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13/5/2004

Gianni Bertini

Fondazione Mudima, Milano

La Fondazione Mudima presenta una mostra di Gianni Bertini, che si estende dall'esperienza gestuale, fino alla MEC-ART, il movimento fondato da Pierre Restany ed i suoi compagni di percorso: Klein, Rotella, Jacquet, Bury.
Bertini è nato a Pisa nel 1922. Nel 1948 conseguì una laurea in matematica pura, pur dipingendo già da tempo come autodidatta. Le sue prime opere astratte datano dal 1947.
Tra il 1948-49 realizzò una serie di dipinti segnaletici, ''I gridi'', dipingendo sulla tela semplici cifre e lettere.
Nel 1949-50 aderì al MAC (movimento arte concreta) proposto da Dorfles, Munari, Soldati.
Le opere di Bertini esplorano il mondo della linea e del tratto, sebbene vi si potessero intravedere delle travature industriali. Talora gli elementi, anziché essere fissi vagavano liberi sul supporto, ricomponendosi a seconda dell'intervento esterno.
Nel 1951, abbandonato il filone geometrico, propose delle opere dove la sgocciolatura fu largamente impiegata. Queste opere, esposte alla galleria Numero di Firenze, contemporaneamente alla mostra di Dova alla galleria del Milione a Milano, rappresentarono gli esordi dell'informale in Italia. Successivamente quel tipo di linguaggio fu chiamato ''pittura nucleare''.
Nel 1952 si trasferisce a Parigi, città che diviene il suo luogo di elezione, e lo stesso anno vi ha luogo la sua prima personale (Galerie Arnaud). Partecipò attivamente al fermento che caratterizzava la Parigi degli anni '50-'60. Durante questo periodo le sue rappresentazioni informali suggeriscono scompigli meccanici.
Sul finire di quella decade, al dilagare dell'informale, Bertini se ne distacca, introducendo supporti di collage, integrati quindi nel gesto bertiniano, e si avvicina al ''nouveau réalisme''.
Nel 1962 Bertini presenta alla Galerie J. ''Le pays réel'' stravolgendo ed inglobando nel suo segno, oggetti ed emblemi ufficiali. Dall'eredità del ''nouveau realisme'' nasce la reintegrazione del quotidiano tramite la tela fotosensibile. E' nel 1964 che Bertini lancia con P. Restany il manifesto della ''MEC-ART''. L'impiego del riporto fotografico diviene sistematico nella sua opera. I riferimenti al tema della ''pin-up'' e della ''formula uno'' danno alle sue opere un tono violento e corrosivo.
Fra l'altro, i suoi ripetuti contatti con il mondo dei poeti e più particolarmente con la poesia visiva lo conducono a partecipare alla fondazione della rivista ''OU'' di Henry Chopin, ed a fondare successivamente la rivista ''Lotta Poetica'' con Sarenco.
Negli anni '60-'70 Bertini, essendo ormai divenuto una figura di prua nel panorama parigino, gettò lo scompiglio in diverse manifestazioni quali il venerando ''Salon de Mai''.
Partecipa a ''Mythologies Quotidiennes'' difeso da Gassiot-Talabot.
Pur restando fedele alla sua connotazione stilistica, amplia i principi della ''MEC-ART'', avvicinandosi al computer: dal 1998 i suoi quadri sono infatti realizzati al computer.

Fondazione Mudima, Via Tadino 26 – Milano
Gianni Bertini - Schiuma del Tempo
Mostra a cura di Dominique Stella
Inaugurazione 14 maggio, ore 18.30
Date: 15 maggio – 25 giugno 2004
Orari: 10.30-12.30, 16-19.30
Chiuso sabato e domenica (apertura eccezionale sabato 15 maggio)
Informazioni: Tel/(00.39) 02.29.40.96.33

Grossetti Annunciata Arte Contemporanea
Via Paolo Sarpi 44, ingresso via Luca Signorelli 2/A – 20154 Milano
Gianni Bertini – Premesse e non Promesse
Inaugurazione 19 maggio, ore 18.30
Date: 20 maggio- 30 giugno 2004
Orari: martedì a venerdì, 9.30-19.30, lunedì e sabato su appuntamento
Chiuso domenica
Informazioni: Tel/(00.39)02.34.53.71.86

Galleria Artestudio, Via Pietro Maroncelli, 10 – 20154 Milano
Gianni Bertini – Dal MAC al MEC, opere dal 50 all' 80
Inaugurazione 27 maggio, ore 18.30
Date: 28 maggio- 16 luglio 2004
Orari: 10-13, 15.30-19.30
Chiuso sabato e domenica
Informazioni: Tel/(00.39)02.29.00.20.28

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