Mostra antologica: 65 sculture datate 1922-1975 e 40 disegni fra 1940 e il 1975
Chiese Rupestri Madonna delle Virtu' e S. Nicola dei Greci
Marcello Mascherini
Udine 1906 - Padova 1983
Curatore: Giuseppe Appella
È stato reso pubblico, in occasione della costituzione del ''Museo della Scultura Contemporanea'' che nel prossimo autunno si aprirà in Palazzo Pomarici, il programma triennale 2004-2006 delle Grandi Mostre nei Sassi di Matera. Nelle due chiese rupestri Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci saranno ospitate le sculture di Marcello Mascherini (2004), le sculture di David Hare (2005), la Scultura Cobra: Alechinsky, Appel, Constant, Corneille, D'Haese, Ferlov, Heerup, Jacobsen, Jorn, Tajiri, Thommesen, Ubac (2006).
La mostra di Mascherini, a cura di Giuseppe Appella, si inaugura il 10 luglio 2004, alle ore 18.00, e comprende 105 opere (65 sculture datate 1922-1975 e 40 disegni datati 1940-1975, provenienti dalla famiglia Mascherini e da importanti collezioni pubbliche e private) che ripercorrono l'intero percorso creativo dell'artista friulano, da Testa di bimbo, del 1922, a Tersicore, del 1975, dove l'attenzione alla realtà e alle sue proporzioni plastiche, di anno in anno (Rapsodo, del 1936; Donna al sole, del 1941; Risveglio di primavera, del 1954; Icaro, del 1959; La notte, del 1960; Figura Jonica, del 1967; Girasole, del 1974) acquisisce un ritmo personale nell'ambito delle esperienze coeve, pur conservando quell'originale sapore arcaico di cui si era nutrito giovanissimo a Isernia, durante gli anni di guerra, nelle botteghe degli artigiani locali.
Poetica, aspirazioni e risultati stilistici sono stati indicati con precisione dallo stesso Mascherini, in occasione della mostra personale del 1959 nella Galerie David et Garnier di Parigi: ''Nello sforzo che sostengo per mantenermi in un linguaggio figurativo, io propongo la mia scultura come un oggetto il quale trova in se stesso le sue leggi: la forma del quale deve essere giudicata secondo l'equilibrio dei pieni e dei vuoti e dei chiari e scuri, come una forma pura: forma che tuttavia resta carica di un profondo sentimento umano''. Nel 1953, sempre a Parigi, Ossip Zadkine, presentandolo nella mostra alla Galerie Drouant-David, aveva sottolineato questa necessità di muoversi ''tra quel piccolo numero di principi immutabili che attraversano la storia dell'arte e l'evoluzione della scultura come un rivo di cristallo''.
Marcello Mascherini, nato a Udine nel 1906, vissuto sempre a Trieste, dove si era trasferito con la madre nel 1910, è morto a Padova nel 1983.
Tra il 1919 e il 1924, frequenta l'Istituto Industriale e la Sezione scultori ornati, sotto la guida di Alfonso Canciani, per poi perfezionarsi nello studio dello scultore Franco Asco.
Esordisce nel 1925, a Trieste, segnalato da Silvio Benco, alla Mostra collettiva del Circolo Artistico, e subito dopo, con una mostra personale, al Circolo Manzoni che gli vale una serie di collaborazioni con gli architetti Aldo Cervi e Umberto Nordio e le partecipazioni alle Sindacali dove nel 1929 riceve la Medaglia d'Argento del Ministero della Pubblica Istruzione. Nel 1931, su invito di Gio Ponti e Gustavo Pulitzer Finali, collabora all'arredo della Motonave ''Victoria I'' del Lloyd Triestino che, oltre a metterlo in contatto con Augusto Cernigoj, Gino Severini, Mario Sironi, Libero Andreotti, Massimo Campigli e altri, dà inizio a una più che trentennale attività in collaborazione con architetti e artisti di chiara fama per la realizzazione di opere d'arte collocate sui più noti transatlantici e sulle più belle navi da crociera.
