L'artista espone ad Arte Fuori Centro il suo piu' recente lavoro di opere scultura di Vayu e degli altri Venti ispirato al libro Storia degli Angeli di Marco Bussagli e a Il libro del vento di Lyall Watson. Avvalendosi della sua caratteristica ricerca sulla trasparenza ottenuta con colle industriali incapsulate tra lastre di plexiglass, la Capponi realizza quattro opere ispirate ai venti, individuati come segni portatori di messaggi, proprietari del cielo e respiro del mondo.
di Vâyu e degli altri venti
Martedì 27 aprile 2004, alle ore 18,00 a Roma, presso lo Studio Arte Fuori Centro, via Ercole Bombelli 22, si inaugura la personale di Antonella Capponi di Vâyu e degli altri venti curata da Ivana D'Agostino.
La mostra, è il sesto appuntamento del ciclo Immagini Materie Segni, in cui i critici Ivana D'Agostino e Loredana Rea presentano nell'arco di tempo compreso tra gennaio e giugno otto artisti – oltre a Capponi, Giuliano Mammoli, Fernando Rea, Barbara Gurrieri, Angelo Brugnera, Diana Ferrara, Claudio Granato, Minou Amirsoleimani – differenti per formazione, scelte e, soprattutto, modalità espressive.
Seguendo tre grandi direttrici della ricerca artistica, rappresentate emblematicamente dalle continue sperimentazioni intorno all'immagine, alla materia e al segno, l'intento critico è quello di riflettere sul presente, per cogliere le motivazioni vere delle pratiche espressive e le direzioni tangenti o divergenti dei criteri metodologici e progettuali e restituire, poi, uno spaccato, certamente incompleto, ma sicuramente vitale della contemporaneità .
Antonella Capponi espone ad Arte Fuori Centro il suo più recente lavoro di opere scultura di Vâyu e degli altri Venti ispirato al libro Storia degli Angeli di Marco Bussagli e a Il libro del vento di Lyall Watson.
Avvalendosi della sua caratteristica ricerca sulla trasparenza ottenuta con colle industriali incapsulate tra lastre di plexiglass, la Capponi realizza quattro opere ispirate ai venti, individuati come segni portatori di messaggi, proprietari del cielo e respiro del mondo.
Ogni vento – Vâyu, Bòrea, Zèfiro, Noto – è rappresentato concettualmente con elementi scultorei in laminato plastico di grande formato rettangolare, che illuminati alla base da luci al neon dai colori diversificati in ragione della natura del vento, incapsulano colle industriali incolori suggellate nel plexiglass.
Bòrea, vento del Nord asciutto e prepotente, è illuminato da un neon a luce bianca che evidenzia sulla trasparenza del materiale come lacerazioni di nubi ricucite dalla tramatura delle colle; Zèfiro, attraverso la luce verdognola sottolinea la brezza carezzevole e primaverile che lo distingue; Noto, vento del Sud afoso e che scalda è illuminato da un neon rosso
Sul fondo della galleria Vâyu, l'angelo vento: a lui soffio cosmico intermediario tra cielo e terra sono affidate le direzioni degli altri venti. La Capponi delega a questo vento, a Vâyu, la funzione di coordinatore spaziale della galleria, nel cui contesto trovano collocazione le altre opere scultura di Bòrea, Zèfiro e Noto.
L'esposizione rimarrà aperta fino al 14 maggio, secondo il seguente orario: dal martedì al venerdì dalle 17 alle 20.
STUDIO ARTE FUORI CENTRO
Via Ercole Bombelli 22, 00149 Roma – tel. 06.5578101