Lingotto Fiere
Torino
via Nizza, 280
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Food Design 3
dal 20/10/2004 al 24/10/2004
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20/10/2004

Food Design 3

Lingotto Fiere, Torino

Una manifestazione della durata di quattro giorni che si svolge in due sedi espositive articolate in due sezioni distinte, arte e design, a cui partecipano 70 autori. Negli stessi giorni, anche il Cortile del Maglio ospita le opere di 30 artisti nella mostra 'A pranzo con Babette' curata da Olga Gambari, con opere che spaziano dalla pittura alla fotografia, dal video alla performance, all'installazione, dove il cibo e' il vero protagonista.


comunicato stampa

Il cibo è materia – il cibo è linguaggio

Giunto alla sua terza edizione, FOOD DESIGN si è attestata come manifestazione culturale ampiamente seguita. Un appuntamento che ha suscitato l’interesse dei media e del pubblico e che ha saputo sviluppare una rete di connessione con Aziende operanti nel settore alimentare e fertili collaborazioni con mediatori culturali diventati partner di progetto.

L’evento one-day delle passate edizioni si è ampliato in una manifestazione della durata di quattro giorni, ha raddoppiato le sue sedi espositive articolandosi in due sezioni distinte arte e design e ospiterà le opere e i progetti di 70 artisti e designer.
Dal 21 al 24 ottobre i progetti dei designer invitati e quelli dei quaranta designer e creativi selezionati attraverso il bando di concorso saranno ospitati all’interno del Salone del Gusto – Lingotto Fiere, presso la Terrazza Piemonte.
Negli stessi giorni, anche il Cortile del Maglio, trasformerà i suoi spazi per ospitare le opere di trenta artisti con la mostra “A pranzo con Babette” curata da Olga Gambari, un percorso attraverso opere che spaziano dalla pittura alla fotografia, dal video alla performance, all’installazione dove il cibo sarà il vero protagonista.


Food Design al Salone del Gusto – Terrazza Piemonte - dal 21 al 24 ottobre con 40 progetti di designer e creativi

Il cibo è piacere, il cibo è energia, il cibo è linguaggio.
Una delle prime forme di contatto e di conoscenza del bambino con il mondo esterno. Solido, liquido, caldo, profumato, speziato, croccante… Quante ore passiamo a tavola? Quanto tempo dedichiamo a scegliere, comprare, cucinare e consumare cibo?
Cibo materiale e cibo per la mente. Come la casetta di marzapane in Hansel e Gretel, incubo-sogno di ogni bambino - il cibo stimola la nostra fantasia.
Una tra le più antiche forme di espressione, elemento manipolabile per eccellenza e fonte di ispirazione creativa. E se in cucina, partendo dalle caratteristiche ergonomiche e funzionali del cibo, si sceglie in che modo combinare gli elementi di un piatto, nel design gli stessi elementi combinati secondo criteri di stile, utilità ed economia di riproduzione, possono diventare oggetti.

In Food Design sono riuniti progetti che diversamente combinano il cibo e il design:

- il design con il cibo in cui oggetti di vita quotidiana sono progettati e realizzati utilizzando come materiale costruttivo il cibo. Così il ghiaccio gioca a fare il vetro, lo zucchero filato si finge cotone e la muffa imita il velluto; le qualità specifiche del prodotto alimentare vengono esaltate e reinventate cercando cibi adatti a diventare oggetti funzionali che esposti al processo di naturale deterioramento, diventano cibo da consumare con quell’ansia che dona ad ogni cosa una vita sempre più breve ed effimera. Il tutto è reso possibile grazie alla perfetta fusione tra la fantasia dei designer e l’abilità dei maestri pasticceri, che con loro si impegneranno nella realizzazione di prototipi in cui il gusto estetico sarà coniugato alla qualità e professionalità artigianale.
- Il design per il cibo in cui i progetti sono concepiti attorno al tema della forma del cibo, intendendola sia dal punto di vista dell’alimento stesso, sia dal punto di vista del suo confezionamento.

