Marco Bellocchio
Giovanni Columbu
Alberto Fasulo
Michelangelo
Frammartino
Matteo Garrone
Carlo S. Hintermann
Pietro Marcello
Mario Marton
Maurizio Nichetti
Stefano Odoardi
Enrico Pau
Franco Piavoli
Ettore Scola
Paolo Taviani
Vittorio Taviani
Giovanni Columbu
Anna Maria Montaldo
Giona A. Nazzaro
Un viaggio nel cinema italiano attraverso i Di/Segni con i cui i registi tracciano la loro poetica, fissano le idee, sviluppano l'immaginario che precede, accompagna e talvolta supera la produzione cinematografica.
a cura di Giovanni Columbu, Anna Maria Montaldo, Giona Nazzaro
Un viaggio nel cinema italiano attraverso i Di/Segni con i cui i registi tracciano la
loro poetica, fissano le idee, sviluppano l’immaginario che precede, accompagna e
talvolta supera la produzione cinematografica.
Installazioni visive e incontri con i registi accompagnano la mostra coinvolgendo e
animando tutta Cagliari, Capitale Italiana della Cultura 2015
Signori, vi accompagniamo in un viaggio fantastico: nell’universo immaginifico, ideativo
e spirituale del cinema italiano; nel mondo dei segni – pittorici, grafici o visuali - dei
grandi registi italiani di ieri, di quelli oggi più prolifici e ammirati e dei talenti che stanno
emergendo.
Lavori di;
Marco Bellocchio, Giovanni Colum-
bu, Alberto Fasulo, Michelangelo
Frammartino, Matteo Garrone, Carlo
S. Hintermann, Pietro Marcello, Mario
Martone, Maurizio Nichetti, Stefano
Odoardi, Enrico Pau, Franco Piavoli,
Ettore Scola, Paolo e Vittorio Taviani.
Per la prima volta una mostra svela la poetica, lo spirito creativo e le “visioni” che
animano i nostri registi e che stanno prima e talvolta “oltre” i film realizzati, donandoci
l’affresco di un grande Cinema Italiano.
“Il Di/segno del Cinema” - mostra affabulatoria e affascinate che dal 24 luglio al 27
settembre si terrà a Cagliari, nel Palazzo di Città, promossa dal Comune e dai Musei
Civici di Cagliari nell’ambito del programma “Cagliari Capitale della Cultura 2015”,
curata da Giovanni Columbu, Anna Maria Montaldo e Giona A. Nazzaro - riconduce
all’origine dell’atto creativo, al formarsi dell’idea, indagando in forma inedita il rapporto
tra segno grafico e segno cinematografico e tra diverse espressioni, o meglio di/
segni, dell’immaginario; racconta il momento in cui il cinema comincia ad esistere come
pensiero e come forma e gli esiti cui può dare luogo.
I visitatori potranno così vedere riunite le pitture, i disegni, le installazioni, gli appunti
visivi e talvolta perfino gli oggetti che nel lavoro di alcuni registi - Marco Bellocchio,
Giovanni Columbu, Alberto Fasulo, Michelangelo Frammartino, Matteo Garrone,
Carlo Hintermann, Pietro Marcello, Mario Martone, Maurizio Nichetti, Stefano
Odoardi, Enrico Pau, Franco Piavoli, Ettore Scola, Paolo e Vittorio Taviani - si
accompagnano all’ideazione e alla realizzazione dei film o semplicemente alla costruzione
di una poetica personale.
Elaborazioni visive e gesti creativi di particolare interesse, sia perché suscettibili di
assumere un proprio e autonomo valore estetico e narrativo, sia - e soprattutto -
perché testimoniano un modus operandi che prelude e si affianca all’elaborazione
filmica o la approfondisce successivamente.
L’esperienza pittorica di Bellocchio - che in gioventù ha preceduto quella cinematografica
per correre poi parallela e divenire funzionale ad essa, come luogo di pre-meditazione
dell’opera filmica – o quella di Franco Piavoli, che per molti anni ha trovato nel dipingere
un “sublime surrogato all’assenza della macchina da presa”, s’intersecano in mostra
agli “atlanti visivi” che Mario Martone crea in preparazione di un film - richiami iconici,
fotografici, “brandelli di memoria” - e agli appunti visivi (più che veri storyboard) di
Alberto Fasulo: disegni tecnici che lo aiutano a definire traiettorie e sintetizzare concetti.
