Dipingere e' tutta la mia vita. Retrospettiva in occasione del 50mo della scomparsa dell'artista. L'esposizione presenta 90 opere evidenziando la pulsione di Kuperion all'astrazione, le sue intuizioni formali e cromatiche.
A cura di Ursula Schnitzer
In occasione del cinquantesimo anniversario della scomparsa dell'artista, dal 10 ottobre 2015 al 10 gennaio 2016, Merano Arte dedica un'ampia retrospettiva ad Alois Kuperion (1891 - 1966). Un pittore del tutto singolare, che senza un particolare retroterra culturale e intellettuale – Kuperion era infatti un semplice contadino –, riuscì negli anni Cinquanta e nella remota Val Venosta a elaborare una pittura astratta di grande qualità, espressione di grande forza interiore e di tanta passione per l'arte.
Per l’occasione, l’Assessorato alla cultura del Comune di Merano ha curato una monografia completa, con inedite note biografiche, 100 illustrazioni a colori e numerosi ritratti fotografici d'epoca.
L’esposizione presenta 90 opere provenienti da collezioni private altotesine. Qui, infatti, si trova la maggior parte della sua intera produzione, che consta di oltre 1.500 lavori di piccole dimensioni, molti dei quali – alcune centinaia – sono andati distrutti e altri sono stati acquistati da turisti.
L'allestimento non segue né un criterio cronologico né una successione di tecniche pittoriche, ma cerca piuttosto di rendere intellegibile la pulsione di Kuperion all'astrazione, le sue intuizioni formali e cromatiche sulla base di diversi gruppi di opere.
Il suo particolare senso del colore, della superficie, della composizione e l'utilizzo di varie tecniche espressive, fanno delle sue "fantasie" esempi di grande virtuosismo e spontaneità.
Alois Kuperion, trascorsa l’infanzia e la giovinezza in Val Venosta e in Austria, ritornò in Alto Adige nel secondo dopoguerra, dove visse a Castelbello, per eleggere infine Merano a sua città d'adozione.
Negli anni Cinquanta, l'artista seppe sviluppare uno stile di pittura astratta del tutto singolare: spensierato, ma allo stesso tempo fatto di geniali intuizioni, oltre che di un senso speciale per la composizione e l'accostamento dei colori. Qualità che non hanno mancato di affascinare e influenzare molti artisti locali di ieri e di oggi.
"Il suo lavoro è una rarità nella storia della pittura" dichiara nel 1954 lo scrittore e artista Antonio Manfredi. Nel 1961 Manfredi scrive una monografia dedicata all'artista che appare nella serie All’insegna del pesce d’oro (1961) delle Edizioni Vanni Scheiwiller di Milano. L'artista invia lettere a galleristi, critici d'arte, esperti e amici descrivendo loro l'opera e la persona del pittore venostano. Non solo tutti gli articoli principali a lui dedicati ("La Chimera", Firenze 1954, "Rivista Pirelli", Milano 1954, "Letteratura", Roma 1961) apparvero con la sua firma, ma anche le esposizioni furono organizzate sotto la sua egida: all'Azienda di soggiorno di Merano (1961), alla Galleria Minima di Toninelli a Milano (1962), alla Galleria Elite di Lugano (1962) nonché a Palazzo Strozzi a Firenze (1962).
Nel 1974 il pittore Karl Plattner pubblica un articolo sul quotidiano locale Dolomiten in occasione dell'inaugurazione della Galleria Kuperion a Merano: «Sono dell'idea che la produzione di Kuperion nel suo migliore periodo creativo non sia assolutamente una cosa modesta, ma possa raggiungere un livello europeo. Probabilmente rimane l'unico pittore sudtirolese che abbia colto l'universo della fantasia di Paul Klee, rivivendolo e dipingendolo in versione venostana».
A Merano Kuperion ha stretto amicizia con vari artisti e si è potuto per la prima volta dedicare esclusivamente alla pittura. Nel 1955 scrive: "L'arte, la pittura, è stata tutta la mia vita".
Il suo sogno, ovvero essere artista e non più bracciante, si è realizzato per un periodo proprio a Merano. Tuttavia, l'alcol e la povertà l'hanno portato anche qui a trascorrere un'esistenza solitaria.
Dal 1962, con il soggiorno presso la casa di riposo di Merano in Via Palade, la libertà del suo spirito artistico giunge rapidamente al tramonto. Kuperion muore a Merano il 17 gennaio 1966.
