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La mostra ricostituisce attraverso una grande istallazione in bronzo e un happening di eat art alcune tappe creative dell'artista. Con questa mostra si scoprira' da una parte l'atmosfera rituale e fantastica del luogo e dall'altra la natura relazionale dell'arte mediante l'azione, quasi interdetta, di un happening gastronomico.
Appuntamenti per il 9 ottobre 2004:
ore 10.30: Incontro con Daniel Spoerri (soprattutto aperto agli studenti)
presso Aula Magna del Seminario Regionale, viale Pio XI
ore 19.00: Inaugurazione della mostra con Happening di Eat Art
presso il Torrione Passari, via S. Orsola - Molfetta
Daniel Spoerri e l’iniziativa del Torrione Passari
La mostra di Daniel Spoerri, che s’inaugura sabato 9 ottobre presso il Torrione Passari (ore 19) ricostituisce attraverso una grande istallazione in bronzo e un happening di eat art alcune tappe creative dell’artista riconosciuto da tutti i più grandi musei e le più importanti collezioni del mondo. Daniel Spoerri è un artista complesso, sia per le sue radici che per il suo percorso artistico: nato nel 1930 in Romania, si stabilisce ancora bambino in Svizzera, dove si avvicina al mondo artistico prima come ballerino di danza classica, poi come regista di teatro (Ionesco, Picasso, Beckett, Tardieu, Tzara). A partire dagli anni 60 Daniel Spoerri partecipa alle due esperienze artistiche, il “noveau-réalisme†e “Fluxusâ€, che maggiormente incideranno sul sistema dell’arte della seconda metà del secolo. Partecipa nel 1960, al ''Festival d'Art d'Avantgarde'' a Parigi. Organizza allo Stedelijk Museum di Amsterdam la mostra ''Bewogen Bewegin'' (''Movimento commovente'') e al Museum of Modern Art di New York, presenta i suoi Quadri-trappola. Tra il 1964 e il 1965 Daniel Spoerri soggiorna ripetutamente a New York, dove stabilisce contatti con esponenti della pop art (Andy Warhol, Roy Lichtenstein) e del movimento Fluxus. Il 18 giugno 1968 apre a Dusseldorf il Ristorante Spoerri. Nel 1971 allo Stedelijk Museum di Amsterdam tiene la prima mostra antologica. Nel 1990 il Centre Georges Pompidou di Parigi gli dedica un'importante retrospettiva, poi al Musee Picasso di Antibes, al Museum des 20. Jahrhunderts di Vienna, alla Stadtische Galerie im Lenbachhaus di Monaco, al Musee Rath di Ginevra. Nel 1993 riceve il Gran Prix National de la Sculpture della Repubblica di Francia. Nel 1998 presenta La camera n. 13 al Solomon R. Guggenheim Museum di New York. Nel 2002 sue esposizioni antologiche si tengono al Kunstverein di Lingen, al Ludwig Museum di Budapest; nel 2003 alla Kunsthaus di Vienna e alla Galerie de Stadt di Klagenfurt.
Dopo aver setacciato il magma dell'esistenza fin dentro la fisicità dei reperti quotidiani (le scarpe, i sacchi, le sedie), adoperati in precedenza da Kounellis, l'energia archetipa e cosmica della stella di Zorio recentemente incisa su una parete della torre, non rimane che coltivare, nel proprio territorio, un'aura magica fondata su elementi reali e tangibili scevri da ogni contesto virtuale, dalle forme effimere e fallimentari del folklore. Solo così potrà essere vincente una differente riappropriazione culturale dei luoghi che garantisca scambi dialettici con il divenire dell'esistenza e della storia. Con Daniel Spoerri si scoprirà da una parte l'atmosfera rituale e fantastica del luogo (attraverso la disposizione circolare di otto unicorni in bronzo tenuti ciascuno da un guanto guerriero) e dall'altra la natura relazionale dell'arte mediante l'azione, quasi interdetta, di un happening gastronomico dove il magiare l'oggetto richiama i caratteri di un rito barbarico.
Dunque se non ci sono sismi identitari e culturali non si hanno alternative: o il solito registro di uno spazio ricreativo di provincia o l'apatia del linguaggio mediatico. L'avventura endogena del Torrione permette di erigere una diga per raccogliere le creatività contemporanee e incanalarle in un'esperienza poliedrica che racconti le voci e i personaggi di un teatro sotterraneo. È il tentativo di creare un organo di programmazione dell'intervento pubblico a livello regionale in materia di promozione dell'arte contemporanea che avesse in sè le caratteristiche e le funzioni in parte analoghe di alcuni modelli già consueti in Europa del tipo tedesco della Kunsthalle o dei centri di animazione francesi. Le sue funzioni dovrebbero riguardare la didattica, la diffusione della informazione culturale della regione e dell'estero, l'incremento della ricerca attraverso mostre e incontri di interesse nazionale e internazionale, il passaggio della creazione artistica dalla sfera del collezionismo privato alla sua riconduzione a una funzione pubblica, a una conversazione diversa con il ''nuovo''. Un organismo operante da considerare come il primo utile passo per risolvere le numerose lacune museali del Sud. (Giacomo Zaza)
in mostra tutti i giorni, anche la domenica - ore: 10-13; 18.00-21.30 ideazione e progetto di Giacomo Zaza
Molfetta (BA)
Torrione Passari
via S. Orsola