Francesco Lo Savio
Silvia Giambrone
Matteo Nasini
Leonardo Petrucci
Luana Perilli
Alessandro Piangiamore
Mariagrazia Pontorno
Lorenzo Scotto di Luzio
La prima e' un omaggio all'opera di Francesco Lo Savio e s'intitola "Filtri, Ferri, Progetti" la seconda "In che senso italiano? (Ancora!)" riunisce 8 artisti emergenti con opere site-specific e una performance.
Inaugurano sabato 10 ottobre 2015 alle ore 12.00 presso la galleria
Bibo’s Place
di
Andrea Bizzarro e Matteo Boetti
a Todi le due mostre
Francesco Lo Savio - Filtri, Ferri, Progetti
+
In che senso italiano? (Ancora!)
Silvia Giambrone, Matteo Nasini, Leonardo Petrucci, Luana Perilli, Alessandro Piangiamore, Mariagrazia Pontorno e Lorenzo Scotto di Luzio, con una performance site specific di Chiara Mu
Per la prima volta la galleria, attiva dal 2013, inaugura due mostre in contemporanea,
proseguendo la tradizione del confronto generazionale, accostando i lavori di un artista
storico a quelli di un gruppo di giovani artisti. L’idea di base è infatti sempre quella che
non esistano cesure nette tra una generazione e l’altra, ma ci sia una certa continuità:
l’incontro/scontro di dialettica visiva tra artisti giovani ed artisti storicizzati è la linea
curatoriale scelta per le tutte le mostre realizzate dalla galleria fino ad oggi.
La prima mostra, un omaggio all’opera di
Francesco Lo Savio
, è ospitata negli spazi
della project room, fino ad ora riservata alle sperimentazioni site specific, ad opere
commissionate dalla galleria ad artisti giovani e non.
Una quindicina di opere tra
Filtri
, carte e un
Metallo
di piccole dimensioni, provenienti
da collezioni private, ripercorrono i pochi anni in cui l’artista romano investiga il valore
della luce e della forma, sviluppando una concezione pura dello spazio.
Morto ad appena 28 anni, Lo Savio è l’antesignano del minimalismo americano.
Proprio mentre nel mondo esplodeva la Pop Art, il fenomeno artistico diametralmente
opposto al minimalismo, Lo Savio si riallacciava alla lezione di Mondrian, Malevic e del
Bauhaus sublimandone lo spirito più profondo.
Tra le opere più rappresentative della sua produzione esposte in mostra da Bibo’s
Place, ricordiamo una serie di
Filtri
eseguiti tra il 1960 e il 1962.
In che senso italiano? ...
è il titolo scelto per la seconda mostra, che cita la serie
di mostre curate da Matteo Boetti nel biennio 1995/1997 presso la Galleria di Anna
D’Ascanio a Roma.
La collettiva, che vuole essere una ricognizione parziale sulla giovane arte italiana di
oggi, è allestita negli spazi principali della galleria.
Ognuno degli otto artisti coinvolti, Silvia Giambrone, Matteo Nasini, Leonardo Petrucci,
Luana Perilli, Alessandro Piangiamore, Mariagrazia Pontorno e Lorenzo Scotto di Luzio,
propone un gruppo di opere realizzate in massima parte appositamente per questa
mostra rappresentativo della propria produzione e poetica.
Il giorno dell’inaugurazione inoltre si terrà, per la prima volta da Bibo’s Place, una
performance concepita e realizzata da
Chiara Mu,
Apparato di cattura, pensata e
dedicata all’arte di Francesco Lo Savio.
La performance coinvolgerà un visitatore alla volta e avrà la durata di circa tre
minuti. Lo scopo è quello di creare un filtro relazionale e fisico che consenta ai
visitatori di abbracciare le opere di Lo Savio con uno sguardo emozionato.
Ufficio stampa:
Flaminia Casucci 339/4953676 flaminiacasucci@gmail.com
Allegra Seganti 335/5362856 allegraseganti@yahoo.it
Inaugurazione sabato 10 ottobre 2015 ore 12.00
Bibo's Place
piazza Garibaldi, 7 - 06059 Todi
Orari:
sabato 10.30 - 19.30, gli altri giorni si riceve solo su appuntamento