Ebe", che assembla passato e presente, spazio abitativo e insieme spirituale, senza il tetto, con i muri coperti alla sommità da vecchie tavelle di cotto, e in mezzo il verde-argento delle foglie di un ulivo.

Poi si scende fino alla barocca Cappella del Suffragio, dalla pianta ottagonale, che accoglie al suo interno "Ombra Verde", titolo ispirato da una consuetudine linguistica giapponese, che per indicare un nero intenso usa la formula "Nero come il verde". Quattro barre di ferro lunghe sei metri, dalla sezione quadrata, che sembrano essere state appena gettate dall'alto, bloccate nella caduta, con solo quattro punte a terra. Un incrocio sospeso a mezz'aria, in equilibrio perfetto, aereo e materico al tempo stesso. Completano l'installazione due grandi piatti di ceramica smaltata di nero, colmi d'acqua, posti su livelli diversi.

La passeggiata prosegue verso Via degli Asini, antico camminamento coperto da un tetto in legno a travi; un lungo loggione da un lato addossato a un palazzo, e dall'altro aperto sull'esterno con sedici lunette. Proprio nell'intradosso degli archi, Nagasawa ha rivestito con circa quattromila foglie d'oro lo spazio colpito all'alba dai primi raggi del sole. Sottili e preziose strisce che riflettono e amplificano ora quella luce. Il titolo riprende quello del luogo "Via degli Asini".

Il percorso termina nelle sale del Museo "G.Ugonia" in via Porta Gabalo 6, al cui interno sono mimetizzate cinque sculture storiche dell'Artista, mescolate a opere e manufatti artistici dal periodo paleocristiano ai primi del Novecento. "Colonna" del 1972, composta di undici segmenti di marmi diversi, con i colori che sfumano in una tavolozza cromatica, delineando una linea mossa, quasi un serpente minerale. Poi il sasso fratturato composto da pietra e bronzo di "Un'altra metà" del '72, "L'Oro di Ofir" del '71 con le due forme d'oro purissimo che riproducono l'interno delle mani chiuse di Nagasawa. Infine "Tegola" del '77 e "Vespero" del '99. Nella sala-video é invece proiettato un lungo video che assembla diversi documenti visivi su installazioni di Nagasawa degli ultimi anni, dal "Giardino di Abeona" a "La casa del poeta".

NAGASAWA, nato in Manciuria da genitori giapponesi, lavora dalla fine degli anni Sessanta, quando arrivò a Milano dopo un lungo viaggio in bicicletta nel 1966.
Oggi è un artista di fama internazionale, che ha esposto a Kassel per la nona edizione di Documenta nel '92, alla Biennale di Venezia con partecipazioni nel '72, '76, '82, '88 e una personale nel '93 nel Padiglione Italiano, alla Fondazione Mirò di Palma di Mallorca, al Museo Mito in Giappone, al PAC di Milano, alla GAM di Bologna, a Villa delle Rose di Bologna, a Fiumara d'Arte a Messina. Le sue opere sono esposte in numerose collezioni pubbliche e private internazionali, così come le sue installazioni permanenti all'aperto.

L'evento proseguirà sino al 6 gennaio.

Informazioni : Circolo degli Artisti 0546/680707
Museo di Brisighella, via Porta Gabalo 6, tel.0546/85777
Ufficio stampa : Olga Gambari 0348/6974561; tel/fax 011/8998855

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