L'utopia necessaria. La XVII edizione del festival vuol essere una fotografia di una condizione contemporanea di crisi, e al tempo stesso la prospettiva di cambiamenti profondi, verso orizzonti apparentemente utopici.
La XVII edizione del festival Dromos ha per titolo I HAVE A DREAM, l’utopia necessaria: da un lato la fotografia di una condizione contemporanea di crisi, dall’altro la prospettiva di cambiamenti profondi, verso orizzonti apparentemente utopici ma che, in realtà, proprio perché venati di utopie, ci spingono ad avanzare e a cambiare.
Emblematico, in tal senso, è il celebre discorso tenuto da Martin Luther King il 28 agosto del 1963: esso esprimeva il sogno che un giorno la popolazione di colore avrebbe goduto degli stessi diritti dei bianchi ma, al contempo, che uno dei più angosciosi problemi della nostra umana esperienza è che pochi, se non nessuno di noi, nel corso della propria vita riescono a veder realizzate le proprie più vive speranze. E, infatti, il suo sogno, pare essersi trasformato in un’utopia irraggiungibile e si infrange, oggi, contro una realtà che l’America pensava di avere definitivamente archiviato con l’elezione di Barack Obama.
Lo stesso Obama, del resto, è stato costretto ad ammettere che il dolore della discriminazione si avverte ancora in America. Sia in Obama sia in King vi è la consapevolezza dell’enorme quantità di sacrifici che costellano il percorso individuale del singolo ma, in entrambi, lo sguardo è rivolto al futuro, nella ferma convinzione che un giorno tutto possa cambiare perché, per dirla con le parole di Oscar Wilde, una carta del mondo che non contiene il Paese dell’Utopia non è degna nemmeno di uno sguardo. Il “sogno” della XVII edizione del Festival Dromos, ha anch’esso, per orizzonte quell’utopia, magari irraggiungibile, eppure necessaria. Un’utopia che ci induce ad andare avanti, in un intreccio di relazioni tra aree geografiche distanti, tra popolazioni e tradizioni culturali diverse che, nel festival, si incontrano e si confrontano, per percorrere, insieme, le strade del mondo, nella certezza che nei sogni cominciano le responsabilità (Delmore Schwartz).
Immagine: invito
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Riccardo Sgualdini Tel. (+39) 070 3495415 Cel. (+39) 347 8329583 tagomago.1@gmail.com
Inaugurazione: Giovedì 30 Luglio 2015 ore 18:30
Pinacoteca Carlo Contini
via S. Antonio, Oristano