Meta evento 9.Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia. Esposti oltre 200 disegni originali per mettere in evidenza 'la liberta' dell'architettura' come fondamento del lavoro del suo lavoro, rappresentare per immagini il suo pensiero architettonico e artistico, la sua ricerca progettuale basata su operazioni di metamorfosi: un tema, inizialmente scelto nella sua forma essenziale (una piramide, un parallelepipedo, una spirale), subisce via via trasformazioni acquistando in ogni nuova struttura uno stadio piu' profondo dell'espressione. Alla fine il processo di associazioni paradossali e inedite porta, percorrendo un labirinto, a una nuovissima interpretazione dell'abitare, del museo e del centro sociale, dell'arte e del design
La libertà dell'architettura
In occasione della 9.Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di
Venezia, l'Università Iuav di Venezia e i Musei Civici Veneziani presentano dal
10 settembre al 15 novembre, presso la Galleria Internazionale d'Arte Moderna di
Ca' Pesaro, una mostra dedicata all'opera dell'architetto Lina Bo Bardi, ideata
e curata da Luciano Semerani, Antonella Gallo e Giovanni Marras.
Nata a Roma nel 1914, Lina Bo dopo la laurea in architettura, nel 1939 si
trasferisce a Milano dove lavora con Giò Ponti e con Carlo Pagani che la
coinvolge come vicedirettore della rivista Domus. Dopo la guerra si trasferisce
in Brasile per seguire il marito Pier Maria Bardi chiamato a dirigere il Museo
d'Arte San Paolo e qui, lontano dalla cultura dell'Europa moderna in cui si era
formata, Lina decide di vivere e di lavorare fino al 1992, anno della sua morte.
La mostra veneziana rilegge l'opera architettonica di Lina Bo Bardi - suoi i
principali Musei d'arte e cultura di San Paolo, Bahia, Ibirapuera, le numerose
case di abitazione - ma vuole anche ricostruire la sua inesauribile creativitÃ
in tutte le arti: scenografa e costumista per il teatro, designer di mobili e
gioielli, senza dimenticare l'opera grafica e i suoi progetti di urbanistica, in
cui riusciva ad integrare in un'architettura povera e autentica la naturalezza e
la comunicatività della cultura popolare brasiliana.
In mostra oltre duecento disegni originali per mettere in evidenza ''La libertÃ
dell'architettura'' come fondamento del lavoro di Lina Bo Bardi, rappresentare
per immagini il suo pensiero architettonico e artistico, la sua ricerca
progettuale basata su operazioni di metamorfosi: un tema, inizialmente scelto
nella sua forma essenziale (una piramide, un parallelepipedo, una spirale),
subisce via via trasformazioni acquistando in ogni nuova struttura uno stadio
più profondo dell'espressione. Alla fine il processo di associazioni paradossali
e inedite porta, percorrendo un labirinto, a una nuovissima interpretazione
dell'abitare, del museo e del centro sociale, dell'arte e del design. Lina Bo
Bardi ha rappresentato la libertà del suo pensiero e delle sue idee con le sue
opere dove coniugava la cultura espressionista delle avanguardie europee, la
visionarietà surrealista e metafisica, ai valori primordiali e arcaici vissuti
dai popoli del Terzo Mondo, attingendo dalla cultura naturalistica del Brasile e
dalle tradizioni primitive e pure dell'Africa.
Il suo lavoro - dalle architetture, alle scenografie, alle sculture - diventa
''strumento di integrazione dell'esistenza umana nella natura e nei suoi misteri,
e di confronto con la città e con i suoi conflitti''.
''La casa come un'anima'', ''la dignità dell'architettura civile'', ''la mano del
popolo brasiliano'' sono alcuni dei temi della mostra. In ogni sezione saranno
presentati oltre ai disegni e agli oggetti di design originali, provenienti
dall'Istituto Lina Bo e Pietro Maria Bardi di San Paolo del Brasile, alcune
ricostruzioni realizzate dal laboratorio di modellistica Alias della facoltà di
Design e Arti dell'Università Iuav, come la ''Grande Vaca Mecanica'' lunga oltre 4
metri, i ''Giocattoli per bambini Brasiliani'', il ''Bosco degli alberi maestri''
insieme all'originale del ''Maiale con due sederi'' realizzato per la messa in
scena dell'opera Ubu-Roi.
Saranno esposti anche due nuovi grandi modelli - realizzati dalla sezione
modelli CAM del dipartimento di Progettazione Architettonica - del Museo d'Arte
(MASP) costruito a San Paolo tra il 1957 e il 1968 e del Centro Sociale SESC
Pompeia, realizzato nel 1977 col recupero di una grande fabbrica in disuso.
