Debutta in prima nazionale assoluta al Piccolo Arsenale di Venezia il nuovo spettacolo "K. trilogia della solitudine", l'ultima opera composta dal giovane e affermato compositore Luca Mosca ispirata ai romanzi di Franz Kafka (America, Il processo e Il castello). La trilogia, coprodotta in collaborazione con la Biennale di Venezia e la Fondazione Teatro La Fenice, verrà successivamente rappresentata dal 12 al 14 ottobre al Piccolo Teatro di Milano nell'ambito del festival internazionale "Milano Oltre".
Opera da camera in due atti di Luca Mosca
Koreja a Venezia e Milano: due debutti assoluti
Debutta in prima nazionale assoluta al Piccolo Arsenale di Venezia il nuovo spettacolo "K. trilogia della solitudine", l'ultima opera composta dal giovane e affermato compositore Luca Mosca ispirata ai romanzi di Franz Kafka (America, Il processo e Il castello).
La trilogia, coprodotta in collaborazione con la Biennale di Venezia e la Fondazione Teatro La Fenice, verrà successivamente rappresentata dal 12 al 14 ottobre al Piccolo Teatro di Milano nell'ambito del festival internazionale "Milano Oltre".
In scena oltre ai sei attori di Koreja, quattro cantanti lirici, otto strumentisti, un direttore e maestro concertatore tutti facenti parte del Laboratorio Nova Musica di Venezia.
Il curriculum del compositore Luca Mosca è di quelli invidiabili: dopo aver studiato al Conservatorio di Milano con maestri del calibro di Franco Donatoni, Salvatore Sciarrino e Antonio Ballista, sue composizioni sono state eseguite in importanti sedi e manifestazioni come Radio France, Beaubourg di Parigi, Festival di Strasburgo, a Lione, Avignone, Varsavia, Colonia, Madrid, Londra.
Alla base di quest'opera c'è la volontà di superare i confini fra teatro parlato e cantato per rendere viva la parola attraverso un complesso gioco di relazioni sonore.
"Mi è sembrato naturale - sostiene la librettista Pilar Garcia - pensare che i protagonisti dei tre romanzi di Kafka potessero essere ricondotti a un solo personaggio. Dall'adolescente Karl Rosmann, che vive i primi scontri-incontri con il mondo dei grandi, al giovane procuratore Joseph K., preoccupato di fare carriera fino al maturo agrimensore K. del Castello, un uomo già d'esperienza che completa la metafora dello scrittore Kafka."
In questa opera le voci degli attori e dei cantanti interagiscono con gli strumenti in un rapporto caleidoscopico, incessante e multiforme facendo del ritmo l'elemento portante del linguaggio musicale nel tentativo di superare quella visione statica, grigia o angosciosa della "kafkianità ", per dare invece rilievo alla dinamicità , all'umorismo, all'ironico distacco ed al grottesco presenti nell'opera dello scrittore praghese.
Protagonisti dello spettacolo sono gli attori della compagnia Koreja Ippolito Chiarello, Silvia Ricciardelli, Cristina Mileti, Antonio Aluisi, Fabrizio Pugliese, Sabrina Daniele; gli strumentisti del Laboratorio Nova Musica di Venezia Cecilia Vendrasco, Stefano Cardo, Massimiliano Donninelli, Mirko Busatto, Carlo Carratelli, Piergabriele Mancuso, Rossella Zampiron, i cantanti Devis Fugolo, Arkadiuzs Pstrong, Nada Torto, Cristina Nadal.
Maestro concertatore e direttore Giovanni Mancuso.
Regia di Salvatore Tramacere.
Scene e luci Luca Ruzza e Lucio Diana.
Una coproduzione fra Koreja, Biennale di Venezia, Fondazione Teatro La Fenice
30 settembre - Teatro Arsenale di Venezia ore 21.00
12-13-14 ottobre Piccolo Teatro di Milano ore 20.45
informazioni: Koreja 0832.24.20.00