Felipa Cesà r
Valentina Coccetti
Mark Wallinger
Mariuccia Pisani
Eva Marisaldi
Daniele Puppi
Oliver Pietsch
Antonella Micaletti
La parola Spot rimanda alla pubblicità , ad una comunicazione veloce, diretta e suadente che vuole promuovere un prodotto, ma con la mostra Spot - videointervalli nella città si vogliono piuttosto usare le modalità comunicative ampliamente diffuse e familiari dei media per creare pause di riflessione, per spostare l'attenzione dalla quotidianità delle azioni ad una dimensione estetica.
Videointervalli nella città .
a cura di: Antonella Micaletti.
La parola Spot rimanda alla pubblicità , ad una comunicazione veloce, diretta e suadente che vuole promuovere un prodotto, ma con la mostra Spot - videointervalli nella città si vogliono piuttosto usare le modalità comunicative ampliamente diffuse e familiari dei media per creare pause di riflessione, per spostare l'attenzione dalla quotidianità delle azioni ad una dimensione estetica.
Il progetto prevede l'installazione di video - legati da immediatezza comunicativa, leggerezza contenutistica almeno apparente, potenza di coinvolgimento visivo ed emotivo - in alcuni luoghi della città : luoghi poco conosciuti e da valorizzare o luoghi di fruizione quotidiana e distratta. Ogni videoproiezione crea una pausa di attenzione rispetto ad una fruizione degli spazi che è sempre o unicamente memoriale o esclusivamente funzionale, ipotizzando uno sguardo diverso sulla città . I video presentati non nascono per proiezioni esterne ed urbane, ma questa forzatura vuole sottolineare la natura originaria del video d'artista così come oggi si è sviluppata.
La sua funzione sociale, infatti, se pure non si traduca in manifestazioni di impegno, può essere rintracciata nell'analisi sempre viva ed attenta ai particolari anche minimi della realtà e alla riflessione continua a cui il quotidiano può sollecitare lo spettatore più involontario proprio attraverso l'arte.
I video sono stati scelti all'interno del panorama giovane internazionale tra quelli più adatti a relazionarsi ai luoghi e in grado di modificarne la percezione: il palleggio di sguardi in attesa di Felipa Cesà r (Untitled -Romance-) e il viaggio immaginario da un treno di Valentina Coccetti (Souvenir) nella stazione ferroviaria; l'ansia e l'ossessione di un azione di Oliver Pietsch (Gelden im OP) nell'ex ospedale psichiatrico; il coinvolgimento virtuale dei passanti nella performance di Mariuccia Pisani a New York chiusa nei sacchi di spazzatura (Consumo veloce), nella piazza principale della città ; l'angelo metropolitano di Wallinger (Angel) caduto nell'area più "postmoderna" del centro di Pesaro, la gravità di Eva Marisaldi (Sciocchezze) e un'altra performance, quella di Daniele Puppi, in cui saltando da una parte all'altra di un tombino il mondo appare allo spettatore capovolto (Fatica n.4) nell'atrio del Palazzo Mazzolari-Mosca.
Supporto tecnico: Carlo Antonelli.
Inaugurazione: sabato 14 ottobre 2000,
alle ore 18.00 presso l'ex ospedale psichiatrico,
c.so XI settembre.
Videoproiezioni:
Atrio stazione ferroviaria:
Felipa Cesà r, Valentina Coccetti
Galleria Roma: Mark Wallinger
Portico Palazzo Ducale, p.zza del Popolo:
Mariuccia Pisani
Atrio Palazzo Mazzolari-Mosca, v. Branca:
Eva Marisaldi, Daniele Puppi
Ex ospedale psichiatrico, c.so XI settembre:
Oliver Pietsch
Orario:
dalle ore 17.00 alle ore 19.30.