Catus Arte
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Franco Bonetti
dal 6/10/2004 al 24/10/2004
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Franco Bonetti



 
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6/10/2004

Franco Bonetti

Catus Arte, Bologna

L'indice dello struzzo. Per Bonetti il riferimento letterario e' essenziale e si presenta di continuo in tutta la sua attivita' artistica. L'indice dello struzzo' non e' un nostalgico omaggio al buon tempo che fu, semmai Bonetti offre indizi circa la personale antologia di predilezione, indica le stelle polari che hanno orientato le proprie vicende personali e culturali.


comunicato stampa

“L’indice dello struzzo”

La galleria d’arte Catùs di Bologna presenta una mostra personale di pittura di Franco Bonetti, nato a Firenze nel 1958, del titolo “L'indice dello struzzo” . Per Bonetti il riferimento letterario è essenziale e si presenta di continuo in tutta la sua attività artistica. Ma non si pensi che egli dipinga per illustrare, ne per descrivere o trascrivere visivamente i testi , ciò che questi le propongono sono se mai orizzonti, o più probabilmente mappe, forse portolani e dell’immaginazione e della memoria che possono apparirgli persino più veri e profondi dei paesaggi. Già negli anni passati Bonetti ha trovato la sua linea espressiva nel confronto con grandi autori della tradizione classica e moderna rivisitate tramite la sua pittura con ricche suggestioni teatrali. Si era cosi cimentato con Jacopone da Todi, con Torquato Tasso, con Le Mille e una notte, le Lezioni Americane di Italo Calvino e col’Adriano della Yourcenar.
Con “L’Indice dello struzzo”, la sfida s’innalza perchè Bonetti si deve rapportare non a singoli testi o autori ma a un intero catalogo interpretando lo spirito della casa editrice Einaudi. La mostra è composta da una cinquantina di quadri che sono già stati presentati in importati e appropriate sedi per la riflessione sui libri e su le pagine come sono gli Archivi si Stato di tre città Italiane a vario titolo significative: Torino ( sede storica della Einaudi) a Milano ( da decenni capitale della editoria Italiana) e a Firenze capitale editoriale del primo 900.
Per chi non lo ricordasse, è lo struzzo l’mmagine del marchio della casa editrici Einaudi e la sigla Spiritus Durissima Coquit ovvero lo spirito si nutre anche delle maggiori difficoltà e cosi le supera, ecco allora che la sfida onirica si trasforma in realtà pittorica poiché Bonetti si prefigge di interpretare lo spirito della casa editrice attraversando la sua storia che si rivela sotto forma di catalogo. Tutto il catalogo Einaudi che con le innumerevoli pubblicazioni diviene come l’indice e il sommario di un unico libro, di un volume definitivo supremo: “L’indice dello struzzo”.
La casa editrice Einaudi di Torino , ovvero l’unico marchio nazionale nel dopoguerra ad avere saputo presentare un progetto editoriale totalizzante e qualitativo, superando tante e non trascurabili opzioni di parte ( anche prossime al condizionamento ideologico), nel contempo riscuotendo successi commerciali significativi. Negli ultimi decenni del secolo scorso molte cose sono cambiate e l’Enaudi e diventata di Mondadori. Resta il fatto che, per quanti si sono affacciati alla maturità intellettuale tra gli anni ’40 e i primi anni ’90 e solo Einaudi a saper suggerire un ampia e articolata idea di cultura che, anche quando non fosse pienamente condivisa, restava imprescindibile.

“L’indice dello struzzo” non è un nostalgico omaggio al buon tempo che fu, semmai Bonetti offre indizi circa la personale antologia di predilezione, indica le stelle polari che hanno orientato le proprie vicende personali e culturali.
Senza dubbio una interessante proposta e un appuntamento da non perdere.

Franco Bonetti (Firenze 1958)
Franco Bonetti vive e lavora e Reggio Emilia dove ha frequentato l’Istituto d’Arte “G. Chierici”.