Negli ambienti del Palazzo di Città, nel cuore di Cagliari - sospeso nel tempo e
riorganizzato come una Repubblica “alternativa” del cinema italiano dove Ettore
Scola s’interfaccia con Carlo Hintermann e Pietro Marcello dialoga con Matteo Garrone –
il pubblico può dunque intraprendere un viaggio divertente e avventuroso: un viaggio
critico nel cinema italiano contemporaneo, osservato finalmente a distanza ravvicinata
e rivelato nei processi lavorativi di alcune delle individualità più appassionanti operanti
oggi; un viaggio tra i diversi “segni” che ne tracciano l’esistenza, indipendentemente
dalla produzione, e ne mostrano la vitalità.
“Perché, e inevitabilmente – scrive Giona Nazzaro - questa è una delle conclusioni
provvisorie ma ineludibili che informano lo spirito del progetto espositivo: Il Di/Segno
del cinema è, soprattutto, materialisticamente, il segno di un lavoro che non è ancora
una produzione”.
È un film ancora in nuce, una visione, un’emozione colta nel suo svilupparsi: nei disegni
dei costumi di “Meraviglioso Boccaccio” di Lina Nerli Taviani (affiancati agli stessi abiti
di scena); nei rodovetri di “Volere volare”, “Rataplan” e di altri famosi film di Maurizio
Nichetti; nei pastelli a olio di Piavoli o nei bozzetti degli effettisti Makinarium per l’ultimo
film di Garrone “Il Racconto dei racconti”; nei disegni di Carlo Hintermann (ma anche,
per esempio, nelle “orecchie da coniglio luminose” come elemento segnico animato) per
il bellissimo film documentario “The dark side of the sun” del 2011 e in quelli autografi
con i quali Ettore Scola, “scrittore di cinema” come amava definirsi, più che regista,
riusciva a delineare con pochi tratti a china e con tecnica e precisione ammirevoli il
carattere e l’anima di certi personaggi.
Realizzata in collaborazione con Sardegna Film Commission, che curerà i rapporti di
collaborazione con l’Istituto Luce Cinecittà, la mostra sarà accompagnata da un
importante catalogo, in italiano e inglese, con contributi di Bergonzi, Bruni, Causo,
Cruciani, De Gaetano, Ermini, Fiorentino, Lanzo, Mancino, Monetti, Nazzaro, Persico,
Piccino, Roberti, Spila e Torri e da un fitto calendario d’incontri con i registi, durante
l’estate, mentre la piazza antistante Palazzo di Città, una delle più antiche di Cagliari,
sarà abitata da installazioni visive in una sorta di grande, coinvolgente narrazione filmica.
Cagliari, che ha avviato un processo partecipato di riscrittura della città in senso
culturale, valorizzando il passato ma agendo sulla contemporaneità e sul presente
per coinvolgere il tessuto sociale – anche quello più fragile - in un progetto ambizioso
di crescita e sviluppo, non poteva non dare spazio nei suoi programmi come “Capitale
Italiana della Cultura 2015” anche al Cinema, che la vede protagonista con personalità
forti, ambientazioni famose e importanti progetti strutturali nel campo della produzione
cinematografica per il futuro. Il cinema, come le altre arti coinvolte nel processo, può
e deve creare legami con il territorio e la cittadinanza.
Per questo motivo la rassegna cinematografica, che accompagnerà la mostra per tutta
la sua durata, è stata pensata come un momento di approfondimento e confronto
con gli importanti registi che saranno invitati a presentare il loro film e a dialogare
con il pubblico. Tra gli appuntamenti ricordiamo: Paolo e Vittorio Taviani (23 luglio);
Maurizio Nichetti (8 agosto), Franco Piavoli (20 agosto), Enrico Pau (21 agosto), Giovanni
Columbu (27 agosto), Stefano Odoardi (28 agosto), Caro Hintermann ( 3 settembre,)
Alberto Fasulo (4 settembre).
Ufficio Stampa
Antonella Lacchin
T +39 0415904893
M +39 3357185874
lacchin@villaggio-globale.it
Inaugurazione 24 luglio
Palazzo di Città
piazza Palazzo, 6 Cagliari
Orari
Luglio e agosto: il giovedì 10:00-24:00
Settembre: 10:00-21:00
Chiuso il lunedì
Biglietto
Intero: € 4,00
Ridotto: € 2,50
(scolari e studenti, gruppi di almeno 15 persone)
Gratuito: bambini fino ai 6 anni; adulti oltre i
65 anni; disabili e loro accompagnatori