La verita'. La pretesa di restituire centralita' al corpo diventato organo per controllare e manipolare la realta'.
Longa Manus
La mania e l'ossessione per rappresentare l'ipertrofia di mani protese fuori dai limiti di una proporzione delle parti. Mani di ferro prive di manierismo estetico, mani vuote, stoico manicheismo etico.
Mani ridondanti, straripanti sul Mondo in un gigantismo prensile, con una voluta esagerazione della rappresentazione che diventa espressione di un corpo innestato sulla centralità ontologica ed antropologica delle mani come origine del linguaggio ancestrale dei gesti.
La pretesa di restituire centralità al corpo diventato organo per controllare e manipolare la realtà. E' consentita leggerezza anche nell'oltremisura - sembra suggerire Fabrizio Baldacci - e' possibile creare equilibrio e bellezza anche nella voluta sproporzione della figura, nella dilatazione del dettaglio che diventa assoluto. La longa manus di un senso che si afferma per interposta persona.
Potenza della pura presenza, oggettiva e aggettante sul vuoto del senso. Si manifesta una naturale ricerca di protezione, viene spontaneo il timore verso mani quasi sovrannaturali. Ma anche assolute e immanenti, invadenti, ma rassicuranti e pazienti.
Mani disposte a manifestare l'abbraccio vitale e fatale tra divino ed umano, l'intreccio tra volere e potere, mani già pronte a manomettere l'ordine naturale delle cose.
Vittorio Raschetti
Fabrizio Baldacci nato a Chiusi in provincia di Siena il 21/10/1963 abita e lavora a Gattico(NO). Baldacci da forma a suoi pensieri e alle sue emozioni che passano davanti. L'ispirazione? Una foto, una frase di una canzone, la parola di una persona qualunque o di un'amico... insomma, tutto molto normale...
Inaugurazione 12 novembre
Casa della luna rossa
via Lambro, 1 Monza
lun-dom 00-24
ingresso libero