Biografia
Alois Kuperion (20 Luglio 1891 – 17 Gennaio 1966)
Nato nel 1891 a Maso Schuggerer a Tarres, Comune di Laces, Val Venosta, in Alto Adige.
Padre Josef Kuperion, madre Anna Platzer.
8 anni di scuola primaria presso uno zio parroco a Kuens, e poi a Tarres e Ciares.
1909 il padre acquisisce Maso Ölschlag a Morter e si trasferiscono lì. Muore la madre.
1912/13 frequenta l'Istituto agrario di Rotholz, Tirolo, Austria.
Tra le lezioni frequentate anche corsi di disegno e di scienza, realizza i primi esperimenti con una riproduzione naturalistica di motivi naturali.
1913 il padre si sposa una seconda volta.
Kuperion non è particolarmente adatto per lavorare al maso, prosegue dunque con gli studi frequentando una scuola svizzera a Canton Turgovia.
1915/18 alla Prima Guerra Mondiale partecipa nel secondo regimento tirolese dei Kaiserjäger, talvolta anche al fronte.
1926 il padre si trasferisce con la moglie e i dodici figli avuti dal secondo matrimonio in Austria, prima a Kufstein e poi a Teipl, Stiria. Kuperion non segue gli spostamenti della famiglia.
1929 si sottopone a un'operazione agli occhi a Innsbruck.
1939 – 1949 vive in Austria, lavora soprattutto come bracciante.
1941 – 1943 lavora in una fabbrica di aerei a Wiener Neustadt, a sud di Vienna.
1945 ritorna nel Tirolo del Nord, lì vede per la prima volta le opere di pittori moderni quali Manet, Matisse e Picasso.
1949 fa ritorno in Val Venosta, vive nel sottotetto di Maso Öttlbauer a Colsano, Comune di Castelbello.
1951 muore il padre all'età di 83 anni in Stiria, Austria.
Anni '50: Kuperion è spesso in viaggio, visita Roma, Genova, Firenze e la 27ma Biennale di Venezia.
A Merano frequenta abitualmente amici artisti e letterati: Antonio Manfredi, Luigi Serravalli, Anton Frühauf, Oswald Kofler, Emilio Dall’Oglio, Karl Plattner. Manfredi pubblica il proprio punto di vista in un primo articolo su Kuperion intitolato "Il caso Kuperion".
1957 Kuperion si stabilisce definitivamente a Merano, vive al Goldenen Löwen di Via della Posta, oggi Via Leonardo da Vinci.
1961 prima mostra dedicata a Kuperion con 69 opere presentate presso l'azienda di soggiorno di Merano (3 - 30 Giugno). Nella raccolta dell'editore milanese Vanni Scheiwiller viene pubblicata anche la numero 27, „All'insegna del pesce d’oro“, prima monografia su Kuperion di Antonio Manfredi.
Non più in grado di pagare l'affitto al Goldenen Löwen, si stabilisce alla casa soggiorno per anziani di Via Palade.
1962 Palmiro Boschesi pubblica una seconda monografia su Alois Kuperion, seguono le mostre a Lugano, Milano e Firenze.
1966 Kuperion muore a Merano.
Catalogo: Alois Kuperion, Edit. Assessorato alla cultura del Comune di Merano in collaborazione con Merano Arte, 207 pagine, 120 illustrazioni. Con testi di Eva Baur, Paul Preims, Ursula Schnitzer, inedite note biografiche;
Raetia Verlag, ISBN
Immagine: Senza titolo, tecnica mista su carta, 1953 ca.
Uffici stampa:
Kunst Meran Camilla Martinelli tel. +39 0473 212643 martinelli@kunstmeranoarte.org
CLP Relazioni Pubbliche Anna Defrancesco tel. 02 367550 700 anna.defrancesco@clponline.it
Conferenza stampa: venerdì 9 ottobre 2015, ore 11.00
Inaugurazione: venerdì 9 ottobre 2015, ore 19.00
Kunst Merano Arte
edificio Cassa di Risparmio Portici 163 39012 Merano
Orari di apertura:
Dalle 10.00 alle 18.00
Lunedì chiuso
Ingresso:
Intero Euro 6,00
Ridotto (Over 65, guestcard..) Euro 5,00
Studenti fino a 26 anni Euro 2,00
Bambini fino a 14 anni gratuito