Cenni biografici
Nel 1979 entra nel Teatro Municipale di Reggio Emilia.
1981 I Vespri Siciliani di Verdi in collaborazione con Aligi Sassu- Cartelle grafiche
1982- 1984, per il Minimo Teatro, firma scene e costumi di Scheletro d’amore e Barbara dei Bassi di Ludovico Parenti.
1984 -1985 collabora alla messinscena di La pazzia senile e la saviezza giovenile di Adriano Banchieri al Teatro Municipale (per la regia di Ivo Guerra) e di Altri libertini dal libro di Pier Vittorio Tondelli ( regia di Gian Franco Zanetti).
1987 al Castello dei Pio di Carpi, presenta Tra mito e fantasia.
1987 -1988, insieme ad alcuni artisti genovesi, partecipa a una mostra patrocinata dal Teatro Comunale dell’Opera di Genova e dal Teatro Municipale Valli di Reggio Emilia dal titolo Magia del teatro. Lavora a un ciclo pittorico – grafico, Tassesca, che presenta due anni dopo a Ferrara.
1989 - “La Quinta del Sordo” scene e costumi di La luna di Plauto di Ludovico Parenti.
1991 allestisce a Reggio Emilia e a Genova la mostra Tra il chiarore degli eventi. XIII Mostra nazionale dell’antiquariato di Sarzana, insieme alla mostra delle opere di Galileo Chini, viene ospitata in contemporanea Jacopone.
1993 espone a Reggio Emilia e al Museo d’Arte Moderna di Abano Terme Fragmenta e, dopo aver riproposto Tassesca sotto la presidenza del Consiglio dei Ministri per il Complesso Monumentale di Santa Maria la Nova a Napoli
1995 presenta, nelle sale del Grand Hotel des Bains a Riccione, Riviere/Rêveries.
1996 National Theatre di Toronto con una mostra di William Shakespeare dal titolo Il vino e le rose. Scene e costumi per Edipo nei dialoghi con Leucò di Cesare Pavese, spettacolo organizzato dal Teatro Mediterraneo e messo in scena da Orlando Furioso al Teatro Olimpico di Vicenza. 1997 Bozzetti e figurini sono poi raccolti in una mostra dal titolo Dialoghi con Pavese, al chiostro del Complesso Monumentale di San Domenico a Cagliari . A Torino - Contro tutte le bandiere.
1998 Il tour del “gran tour”. Per la chiesa di San Giovanni Bosco a Reggio Emilia lavora a due pale d’altare (Mater dolorosa e Don Giovanni Bosco). Da giugno una sua opera è al Museo d’Arte Moderna, Fond. Cardinale Lercaro (BO).
1999 presenta alla meridiana di Modena La carne, la morte, il principe, una rielaborazione del Gattopardo presentata da Vittorio Sgarbi. A Napoli, nella chiesa di Sant’Angelo in Palco, mostra antologica, Itinerarium, tracciato di un millennio a cura di Orlando Furioso. Bologna presenta la mostra Animula, vagula, blandula, rivisitazione delle Memorie di Adriano di Marguerite Yourcenar alla galleria Catùs.
2000 per il Crédit Suisse di Lugano, Romanzo dei Finzi – Contini ispirandosi al celebre libro di Giorgio Bassani, mostra itinerante che presenta anche a Bologna, Roma e nel 2002 negli Stati Uniti( Reno, Nevada alla Sierra Art Fondation e a Houston, Texas alla Jewish Comunity Center. Reggio Emilia la mostra " Home sweet Home".
2001" Lezioni Americane" mostra d'arte e la realizzazione dei Tableaux di teatro per Giorgio Albertazzi a Parigi e a Roma sono del, ispirati dagli appunti d'Italo Calvino. Mostra presentata anche a Bologna alla galleria Catùs.
2002 "Sonoritates" alla Galleria Civica a Cortina D'Ampezzo, a Treviso, a Foggia al Palazzetto dell'arte e a Reggio Emilia.
2003 “ Le mille e un sono” ispirata ai racconti delle Mille e una Notte alla sala Museal del Baraccano a Bologna, organizzata dalla Galleria Catùs e con catalogo di De Agostini Rizzoli. A Roma presenta “ Segrete Memorie” a Villa Adriana- Tivoli in occassione del centenario della nascita di Marguerite Yourcenar. Catalogo Acatos

Inaugurazione: giovedì 7 ottobre dalle 19 alle 23
Durata della mostra: dal 7 al 24 ottobre 2004
Orari per visitare la mostra : su appuntamento telefonando 339 6331056 – 051 272638
copertina agosto- settembre 2004

catùs
Galleria d’Arte
via. G. Petroni n°15- 1° piano
40126 Bologna- Italy

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Gabriele Erno Palandri
dal 19/11/2008 al 19/12/2008

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