Mitici Sessanta, vuole essere una riconsiderazione del decennio più innovativo del Dopoguerra attraverso il lavoro delle figure preminenti delle correnti artistiche in Italia: dalla crisi dell'informale alla ricerca visuale, dalle proposte oggettuali della seconda avanguardia alle prospettive concettuali fino alle soglie dell'arte povera.La Mostra presenta 50 opere dei protagonisti degli anni Sessanta individuati fra gli artisti più noti a livello internazionale, ma anche riproponendo quei personaggi più defilati, che hanno comunque occupato un ruolo di primo piano in quel periodo.
Aspetti della ricerca.
A cura di Massimo Di Stefano e Tonino Sicoli.
La mostra Mitici Sessanta/Aspetti della ricerca curata da Massimo Di Stefano e Tonino Sicoli, si svolge nel Complesso Monumentale del San Giovanni (un ex convento del XVII sec., restaurato e riaperto al pubblico da poco più di un anno come spazio espositivo) per iniziativa dell'associazione L'Una di sera favorevolmente accolta dal Comune di Catanzaro.
L'avvenimento merita particolare attenzione anche perché si tratta di una produzione culturale nata e organizzata in Calabria, un'area geografica finora poco partecipe ai circuiti dei grandi eventi d'arte.
Mitici Sessanta, vuole essere una riconsiderazione del decennio più innovativo del Dopoguerra attraverso il lavoro delle figure preminenti delle correnti artistiche in Italia: dalla crisi dell'informale alla ricerca visuale, dalle proposte oggettuali della seconda avanguardia alle prospettive concettuali fino alle soglie dell'arte povera.
Gli anni Sessanta, più che un decennio unitario e definito, rappresentano un periodo complesso e dai contorni sfumati. Proprio per questo, se da un lato presentano fenomeni diversi e spesso contrapposti, dall'altro hanno prodotto una vitalità che per tanti versi ha segnato profondamente l'intera seconda metà del Novecento.
Questi aspetti della ricerca, molto diversi tra loro e addirittura opposti sul piano dell'individuazione formale, hanno però un fondamento comune: la necessità di una presa di coscienza ideologica e politica come momento primario. L'impegno ideologico e la volontà di cambiamento rendono, infatti, queste tendenze nuove e diverse rispetto a quelle che le hanno precedute, lasciando una forte eredità e alimentando un dibattito ancora vivo e attuale.
La Mostra presenta 50 opere dei protagonisti degli anni Sessanta individuati fra gli artisti più noti a livello internazionale, ma anche riproponendo quei personaggi più defilati, che hanno comunque occupato un ruolo di primo piano in quel periodo.
I 42 artisti in mostra sono:
Carla Accardi, Vincenzo Agnetti, Franco Angeli, Carlo Battaglia, Umberto Bignardi,
Alighiero Boetti, Agostino Bonalumi Alberto Burri, Giuseppe Capogrossi, Nicola Carrino,
Enrico Castellani, Mario Ceroli, Claudio Cintoli, Ettore Colla, Gianni Colombo, Dadamaino,
Piero Dorazio, Tano Festa, Lucio Fontana, Ettore Innocente, Jannis Kounellis,
Francesco Lo Savio, Sergio Lombardo, Renato Mambor, Piero Manzoni, Eliseo Mattiacci,
Fabio Mauri, Mario Nigro, Gastone Novelli, Giulio Paolini, Pino Pascali, Luca M. Patella,
Michelangelo Pistoletto, Emilio Prini, Mimmo Rotella, Salvatore Scarpitta, Mario Schifano,
Toti Scialoja, Cesare Tacchi, Giulio Turcato, Giuseppe Uncini, Grazia Varisco.
Orario:
tutti i giorni, 10-13 / 17-20,
lunedì chiuso.
Organizzazione: Associazione culturale L'una di sera, Catanzaro.
Catalogo: Edizioni L'una di sera.
Informazioni: tel. 0961794389