Sempre nel 1931, partecipa alla Prima Quadriennale Nazionale d'Arte di Roma dove incontra Arturo Martini. Sarà presente, poi, a tutte le edizioni della rassegna romana, fino alla X Quadriennale del 1972, con sale personali nel 1943 (Premio per la Scultura) e nel 1959 (Premio del Comune di Roma). La sua prima presenza alla Biennale di Venezia è del 1934. Vi esporrà ancora nel 1936, 1938 (sala personale), 1940, 1942, 1948, 1950 (Primo Premio ex-aequo per la scultura), 1952, 1954 (sala personale), 1956, 1962 (sala personale e Premio per l'arte sacra).
Tra le Quadriennali e le Biennali si sviluppa una intensa attività che lo vede presente alla Triennale di Milano (nel 1933, il grande gesso di Icaro viene indicato da Edoardo Persico come ''di ottima disciplina stilistica e dai moderni valori architettonici''), alle Esposizioni Universali (Parigi, 1937; Budapest, 1938; New York, 1939), nelle maggiori gallerie e nei musei di Venezia, Udine, Genova, Verona, Trieste, Milano, Firenze, Roma, Torino, Padova, Ferrara, Parigi, Belgrado, Berna, San Francisco, Linz, Lubiana, Edinburgo, Anversa, Oslo, Atene, Rotterdam, Vienna, Marsiglia, St. Louis, Berlino, Brema, Colonia, Monaco, Tokyo, Hakone, Salisburgo, con acquisizioni di sue opere in collezioni pubbliche e private di assoluto rilievo e molti premi (Milano 1941; Firenze 1942; Verona 1943; Trieste 1946; Milano 1947; Torino, 1947; Varese 1949; Saint Vincent 1949; Milano 1950; Cortina d'Ampezzo 1951; San Paolo del Brasile 1953; Carrara 1957; Salisburgo 1958; Udine 1959; Padova 1965).
Non trascurabile la sua attività di regista-scenografo (iniziata nel 1948, ma divenuta significativa dal 1951, dopo l'incontro con Jean Louis Barrault a Parigi) e la presenza in concorsi pubblici (Tribunale di Trieste, Palazzo Littorio di Trieste, Ossario di Fagarè, Palazzo Reale di Bolzano, Palazzo della Civiltà Italiana all'Eur di Roma, Cappella della Nuova Stazione Termini a Roma, Rettorato dell'Università di Padova, con Martini, Campigli, de Pisis, Severini, Saetti e Funi, Cassa di Risparmio di Trieste, Assicurazioni Generali di Venezia a Milano), con relative realizzazioni di opere monumentali, che gli vedono a fianco architetti quali Nathan Rogers, Cesare Valle, Ignazio Guidi, Nino Zoncada, Aldo Cervi, Vittorio Frandoli e Roberto Costa.
Il catalogo della mostra, pubblicato dalle Edizioni della Cometa, conterrà i testi di Giuseppe Appella, Adriano Dugulin, Maria Massau Dan, Isabella Reale, il regesto bio-bibliografico aggiornato al 2004, con immagini e documenti in buona parte inediti e le riproduzioni di tutte le opere esposte.
L'allestimento verrà affidato, come di consueto, all'arch. Alberto Zanmatti che si avvarrà della collaborazione di imprese locali.
La mostra verrà introdotta, il 9 luglio 2004, alle ore 20, sulla terrazza di S. Nicola dei Greci, da un incontro utile per chiarire il clima culturale e i vari aspetti della scultura di Mascherini.
La mostra è promossa e organizzata, come le precedenti edizioni, dal Circolo La Scaletta insieme al Comune di Matera, con il sostegno della Regione e dell'APT di Basilicata, della Provincia e della Camera di Commercio di Matera.
E' resa possibile grazie anche al sostegno dello sponsor ufficiale Banca Popolare del Materano, nonché della Fondazione Zètema di Matera e dell'Istituto Banco Napoli - Fondazione.
Inoltre, si avvarrà di sponsor tecnici quali i Guzzini illuminazione, Exent e Resolvis di Matera,
La mostra è stata inserita nell'elenco dei grandi eventi dell'Azienda di Promozione Turistica di Basilicata e sarà realizzata con il contributo dell'Unione Europea.
La mostra sarà inaugurata il 10 luglio e rimarrà aperta fino al 10 ottobre 2004.
Orario: tutti i giorni: 10.00 - 21.00
Ingresso: euro 5,00 - ridotto euro 3,50
Gestione della Mostra: InCongress - Via Don Minzioni, 38 - 75100 MATERA
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