Al Salone del Gusto saranno esposti i progetti di:
- designer invitati tra cui: Nucleo, Supra Design, Iachetti Ragni, Civico13, Zero3, Andrea Alloesio, Adriano Design, Paolo Francesco Piva, Barbara Uderzo, Daniela Cavalcabò, Agnese Z’graggen…
- designer e creativi selezionati fra coloro che hanno aderito attraverso il bando di partecipazione.


·Food Design al Cortile del Maglio di Torino – dal 21 al 24 ottobre con la mostra “A pranzo con Babette “ curata da Olga Gambari

Avete mai visto “Il pranzo di Babette”, quel famoso film danese del 1986 di Gabriel Axel, dove si racconta la storia di un pranzo, o meglio di una vera opera d’arte creata dalla cuoca francese Babette? La scelta del menù, l’acquisto degli alimenti, la preparazione, la presentazione nei piatti e gli abbinamenti con i vini diventano un raffinatissimo lavoro artistico ed espressivo, con cui questa donna vuol dar forma e trasmettere tutto il suo amore per la vita e la sua gioia. Sentimenti che cerca di esprimere e comunicare ai suoi ospiti con un’energia fatta di vista, gusto, tatto e olfatto.
Ma soprattutto emozioni. E da un semplice livello di maestria culinaria si passa a una dimensione di creazione letteraria, musicale e di arte visiva, che eleva il cibo a nutrimento spirituale. Babette come l’artista ideale, che progetta la sua opera con cura, dettaglio, lavoro, verifica, approfondimento, ponendo la massima attenzione a chi la riceverà. Così proprio a lei è dedicata la mostra “A pranzo con Babette”, un personaggio - nato prima dalla fantasia letteraria della scrittrice Karen Blixen, e poi interpretato da quella cinematografica del regista Axel- che diventa icona di una tematica comune all’arte contemporanea, quella dell’alimentazione.
Nel lavoro degli artisti il cibo diventa materia, gioco, simbolo, forma, colore, immagine, ossessione, piacere, politica, cultura e sociologia, sesso, architettura, moda, arte, pubblicità, design, etica ed ecologia, scienza e sperimentazione. Da alimento a metafora sfaccettata di una società in corso.
Trenta artisti partecipano al pranzo di Babette, con opere che spaziano dalla pittura alla fotografia, dal video alla performance e all’installazione. Artisti trasversali a generazioni, generi e culture, che creano un percorso pieno di sguardi, dove il cibo, e tutto ciò che ruota attorno all’atto del mangiare, è un attivatore di motori diversi.
(Olga Gambari)

Gli artisti:
Leandro Agostini, Hiroaki Asahara, Maura Banfo, Sergio Barboni, Ennio Bertrand, Nicola Bolla, Giulia Caira, Manuele Cerutti, Sabine Delafon, Matilde Domestico, Elmuz, Elisa Gallenca, Duilio Gambino, Nicus Lucà, Andrea Massaioli, Monica Mazzoleni, Aldo Mondino, Samantha Otto, Alex Pinna, Giuseppe Piredda, Margot Quan Knight, Stefania Ricci, Marco Silombria, Nordine Sajot, Laura Testa e Gigi Piana, Saverio Todaro, Andrew Turner, Luisa Valentini, Sandra Venturini, Elisabetta Vignato

L’organizzazione
L’evento è ideato dal gruppo ONE Off, un nucleo creativo costituitosi nel dicembre 2001, che riunisce designer ed event designer con l’obiettivo di progettare operazioni di comunicazione legate al design e alle sue contaminazioni; un mètissage fra varie forme di espressione quali arte, video, musica, cibo, biotecnologia. La Galleria ONE Off dunque vuole sostenere concretamente, con la sua presenza a Torino, i progetti, le idee, le suggestioni che possano avere rilevanza e capacità di coinvolgimento sul piano culturale e sociale.

Ufficio Stampa Irene Braga

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