Tucci Russo
Torre Pellice (TO)
via Stamperia, 9
0121 953357 FAX 0121 953459
WEB
Giuseppe Penone
dal 30/9/2000 al 25/2/2001
0121 953357 FAX 0121 953459
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Segnalato da

Elisabetta Di Grazia



approfondimenti

Giuseppe Penone



 
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30/9/2000

Giuseppe Penone

Tucci Russo, Torre Pellice (TO)

La pietra porta in sé la memoria della genesi dell'universo: l'essere materia fluida, malleabile, vivente. L'artista cerca, scavando il blocco di marmo, la memoria di questa genesi, visibile nella fitta rete di vene e venuzze che compone la struttura del corpo della pietra. L'acqua che Penone fa scorrere all'interno del marmo continua l'opera da lui compiuta, eroderà il marmo fino a, in un lontano futuro, modificarne la forma...


comunicato stampa

Opere esposte:

Sala A :

ANATOMIA (1994-2000), marmo, acqua, cm 160 x 160 x 52 La pietra porta in sé la memoria della genesi dell'universo: l'essere materia fluida, malleabile, vivente. L'artista cerca, scavando il blocco di marmo, la memoria di questa genesi, visibile nella fitta rete di vene e venuzze che compone la struttura del corpo della pietra. L'acqua che Penone fa scorrere all'interno del marmo continua l'opera da lui compiuta, eroderà il marmo fino a, in un lontano futuro, modificarne la forma.

" La pressione delle vene di pietra Il rumore delle correnti del mare Il pensiero nella vetta del monte La materia vivente più nota nel mare La pelle del marmo è la pelle del mare. Il suono di un'unghia che batte su un sasso è la luce sull'onda. Il mare ha il rumore del ventre, è sordo, molle, lontano. Il ventre si estende nel mare, digerisce le rocce, le coste, le cose che traggono vita da sotto le piante dei piedi, Nella pietra c'è il cuore che smuove Le fluide masse di intere catene montuose, che crea le vene e pulsa nel corpo la rigidità della vetta del monte. Il corpo che abbiamo è parte di pietra e parte di mare. " (Giuseppe Penone)

" PROPAGAZIONE " 1995 - 2000. Due disegni , su due pareti opposte e con impresse le impronte delle dita, rispettivamente delle due mani, danno origine all'opera: i cerchi concentrici che compongono le impronte si dilatano via via, fino ad occupare tutto lo spazio del foglio, fino a toccare il muro, fino a propagarsi su tutte le pareti della sala. In un disegno del 1995 Penone ha scritto in forma di cerchio Sulla pelle delle dita il disegno del suono.

"Il suono è volume, occupa lo spazio in modo instabile, breve, anche la scultura è volume e occupa lo spazio in modo più duraturo. Entrambi i volumi si disperdono, il suono propagandosi nello spazio, la scultura si disperde in polvere, è solo questione di tempo. L'insieme dei suoni prodotti nel fare la scultura fanno parte del suo volume." (Giuseppe Penone, 1995)


Sala B:

Terra d'ombra.Occhio, 1998, Eliopittura, bronzo, alloro. Dittico, dimensione totale m 123 x 323 x 12. L'impronta dilatata sulla tela dell'occhio e "dell'ombra" che lo circonda. Le ciglia sono foglie di alloro realizzate in bronzo. Della stessa dimensione del quadro, una gabbia di rete metallica contiene le foglie di alloro.

Terra d'ombra. Mani, 1998, Eliopittura, bronzo. Cm 125 x 887,5 x 32 Con la stessa tecnica dell'opera appena descritta, è realizzato il polittico, montato sulla lunga parete di sinistra: l'impronta dilatata del dorso delle mani, dalle intersezioni delle dita nascono delle foglie in bronzo.

Respirare l'ombra, 1997 - 1999. 5 piante di alloro ( h cm 480 ), bronzo ( h cm 242 ) Cinque grandi piante di alloro ospitano " il vuoto " di un corpo realizzato con una fusione in bronzo di foglie di alloro.

"Punta delle dita, scoprite cosa vi chiedo tamburellandomi sulla fronte. Lo spessore formidabile dell'ombra che copre la fronte è un vuoto che si può immaginare con qualsiasi forma. L'ombra delle fronde sulla fronte, l'ombra del fuoco è il carbone, l'ombra del fuoco delle fronde sulla fronte. L'occhio facilmente si spoglia di luce e ugualmente torna a colmarsene e si deterge delle nere ombre. Tocco il caldo colore della fronte, tocco il colore dell'ombra. L'ombra raccolta dal palmo della mano e posata sulla fronte. La protezione di un pugno d'ombra sugli occhi. (Giuseppe Penone, 1998)

Inaugurazione: Domenica 1 ottobre 2000 dalle 18 alle 20,30

Orario: Dal giovedì alla domenica 10,30-12,30 / 16-19. Dal lunedì al mercoledì su appuntamento.

Dove: TUCCI RUSSO STUDIO PER L'ARTE CONTEMPORANEA Via Stamperia 9, I 10066 Torre Pellice (Torino) TEL. +39.0121.953.357, FAX +39.0121.953.459

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