Paul Feichter
Silvia Hell
Annemarie Laner
Walter Pancheri
Leander Schwazer
Martina Stuflesser
Letizia Werth
Andreas Zingerle
Una mostra di artisti contemporanei, che nelle loro opere analizzano e interpretano le conseguenze di una guerra e i destini di vittime e aggressori. Otto autori si sono confrontati con avvenimenti storici e di attualita'.
Paul Feichter, Silvia Hell, Annemarie Laner, Walter Pancheri, Leander Schwazer,
Martina Stuflesser, Letizia Werth, Andreas Zingerle
Una mostra di artisti contemporanei, che nelle loro opere analizzano e interpretano
le conseguenze di una guerra e i destini di vittime e aggressori.
I progetti artistici, che sono stati premiati in questo concorso artistico dal
titolo "1915 – 2015" bandito dal Südtiroler Künstlerbund e dalla Ripartizione Scuola
e Cultura ladina della Provincia Autonoma di Bolzano – Südtirol, saranno esposti
nella Galleria Prisma.
La mostra è caratterizzata da opere che cercano il confronto con la guerra, gli
effetti e le conseguenze che essa produce. Le ferite della guerra sono visualizzate
attraverso diverse forme artistiche come la pittura, l’arte figurativa e progetti
video. Otto artiste e artisti si sono confrontati in maniera molto profonda con
avvenimenti storici e di attualità. Sia che si tratti di conflitti ormai passati o
di conflitti tuttora in atto, i destini della popolazione civile e le emozioni tra
compassione ed odio, così come le cause e le giustificazioni non cambiano.
Con 20
ritratti di giornalisti, vittime della guerra, Andreas Zingerle indirizza la nostra
attenzione sulle stragi di civili dando loro un nome ed un volto. Paul Feichter
lancia un appello per l’armistizio con la rappresentazione di un fucile e un bastone
da passeggio sigillati dentro una teca di vetro. La giovane artista Silvia Hell
visualizza, attraverso oggetti tridimensionali, il fluttuare dei confini politici
tra Austria e Italia dal 1915 a oggi. Nel collier di Annemarie Laner trovano
espressione gli intrecci politici e personaggi storici, esso inoltre è un simbolo
per il concatenamento degli eventi che hanno portato alla Prima Guerra Mondiale.
Walter Pancheri incide nel legno una cartolina dal fronte, ponendo così l’accento
sul destino dei soldati che hanno combattuto in prima linea.
Leander Schwazer pone al centro della sua opera, una proiezione in 3D, le nevrosi
psichiche delle vittime di guerra attraverso filmati d’epoca. Le riprese originali
avevano il compito di documentare le nevrosi psichiche dei soldati, attraverso
l’elaborazione dell’artista però i corpi si trasformano in sagome danzanti.
L’esodo dei profughi che fuggono dalle guerre, la creazione di nuovi confini e la
costruzione di nuovi muri sono diventati temi di drammatica attualità. Il filo
spinato, che è stato utilizzato per la prima volta durante la Grande Guerra,
riappare anche oggi non solo nelle zone segnate da conflitti ma anche come elemento
dissuasivo in tranquilli giardini. Questi aspetti trovano espressione nell’opera di
Martina Stuflesser come simboli di difesa e di estromissione.
Letizia Werth sincronizza il tracciato di un elettrocardiogramma con il profilo
delle montagne. La linea, che simboleggia il battito cardiaco, si confonde con il
profilo degli scenari del conflitto in un paesaggio idilliaco, che poi dalla metà
del 19° secolo è diventato teatro di escursioni turistiche.
Il 27 ottobre alle ore 19.00, sempre presso la Galleria Prisma, Mario Horst Lanczik, medico psichiatra
e psicoterapeuta, maggiore medico riservista della “Sanitätsakademie Deutsche
Bundeswehr München” parlerà dell'anima della guerra e della guerra nell'anima.
La mostra, curata da Lisa Trockner, sarà inaugurata il 9 ottobre, alle ore 19.00
Galleria Prisma Südtiroler Künstlerbund
via Weggenstein 12 I - 39100 Bolzano
La mostra è aperta dal martedì al sabato dalle 10.00 – 12.30 e dalle 16.00 – 19.00