I ricercatori e i docenti del dottorato in Composizione architettonica hanno
sviluppato negli ultimi due anni il lavoro di ricerca critica, che ha
consentito di proporre ai Civici Musei e alla Biennale di Venezia un ordinamento
espositivo del tutto inedito.
Nel catalogo, edito da Marsilio, scritti di Eduardo Subirats, Olivia De
Oliveira, Francesco Tentori, Luciano Semerani, Antonella Gallo, Giorgio Girardi.
La comunicazione della mostra è affidata a una serie di poster progettati da
Leonardo Sonnoli dello studio CODEsign. I manifesti fanno parte della serie di
''68.98'' a cura del servizio comunicazione Iuav
Inaugurazione 10 settembre ore 18
vernice per la stampa 10 settembre ore 10-13, visita con i curatori
Ca' Pesaro- Galleria Internazionale d'Arte Moderna - Santa Croce 2076
ore 10 - 18 (ingresso ore 10-17) fino al 31 ottobre
ore 10 - 17 (ingresso ore 10-16) dal 1 novembre
lunedì chiuso
ingresso libero
per informazioni:
Iuav Dipartimento di Progettazione architettonica
Giovanni Curreli
curreli@iuav.it tel 041 2571993 fax 041 5246296
Iuav Servizio Comunicazione
tel 041 2571. 819/826 comesta@iuav.it
Musei Civici Veneziani Servizio Marketing, Immagine e Comunicazione, Riccardo Bon
tel. 0412747614; fax. 0412747604 pressmusei@comune.venezia.it
Comitato d'onore
Giuliano Urbani, Ministro per i Beni Culturali e le Attività Culturali
Umberto Vattani, Segretario Generale del Ministero degli Affari Esteri
Giancarlo Galan, Presidente della Regione Veneto
Marta Suplicy, Prefeitura di San Paolo del Brasile
Paolo Costa, Sindaco del Comune di Venezia
Marino Folin, Rettore dell'Università Iuav di Venezia
Pio Baldi, Direttore della DARC_Direzione generale per l'architettura e l'arte
contemporanea
Guido Clemente, Direttore dell'Istituto italiano di Cultura a San Paolo
Raul de Taunay, Ministro consigliere Ambasciata del Brasile in Italia
Comitato scientifico
Marco De Michelis, preside della facoltà di Arte e design dell'Università Iuav
di Venezia
Carlo Magnani, preside della facoltà di Architettura dell'Università Iuav di
Venezia
Kurt W. Foster, direttore della 9.Mostra Internazionale di Architettura de La
Biennale di Venezia
Domenico Romanelli, direttore dei Civici Musei di Venezia
Luciano Semerani, coordinatore del dottorato di ricerca in Composizione
architettonica dell'Università Iuav di Venezia
Eduardo Subirats, New York University Faculty of Arts & Science department
Spanish & Portuguese Lang & Lit
Francesco Tentori, dipartimento di Progettazione architettonica dell'UniversitÃ
Iuav di Venezia
Realizzazione della Mostra
Università Iuav di Venezia
Dottorato di ricerca in Composizione architettonica
Progetto, ordinamento e allestimento: Luciano Semerani, Antonella Gallo,
Giovanni Marras
Ricerche iconografiche: Giorgio Girardi, Ildebrando Clemente
Dipartimento di Progettazione architettonica
Modelli di architettura: Michele Ridolfi, Gianni Testi, Salvatore Crapanzano
Fotografie: Umberto Ferro
Multimedia: Carlo Ferro
Segreteria organizzativa: Giovanni Curreli
Facoltà di Design e Arte
Ricostruzioni di scenografie: Filippo Mastinu
Servizio comunicazione: Maria Zaghini
Instituto Lina Bo e P.M. Bardi
Graziella Bo Valentinetti, presidente,
Joaquim Guedes, vice-presidente
Aline Sultani, coordinatrice
CON LA PARTECIPAZIONE DI:
Regione Veneto
Fondazione di Venezia
Facoltà di Architettura civile del Politecnico di Milano
Abet laminati S.p.A. stampe digitali su laminati
Assicurazioni Generali S.p.A. assicurazioni
Berti s.r.l. pannelli espositivi in vetro
iGuzzini s.r.l. illuminazione
Molteni & C. S.p.A. realizzazione di arredi
Pacorini Group trasporti